Caselle sospiro di sollievo La nuova aerostazione si fa

Caselle, sospiro di sollievo La nuova aerostazione si fa Da Roma mandano a dire: «il progetto merita l'approvazione» Caselle, sospiro di sollievo La nuova aerostazione si fa Manca ancora l'ok del ministro - Un complesso modernissimo di 39 mila metri quadri Allora, ci slamo. E* questione di poco tempo, ormai, e finalmente l'aeroporto di Caselle avrà la tanto sospirata nuova aerostazione. Manca soltanto il decreto del ministro Giorgio Santuz, quindi sarà possibile avviare 1 lavori. Ci sono voluti due anni per raggiungere questo obiettivo, neanche troppi se si considerano i molti passaggi burocratici legati alla vicenda. Il 21 novembre '86, la Sagat trasmetteva alla Direzione generale dell'Aviazione Civile le lettere d'Invito, con il relativo bando di gara e lo schema guida. Un mese più tardi Civilavia approvava la documentazione e autorizzava l'espletamento delle procedure per lo svolgimento della gara. E, alla fine di dicembre dell'86, si pubblicava il bando di appalto-concorso. Nel febbraio '88, il consiglio di amministrazione della Sagat trasmetteva a Civilavia il lavoro prescelto e il 10 maggio il Comitato mterministeriale lncorrunciava l'accurato esame del materiale proposto. Dopo una serie di altre tappe, qualche colpo di freno e richieste di ulteriori chiarimenti da parte degli esaminatori, sia Civilavia, sia il Comitato interministeriale hanno dichiarato, a fine "88, che 'il progetto è meritevole di approvazione». Adesso il presidente della Sagat, Bordon, il vice presidente, Nigra, e l'ammmistratore delegato, Parenti, ritengono che, dopo aver superato la lunga fase burocratica, si debba passare a quella pratica e si augurano che il ministro, dopo aver ricevuto la documentazione all'inizio dell'anno, provveda ora a consentire l'avvio dell'opera. Che cosa cambierà nello scalo di Torino? Lo spiega Maurizio Bordon: «La nuova aerostazione sarà un complesso modernissimo di circa 39 mila metri quadri, con uno sviluppo su tre pianv uno per gli arrivi; un secondo per le partenze; un terzo per l servì- zi commerciali ed uffici. Vi saranno, inoltre, cinque pontili dì imbarco, collegati direttamente con gli aerei in sosta, ed un parcheggio a silos, a più piani, con oltre 3 mila posti auto coperti». Tra gli stimoli al potenziamento per un traffico sempre più intenso, la Sagat mette in conto anche quello rappresentato dai mondiali di calcio del '90. 'Per Torino — continua Bordon — sarà l'occasione di migliorare alcuni servizi pubblici e anche dì sfatare il mito che vede la nostra città soltanto come polo industriale. La Sagat ritiene che l'aeroporto trarrà, sema dubbio, beneficio da questo appuntamento. Abbiamo già previsto un'area riservata al ricevimento degli ospiti della Fifa e del Comitato organizzatore e un'altra zona dedicata ai giornalisti, con tutti i necessari servizi di informazione, prenotazione, accettazione, ecc.». Mondiali a parte, lo sviluppo del traffico a Caselle fa ben sperare gli amministratori della Sagat. Ancora Bordon: «7 risultati sono davvero incoraggianti. Siamo passali dai 79 voli alla settimana del 1980 ai 207 dell'88. I passeggeri, nella stesso periodo.fanno registrare un incremento del 75,5% e le merci del 64,5%. L'aumento delle frequenze ha interessato, soprattutto, i collegamenti con Londra, Parigi e Francoforte. Vi è stato, poi, un sensibile incremento di disponibilità di posti con Roma. E vorrei ricordare, inoltre, che nel corso dell'88, durante il quale sono transitati un milione e 152 mila passeggeri con un incremento di oltre il 7 per cento rispetto all'anno precedente, si sono realizzati investimenti per oltre 6 milìar• dt Tutti autoflnamiattt»l^ Finalmente il via per l'ammodernamento e l'ampliamento dell'aeroporto di Caselle

Persone citate: Bordon, Giorgio Santuz, Manca, Maurizio Bordon, Nigra

Luoghi citati: Francoforte, Londra, Parigi, Roma, Torino