La Graf dichiara un altro Grande Slam

Stecca oltre le contestazioni BOXE Il romagnolo campione mondiale dei piuma della discussa Wbo Stecca oltre le contestazioni Battuto a Milano il dominicano Nolasco per abbandono al 6° round - Ma la nuova federazione è fuorilegge e ora rischia di nascere un nuovo caso per Lupino - Successo anche di Nardiello DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Maurizio Stecca è campione vero anche se questo titolo mondiale, un po' di seconda scelta, conquistato ieri sera al Palalido sotto le insegne della neonata Wbo, è più una credenziale per il futuro che un concreto trionfo immediato. In ogni caso, l'imbattuto pugile riminese ha conquistato la prima corona della sua carriera professionistica — ancora tutta da scoprire — distruggendo in sei riprese i sogni del dominicano Pedro Nolasco. A poco più di un minuto dalla fine del sesto round, il baffuto pugile di colore, diventato ormai un punchingball nella mani impietose di Stecca Jr„ ha girato le spalle all'avversario e. coprendosi la testa coi guantoni, si è diretto barcollante al suo angolo. Resa incondizionata e omaggio a un rivale che sin dall'inizio lo aveva dominato. Nolasco aveva impressionato, al salire sul ring, per il suo atteggiamento bellicoso e per il pittoresco modo di vestire che comprendeva, fra l'altro, scarpette in Strass multicolori. Sul piano della tecnica pugilistica, il pugile dominicano ha dimostrato grande orgoglio, infinita resistenza, grande combattività, ma non ha pouto opporre alla superiore classe di Stecca che la sua voglia di battersi. Il match ha mantenuto un certo equilibrio soltanto nelle due riprese iniziali, quando Maurizio Stecca, invitato alla calma dal suo maestro Ghelfi che lo sorvegliava dall'angolo insieme a Brancluni, ha badato soprattutto ad azionare il suo sfrecciante sinistro ed a studiare le doti dell' avversario. Resosi conto che, malgrado il temperamento, Nolasco non era poi così terrìbile, Stecca ha pian piano infittito la sua azione, mentre il dominicano progressivamente s'innervosiva beccandosi due richiami verbali, il primo per una testata volontaria, il secondo per un colpo basso. Dalla quarta ripresa in avanti, il match è diventato un monologo di Maurizio, anche se orgogliosamente, dopo ogni scambio, Nolasco, a gesti, sfidava l'avversario incitandolo alla lotta. Nella quinta ripresa, comunque, si è incominciato a capire che Nolasco, con il volto -mai ridotto a una maschera di sangue, era ormai vicino alla resa e nel sesto round, stretto da vicinco alle corde, bersagliato da una grandine di pugni da tutte le direzioni, finalmente Nolasco si è deciso a riconoscere la superiorità incontrastata di Stecchino. Poche centinaia gli spettatori al Palalido quando prima del match mondiale era toc¬ cato a due ex dilettanti azzurri il compito di aprire la serata. Il sardo Cappai, al limite dei piuma, ha ottenuto la terza vittoria prima del limite battendo il franco-italiano Franzioso per ko alla 2° ripresa. Ko drammatico per un gran gancio sinistro alla mascella aggravato dall'urto con la nuca contro il tavolato. Franzioso si è fortunatamente ripreso in pochi minuti. E' stato per precauzione ricoverato in ospedale ma poi è'tomato al Palalido. E' toccato quindi al peso medio Nardiello, il derubato di Seul, tentare di riscattare il non troppo felice esordio di un mese fa contro il belga Houthofd. Anche stavolta con Gourad, algerino residente in Belgio, Nardiello ha dovuto accontentarsi di un oscuro ma proficuo rodaggio. Intanto il caos e le tensioni provocate dalla traumatica nascita della Wbo aumentano col rischio di arrivare ben presto davanti alla magistratura ordinaria. Era a Milano il presidente della Wbo, Ignacio Pina Acevedo, un avvocato di S. Domingo, il quale ha spiegato che la nuova sigla è nata per scissione dalla Wba, fattasi protagonista di 'troppe malefatte'. Non ha spiegato — ma era abbastanza evidente — che la Wbo, avendo bisogno di un contingente d'assalto per in¬ cominciare, ha trovato il suo battaglione di marine nei pugili del portoricano Corderò e dell'italiano Umberto Branchini e i rispettivi satelliti. Ha anche dato l'annuncio traumatico del prossimo appuntamento mondiale varato dalla Wbo: il 4 febbraio a Caracas, il trentunenne campione d'Italia dei pesi gallo Maurizio Lupino contenderà la corona al venezuelano Ismael Contreras che si è già battuto a livello mondiale sotto la Wba finendo ko con il thailandese Galaxy. Lupino, un muratore sardo residente a Chivasso, è già a Caracas, forte di un «nullaosta tecnico» della Federboxe che lo autorizza ad un match su dodici riprese. Al suo ritomo però diverrebbe automatica la denuncia agli organi disciplinari della Federboxe che ha dichiarato fuorilegge sia la Wbo che l'Ibf. Gianni Pigliata Risultati. Pesi piuma: Cappai (Cagliari, kg 56,500) batte Franzioso (Francia, kg 57,800) per ko alla 2a ripresa. Pesi medi: Nardiello (Ostia, kg 73,500) batte Gourad (Belgio, kg 72,600) ai punti in 6 riprese. Campionato del mondo, pesi piuma, versione Wbo: Maurizio Stecca (Rimini, kg. 56,750) b. Pedro Nolasco (Santo Domingo, kg. 56,600) per abbandono a 1 '55 " della sesta ripresa.