Sollima: la mia «quasi» Piovra
Sollima: la mia «quasi» Piovra Il regista parla del film tv «Uomo contro uomo» da stasera su Raiuno Sollima: la mia «quasi» Piovra ROMA — Ancora criminalità organizzata, ancora delitti e ricatti, ancora morti ammazzati, giudici generosi, donne ribelli: arriva su Raiuno, nella consueta doppia programmazione di stasera e domani, in prima serata il filmtv Uomo contro uomo di Sergio Sollima, tre ore di girato frutto di una produzione interna della Rai. La Piovra ha fatto scuola, è diventato un modello, è il prodotto televisivo italiano più venduto all'estero. Rifarsi a La Piovra è inevitabile per chi debba ripercorrere la strada del film d'azione ambientato nel nostro Paese, destinato alla messa in onda serale e capace di attrarre milioni di spettatori. Sergio Sollima, ex critico cinematografico, ex regista di film per il cinema, autore in tv di Sandokan e di / ra¬ gazzi di celluloide, è partito proprio da La Piovra per capovolgerne il punto di osservazione: se nello sceneggiato costruito per Michele Placido-Commissario Cattani la tensione era data dalla lotta di un solo uomo di legge contro molti uomini della mafia, in questo sceneggiato l'attenzione si sposta all'interno di una unica famiglia per raccontare il conflitto tra un fratello e una sorella. Dice Sergio Sollima: «Ho deciso di girare questa storia colpito da un fatto di cronaca comparso sui giornali: una ragazza calabrese che non era riuscita a entrare nella polizia perché la sua famiglia veniva considerata mafiosa. Sono partito perciò dall'esame del tessuto sociale dentro il quale si sono sviluppate la mafia, la camorra e nel mio caso la 'ndrangheta, per studiare scelte e atti che ciascun individuo può compiere muovendosi in quella realtà». Il privato al posto del sociale? "Direi di no. Il privato per guardare e capire il sociale. Ma anche lo scontro tra due fratelli vicinissimi negli affetti ma lontanissimi nelle scelte». Tre i protagonisti di questa vicenda ambientata tra Milano e la Calabria. Una ragazza. Maria, che pur provenendo da una famiglia coinvolta in una lunga e sanguinosa faida respinge l'idea della eterna vendetta e sceglie di fare l'insegnante, non potendo entrare nella polizia. Suo fratello Nico che non sa ribellarsi alle pressioni della madre e accetta di far parte della 'ndrangheta, prima a bassi livelli poi sempre più vicino ai capi. Un giovane procuratore, Carini, padre di un alunno di Maria, che condu¬ ce la sua battaglia solitaria contro la deliquenza oganizzata e finirà per allearsi con la sorella contro il fratello. Ad interpretarli Sollima ha voluto Barbara De Rossi, faccia assai televisiva che quest'anno sarà su Canale 5 con Oggi Ito-vinto anch'io e* sulla Rai con Due madri e adesso è a Parigi per girare Orchestre rouge di Jaques Rouffio con Claude Brasseur; Christopher Rhode figlio della coppia Miriam Bru-Horst Bucholz, protagonista di Attentato al papa di Giuseppe Fina ma anche dei recentissimi The House on Carrol Street di Peter Yates e Singolo di Francesco Martinetti; Ray Lovelock, altra faccia televisiva, da L'amante de l'Orsa maggiore di Antongiulio Majano a /( piccolo alpino di Albano. si. ro.
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