Così il caro estinto diventerà una rosa

Così il caro estinto diventerà una rosa Così il caro estinto diventerà una rosa Il Comune di Torino, primo in Italia, offre il servizio di cremazione gratis - Forse tutte le ceneri in un campo, con tanti fiori •Torino è la prima metropoli italiana ad aver deliberato la completa gratuità della cremazione». E gratuità comprende: la combustione del cadavere, la fornitura dell'urna per la raccolta dei resti e la celletta per una durata di quindici anni. L'assessore ai Servizi demografici, Beppe Lodi, nel dame notizia informa che le modificazioni al regolamento comunale per il servizio mortuario sono state imposte dalla legge 29 ottobre 1987. Quale significato e quale scopo hanno le nuove nonne? Prima di tutto c'è un aspetto culturale e morale nel parificare la cremazione all'inumazione. Dignità e libertà che sono proprie da sempre presso altri Paesi (mentre in Italia siamo a poco meno di un cremato ogni 100 morti, in Svizzera si arriva a 54 su cento). Il provvedimento inserito nella legge finanziaria assume, peraltro, intendimenti di diretto interesse per i Comuni e le popolazioni residenti. Intendimenti di natura ecologica, per l'assoluta mancanza di implicazioni igienico sanitarie che la cremazione comporta, e perché rende meno pressante la necessità di ulteriori ampliamenti dei cimiteri (gli spazi usati non sono sempre recuperabili causa «l'altissima percentuale di salme indecomposte che si riscontra in sede di esumazione»). Volendo essere ancora più precisi; l'assessore Lodi e il caporipartizione del servizio cimiteri, Walter Di Tonno, spiegano che il posto per bare in terra può lasciar spazio a 200 urne, che Io spazio per un loculo equivale a 30 cellette per la cremazione. E il futuro, anche in questo campo, riserva altri sviluppi Grazie a impianti di nuovissima concezione, la cremazione idi un cadavere produrrà poco più di un barattolo di «sabbia», le nostre ceneri. «E' in itinere la legge sulla dispersione delle ceneri — dice Lodi —. Sono in corso contatti con la Società per la cremazione di Torino, la più grande d'Italia, per la realizzazione, come avviene nelle più importanti capitali europee, di un parco della rimembranza per le ceneri». Si chiamerà «Roseto della Rimembranza». A farsi carico del servizio, come detto, è la Socrem, con cui l'assessore ha predisposto la convenzione. Il piesidente della Socrem, Emilio Machi, e il presidente della federazione italiana delle società per la cremazione. Bruno Segre, sono contrari a un'impostazione dell'accordo che preveda l'affidamento, in quanto sono già riconosciuti per legge. Chiedono invece chiarezza sul pagamento dei servizi anche per quelli già svolti per il Comune. Lbor.

Persone citate: Beppe Lodi, Bruno Segre, Emilio Machi, Walter Di Tonno

Luoghi citati: Comune Di Torino, Italia, Svizzera, Torino