La Savignano allo specchio di Luigi Rossi

La Savignano allo specchio La stella milanese in una novità coreografata da Bortoluzzi La Savignano allo specchio Il brano è «Face à face» su musica di Satie - La star danza con Pierìn e la compagnia del Nuovo di Torino - Successo di una tournée che ha preso il via dal Nazionale di Milano MILANO — Paradossalmente ma non troppo la stella milanese Luciana Savignano ha presentato a Milano con una compagnia torinese nuna novità scritta per lei. E' l'ennesima riprova dello spazio sempre più ristretto che gli enti lirici riservano al balletto, situazione che porta il nostro più grande ballerino. Paolo Bortoluzzi, a scendere in Italia con una compagnia tedesca e proporre le sue coreografie fuori dai teatri che istituzionalmente sarebbero tenuti a farle conoscere. Quasi con una sottolineatura polemica verso questa disaffezione della Scala per la danza, un'enorme folla ha decretato al Teatro Nazionale un clamoroso successo allo spettacolo presentato dalla Compagnia del Nuovo di Torino (che in questi giorni ha proseguito la sua tournée arrivando isabato scorso a Cremona). Il momento più trionfale della serata è stata la riproposta di Vedova allegra, souvenir, l'euforico spettacolo curato dal regista Filippo Crivelli e dal coreografo Bruno Telloli. Nei saluti finali il pubblico ha scandito con applausi ritmati il nostalgico valzer di Anna Glavari. così come aveva accolto le altre musiche di Lehar nei passaggi più popolari. Particolari consensi hanno ricevuto la Savignano, qui spiritosa e sexy, e il Danilo di Marco Pierin negli eleganti costumi di Guglielminetti. In apertura di serata abbiamo rivisto un'accurata esecuzione dell'ispirato balletto di Carla Perotti "Simbiosi-, su musica di Elgar, nel quale si sono prodigati con buoni risultati Paola Battistino, Marisa Milanese. Monica Caturegli, Lorenzo Casorelli e Loris Zambon. Questi ultimi due solisti hanno ricevuto una sorta di battesimo del fuoco, con Salvatore Gagliardi, nella novità di Bortoluzzi Face à face scritta per la Compagnia e condotta su musiche pianistiche di Satie. I tre ra¬ gazzi hanno avuto modo di eseguire ciascuno un passo a due con la Savignano, dimostrando solide doti di partner. Il balletto, partendo dal tenue pretesto narrativo di una donna che si guarda allo specchio indagando nel significato della propria vita, è una raffinata traduzione concertante delle pagine del musicista francese, scelte tra quelle meno ironiche e grottesche e naturalmente è anche un veicolo per la sensibilità e la tecnica prodigiosa della Savignano che si applicano nuovamente qui come in altre pagine di Bortoluzzi da lei create. La serata era completata da un assolo scritto da Stefano Giannetti per Marco Pierin, Narcise, su musiche di Sciostakovic e temi popolari andini: una serie di variazioni che valorizzano la levatura di questo eccellente danzatore, stoltamente lasciato emigrare dalla incompetenza dei teatri italiani. Luigi Rossi

Luoghi citati: Cremona, Italia, Milano