Wall Street torna a credere nel toro di Ennio Caretto

Wall Street torna a credere nel toro Intanto escono di scena il procuratore Giuliani e il suo nemico, il finanziere Milken Wall Street torna a credere nel toro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — E' stato il mese più bello di Wall Street da quel gennaio '87, che diede il via all'incredibile scalata conclusasi poi col crack dell'ottobre successivo. Lo testimoniano da un lato le statistiche e dall'altro l'euforìa degli operatori. In Borsa, l'indice Dow Jones dei titoli industriali è salito del 7,1 per cento, appunto il massimo in due anni: metà della crescita inoltre è avvenuta questa settimana, 87 punti e mezzo che hanno portato l'indice a quota 2322,86. Wall Street non toccava vette simili dal lunedì nero e un nuovo clima di ottimismo soffia adesso sui mercati Usa. «La Borsa — ha commentato tra 11 sorpreso e l'allarmato il guru Henry Kauffman — sembra una locomotiva che acquista sempre più velocità». .Una serie di fattori hanno compiuto il miracolo, come dicono con qualche scetticismo le Cassandre, incredule che il crack dell'ottobre '87 non abbia avuto ripercussioni gravi. In primo luogo le speranze suscitate dal presidente Bush, che ha dichiarato di voler rimettere ordine nella finanza americana, a cominciare dal deficit del bilancio dello Stato. Poi le dichiarazioni del governatore della Federai Reserve Greenspan, secondo cui è possibile mantenere stabili i tassi d'interesse e prevenire l'inflazione. Infine la ripresa del dollaro, che l'altro ieri sulla piazza di New York ha sfiorato rispettivamente i 130 yen e 1,86 marchi, facendo cadere l'oro sotto i 400 dollari l'oncia per la prima volta dallo scorso settembre. Molti capitali, trattenuti per prudenza in investimenti senza rischio, riappaiono sui mercati, e le transazioni si moltiplicano. Un segno della normalizzazione di Wall Street lo ha dato la Drexel Bumham Lambert, la grande banca d'investimenti incriminata dal procuratore di Manhattan Giuliani per illeciti finanziari e multata di 650 milioni di dollari, quasi 900 miliardi di lire. La Drexel ha già trovato finanziatori per 3 miliardi di dollari nell'acquisto a credito della Nabisco, la multinazionale degli alimentari, da parte della Kholberg Kravis: questa è la massima fusione di tutti 1 tempi, da 25 miliardi didollari. In un'atmosfera meno serena la Drexel non ci sarebbe riuscita. Essa, ha dovuto infatti licenziare l'architetto delle sue fortune, Michael Milken, che attende l'incriminazione lunedi per altri Illeciti finanziari, auspice sempre Giuliani, che lascerà il suo incàrico lo stesso giorno. Milken è. l'inventore dei junk bonds, i titoli spazzatura ad alto rischio e alto dividendo. : Tra gli scettici dèi miracolo della Borsa, che pare avviata a quota 2700 — quella fatale da cui batté in ritirata neli'87 — vi è tuttavia il ministro del Tesoro Brady: teme che Wall Street stia costruendo un altro castello di carta, e vuole limitare gli acquisti a credito delle società tipo quella della Nabisco, nonché proibire le attività, speculative. Brady è preoccupato.dei possibili effetti sulla Borsa della crisi delle Casse di risparmio e della siccità che è tornata ad affliggere l'agricoltura americana. Wall Street ha tratto vigore dalla- riduzione della crescita del prodotto nazionale lordo, ma il ministro non esclude che sia controproducente. «Oli equilìbri sono molto delicati», ha ammonito, -bisogna operare con cautela».:'- ' t i La paura principale del mi¬ nistro del Tesoro è che si verifichi una corsa al ritiro del depositi dalle Casse di risparmio. L'altro ieri, ha spinto Bush a tenere la sua prima conferenza stampa 'proprio per rassicurare i risparmiatori, dopo aver visto che incominciavano a trasferire i loro depositi alle banche commerciali. Bush ha proclamato con fermezza che i risparmi sono garantiti dal governo, e che le Casse verranno risanate, fermando per il momento una emorragia potenzialmente grave. Ma Brady ha calcolato che per renderne attivi i bilanci occorrano 90 miliardi di dollari, una somma spaventosa, sempre che gli interessi restino invariati. Poiché Bush non vuole alzare le tasse, il ministro medita una massiccia emissione di buoni del Tesoro e altre misure per ora imprecisate. Ennio Caretto

Luoghi citati: New York, Usa, Washington