Corsa a Roma per i diplomatiti Usa

Corsa a Roma per i diplomatiti Usa Bush deve scegliere tra una ventina di candidati il successore di Rabb Corsa a Roma per i diplomatiti Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Miliardari finanziatori della campagna elettorale di Bush, uomini politici, diplomatici di carriera sono impegnati in una aspra «battaglia» per la carica di ambasciatore americano a Roma. La rappresentanza diplomatica in Ita;., lia è la più ambita di tutte' quelle Usa all'estero. Complessivamente, sul computer del segretario di Stato Baker figurano i nomi di 300 candidati a 70 ambasciate: gli aspiranti seri a quella di Roma " sarebbero oltre uba-ventina Non è chiaro quando ab¬ bandonerà l'incarico l'attuale ambasciatore americano a Roma Maxwell Rabb, che ha rassegnato le dimissioni all'ingresso di Bush alla Casa Bianca: a Washington si dice la prossima estate. Ma la guerra di successione infuria, e come ovvio gli italoamericani sono in primo piano. Il più forte sembra un grande costruttore della Florida, Joseph Zappala, tallonato dall'imprenditore californiano Frank Stella Baker intende pero prendere in considerazione, anche professionisti 'della politica e della diplomazia, come Peter Secclùa e la signora Rozanne Ridgway. Non è senza speranze un terzo gruppo eterogeneo che va dall'ex ministro della Difesa Carlucci al boss dell'auto Lee Iacocca E' tradizione che il nuovo Presidente premi i suoi fedeli con l'incarico di ambasciatore, e Roma potrebbe essere assegnata quindi a un novizio degli affari intemazionali. Ma Baker pare deciso a puntare sul'a professionalità: in questo caso, l'Italia vedrebbe arrivare la Ridgway. Direttrice degli Affari Europei al dipartimento di Stato, Rozanne Ridgway è stata presente negli ultimi anni a tutti i vertici tra Reagan e Gorbaciov. Ecco i pretendenti principali all'ambasciata a Roma. Frank Stella a cui Rabb soffiò la nomina nell'81, è il presidente della Fondazione Nazionale Italo Americana, che controlla un blocco enorme di voti. Joseph Zappala, il favorito, fa parte della cosiddetta «mafia della Florida», è l'uomo che durante le elezioni insieme col ministro del Commercio Mosbacher ha raccolto fondi per 50 milioni di dollari a favore di Bush, 65 ' miliardi di lire, e che ha poi diretto il Comitato per l'inau¬ gurazione. Peter Secchia viene dalla direzione repubblicana del Michigan. Qualche nome, tra le possibili sorprese, oltre a quelli di Frank Carlucci, il primo italoamericano capo di Gabinetto della Casa Bianca, e del celebre Lee Iacocca. Howard Long è uno dei leaders storici della destra del partito. Walter Curley è uno degli eroi di Wall Street. John Marchi è un senatore dello Stato di New York con buoni rapporti con Roma. John Volpe è l'ex ambasciatore in Italia ai tempi del presidente Ford. e. c.