Appena un'illusione di neve poi fugata da cenni di sole

Appena un'illusione di neve poi fugata da cenni di sole Una serie di limitate precipitazione ha fatto sperare gli operatori turistici e gli agricoltori preoccupati per la presente siccità Appena un'illusione di neve poi fugata da cenni di sole Spruzzate a Torino e sulle Alpi - La pioggia non cancella la sete di Genova TORINO — La neve è comparsa ieri, ma è stata solo un'illusione: poco più che una spolverata ih città e appena un lieve strato in montagna, a parte il Sestriere dove si sono sfiorati i dieci centimetri. Chi sperava in un miracolo é rimasto deluso. La nevicata non è durata. La polizia stradale alle novo segnalava neve ovunque — da Cuneo alla Val Susa e da Torino alla Valle d'Aosta — ma a mezzogiorno la situazione era già radicalmente mutata. Dopo le quattordici in molte zone del Piemonte è spuntato il sole e a Torino e collina il leggero strato è sparito nel volgere di poche ore. A sera la neve era un ricordo. Stessa situazione nel Cuneese. La prima neve dopo oltre quaranta giorni di siccità ha appena imbiancato i tetti del capoluogo e non consente ancora (tranne che a Limone dove per la neve caduta al primi di dicèmbre sono in funzione alcuni impianti di risalita), l'inizio delle settimane bianche. Lo spessore della neve fresca non superava ieri pomeriggio al colle di Tenda e al valico della Maddalena i 10 centimetri; necessarie però per le auto in transito le catene o i pneumatici da neve. Anche in Valle d'Aosta una leggera nevicata ha Imbiancato la media ed alta valle. Era dai primi giorni del mese scorso che in Valle non nevicava mentre l'ultima precipitazione piovosa risale al 19 dicembre. La neve caduta non è però stata eccessiva, cinque centimetri ad Aosta, 20-25 centimetri alle quote elevate, ma ha consentito l'apertura di alcuni impianti che erano stati chiusi una decina di giorni fa. In Lombardia la neve invece non si è proprio quasi vista, sostituita da nevischio misto a pioggia. Il mutamento delle condizioni meteorologiche ha però tolto l'assedio deila nebbia che durava, quasi ininterrottamente, da metà dicembre. Visibilità quindi buona, ma fondo stradale viscido. Visibilità altrettanto buona negli aeroporti, tornati alla completa agibilità meteorologica. A Milano, dopò una spruzzata di neve talmente insignificante da non lasciare tracce, è caduta la pioggia. In montagna, invece, niente neve, nonostante li cielo Coperto. In alcune località, comunque, si scia bene: in provincia di Sondrio, a Livigno (dove il termometro la notte di sabato ha toccato meno 13) e a Santa Caterina Valfurva, su neve naturale, a Madesimò e Caspoggio su neve artificiale; a Ponte di Legno (Brescia) sono in funzione due piste Innevate artificialmente oltre a quella con neve naturale del vicino ghiacciaio del Presena. La perturbazione che dalla notte di sabato ha colpito 1' Italia settentrionale ha interessato anche la Liguria dove, dopo oltre due mesi, sono riprese le precipitazioni di una qualche intensità. Un forte temporale si è abbattuto su Oenova e sul litorale per circa due ore, mentre nell'entroterra è caduta la neve, tanto che l'Anas ha disposto il transito con catene sulle statali 523 di Cento Croci, 586 della Val d'Aveto, 654 di Val di Nure, 45 della Val Trebbia e 490 del Colle di Melogno Nel corso della mattinata a Oenova e lungo la costa si sono avute schiarite, ma la temperatura è scesa di alcuni gradi rispetto ai giorni scorsi. Nonostante le precipitazioni le riserve idriche degli acquedotti che alimentano il capoluogo ligure sono notevolmente ridotte, per cui per i genovesi si profila il pericolo del razionamento dell'acqua: una decisione sarà presa dal Comune a fine settimana, ma appare probabile che dapprima scatterà il divieto di lavare automobili e annaffiare i giardini, e poi, se lq situazione n.m migliorerà, l'erogazione potrebbe essere limitata a fasce orarie. Cuneo. Piazza Galimberti nel candore della neve, ma per poco (Foto Giovanni Giovannini) Finale Ligure. Quant'è bella la spiaggia deserta dove ci si può dedicare in pace alla lettura

Persone citate: Giovanni Giovannini, Melogno