Se il futuro ha un handicap
Parigi invitò l'Italia a occupare la Francia? Lettera del ministro Daladier al re nel 1940 Parigi invitò l'Italia a occupare la Francia? Lo rivela il principe Vittorio Emanuele nel suo «memoriale» GINEVRA — Il 10 giugno 1940, giorno dell'entrata In guerra dell'Italia, l'allora ministro francese della Difesa Édouard Daladier scrisse a Vittorio Emanuele m invitando l'Italia ad occupare quanto più territorio francese possibile per sottrarlo all' invasione tedesca. Questa insolita notizia riguardante l'ultima guerra mondiale la rivela il principe Vittorio Emanuele di Savoia nella puntata del suo «memoriale» che sarà pubblicata dal settimanale -Oggi». Vittorio Emanuele afferma di avere appreso la circostanza, finora Inedita, dal padre Umberto, che sarebbe stato in possesso della lettera autografa di Daladier. 'Grazie all'animo nobile ed alla sensibilità che caratterizza il popolo italiano e la vostra famiglia — era scritto nel documento — siamo convinti che l'occupazione italiana sarà più umana e certamente più sopportabile di quella nazista. Affrettatevi- la Francia ve ne sarà grata per sempre». Ma questo appello risultò comunque inutile poiché le truppe italiane non fecero in tempo a spingersi molto al di là della frontiera. Infatti fin dal 14 giugno l'occupazione tedesca riuscì a comprendere Parigi e gran parte del vasto territorio fir -.ese. Vittorio Eman .'le afferma che alla morte del padre la lettera, assieme a molte altre dello, stesso periodo storico, non fu trovata nella villa di Cascate dove l'ex re aveva trascorso gli anni in esilio. •Non si è ancora saputo dove sia finita quella parte dell'archivio', scrive il principe che avanza però l'ipotesi che sia stato lo stesso Umberto a mettere al sicuro documenti riguardanti il regno di Vittorio Emanuele in, in attesa di farli ricomparire in un periodo storico più sereno e quindi più propizio alla ricostruzione della verità. A questo proposito il principe — che attualmente vive a Ginevra—riferisce una frase che il padre pronunciava spesso: 'Finché sarà in vita l'ultimo protagonista non si potrà riscrivere la vera storia d'Italia e dei Savoia'.
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