Carabinieri

Carabinieri ro «base operativa». Ma vicino ad un cascinale sono intercettati da una Regata del reparto operativo di Vercelli: a bordo due carabinieri esperti, che hanno fatto parte dello «staff» del maresciallo Cespre Gallo (il pool che ha scoperto le truffe ed 1 raggiri di «mamma Ebe»). Sono il maresciallo Antonio Scino, il successore di Gallo, e l'appuntato Salvatore Vinci, 38 anni, originario di Bidoni (Oristano), sposato e padre di una bambina di 11 anni I due bloccano le vetture e riconoscono due colleghi in servizio alla compagnia di Varallo Sesia: Maurizio Incaudo, 26 anni, originario di Otttglio (Alessandria), per tre anni piantone nella caserma di Vercelli; Alessandro Chieppa, 25 anni, nato a Potenza ina residente a Torino, in servizio a Varallo Sesia da tre anni Sia Scino che Vinci hanno lavorato sette mesi con gli altri due, per indagini su un grosso traffico di stupefacenti. Incaudo è al volante della Toyota, Chieppa guida la Peugeot sulla quale c'è anche un terzo giovane. Scino si avvicina alla Peugeot, Vinci alla Toyota. «Che cosa fate qui?». Risposta (non convincente): -Stiamo andando a Torino». Chieppa è in licenza spedale, Incaudo in riposo. il maresciallo Scino si ac¬ corge che Chieppa è ferito alla mano: «Che cosa ti sei fatto?», chiede. Imbarazzato, il giovane balbetta: «Stavo montando l'autoradio». A quel punto il terzo bandito assale Scino alle spalle: ma il sottufficiale reagisce e grida a Vinci: «Stai attento!». Ma è troppo tardi. Incaudo ha già imbracciato il fucile a canne mozze: partono tre colpi, l'appuntato è ferito a morte. Scino risponde al fuoco, con un altro fucile spara anche Chieppa, e Salvatore Vinci, prima di morire, cerca di dare un disperato aiuto al collega, scaricando ti caricatore deUa pistola L'arrivo di uno scuolabus «salva» il maresciallo Scino, che riesce a fuggire. I carabinieri-banditi non lo inseguono, il sottufficiale raggiunge una cascina e da qui dà l'allarme. Scatta la caccia all'uomo. Una vasta zona viene isolata e a mezzogiorno l'elicottero dei carabinieri avvistale due auto ricercate vicino ad un capannone abbandonato, non lontano dal luogo dov'è stato assassinato Vinci Quando 1 militari arrivano, trovano le auto con le armi (due nielli e una pistola) con l'Intero bottino. Dentro il deposito, in un angolo, il cadavere di Maurizio Incaudo. Ferito (forse dallo stesso Vinci) 11 giovane, braccato, non ha retto alla vergogna della cattura e s'è sparato un colpo alla tempia Gli altri due fuggi¬ tivi si sono arresi verso mezzanotte, dopo una vasta battuta che ha coinvolto centinaia di uomini. Il «terzo uomo» è un torinese amico dei due carabinieri-banditi: Gerardo Mocciola, 24 anni. Per l'Arma un'altra tragedia. Dopo una frenetica giornata, da una riunione all'al¬ tra, emblematico il commento del comandante della Legione di Torino, colonnello Claudio Blasi: «Ancora una volta l'Arma ha pagato con il sangue gli errori di alcuni suoi ragazzi». Enrico De Maria (Altro servizio a pag. 10)