La Stampa - Consultazione Archivio

Le polemiche e i gol del ribelle Giordano Le polemiche e i gol del ribelle Giordano E' il primo «epurato» a tornare al S. Paolo DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI—Torna Maradona, senza mal di schiena, ma torna anche Giordano, da avversario e col dente awelato, 8 mesi dopo la rottura con il Napoli e i due gol, per quanto inutili, segnati mercoledì contro la sua vecchia squadra al «Del Duca» in Coppa Italia. Farà caldo, oggi al San Paolo, per Giordano e per l'Ascoli, e non solo per il clima primaverile. E" il primo dei quattro «epurati» per la rivolta di maggio a presentarsi a Napoli. Quale sarà la reazione del pubblico napoletano dopo le sconcertanti, più che esplosive, rivelazioni dell'ex centravanti partenopeo ("Ferlaino disse a me e a Ferrano che erano giunte notizie secondo cui avevamo venduto la partita con la Roma", una delle frasi che hanno indotto la Federcalcio ad ordinare all'Ufficio Inchieste di aprire un'indagine, che scatterà martedì con l'interrogazione di Giordano e del presidente degli azzurri) e fanno passare in secondo piano il rientro di Maradona e la riapertura del dialogo tra l'asso argentino e Bianchi? Fischi? Indifferenza? Sicuramente Giordano non sarà messo al...rogo ma non verrà accòlto come si conviene ad un giocatore che contribuì alla conquista di scudetto e Coppa Italia nell'87. "Avrà vita dura», annuncia De Napoli, ma senza alcuna acredine. E lo lascia capire anche Ferrara: «In passato l'avevo già affrontato, ma in allenamento: è.un grande attaccante e, se non avesse avuto seri infortuni, sarebbe stato il più forte di tutti; non ha niente da dimostrare ma metterà qualcosa in più, non tanto per quello che ha dichiarato, ma perché nel Napoli ha raccolto le soddisfazioni più belle della carriera». In campo, lui o Corredini, non useranno lo stesso fair-play anche se Giordano si stupisce del polverone che ha sollevato il suo sfogo. -Non ho detto niente di trascendentale, solo laverità, e confermo tutto, compresa la firma su quel pezzo di carta per rinunciare a giocare contro la Samp in cambio di aiuto nel trasferimento: la Federazione, tuttavia, poteva aspettare un paio di giorni ad annunciare l'apertura dell'inchiesta perché ciò serve ad esasperare gli animi anche se ho la coscienza a posto», commenta Giordano da Telesa, provincia di Benevento, dove si trova in ritiro. La sua popolarità tra i tifosi sembra intatta e stasera e domani resterà a Napoli ospite di Bruscolotti. Bianchi non ha voluto replicare a Giordano ma, in privato, avrebbe censurato l'ingratitudine dimostratagli da un atleta che, pur non essendo stato voluto dal tecnico quattro anni fa, venne da lui difeso e aiutato in diverse maniere, opponendosi alla sua cessione e consentendogli di migliorare l'ingaggio. Poi i rapporti Bianchi-Giordano si sono deteriorati ma è stato il Napoli, offrendogli il rinnovo del contratto per un solo arino, anziché per due come sperava Giordano, a determinare il divorzio. Quasi a voler dimostrare che l'incora patìbili tà di carattere non impedisce il dialogo con Maradona,ieri mattina Bianchi ed il preparatore atletico hanno inanellato alcuni giri di campo col capitano. Correndo, Bianchi e Maradona hanno parlato una decina di minuti, hanno riso. Misteri del calcio. Evidentemente hanno capito che non giova al Napoli, né a loro stessi, continuare la «novela» dei separati in casa, tanto più che molti danno per scontata la partenza di Bianchi a fine stagione. Maradona ha dribblato i giornalisti con uno scatto dicendo: "Debbo andare a mangiare». E Bianchi, ha scherzato sul fatto di essere rimasto staccato da Diego sul campo, confermando il pieno recupero dell'argentino, di Grippa (con Carannante al posto dello squalificato Franchi!) e di Careca, smanioso di tornare al gol dopo due turni di digiuno. Ha aggiunto che non ci sono rimpianti per la sconfitta di Ascoli "dove ci interessava la qualificazione» e che oggi vuole i due punti. Ora il Napoli deve cercare di riavvicinarsi all'Inter, approfittando di un turno, sulla carta, più favorevole per poi affrontar tre volte il Pisa in 8 giorni fra Coppa Italia e campionato. , Bruno Bernardi