«Lascia o raddoppia?» neo quiz di stanca tv di Ugo Buzzolan

«Lascia o raddoppia?» neo quiz di stanca tv Discutibile la scelta di riproporne il «remake» «Lascia o raddoppia?» neo quiz di stanca tv Il programma appartiene a un passato irriproducibile Anche in questa settimana Raiuno ha mandato in onda un programma promozionale inattesa dell'imminente ritorno di 'Lascia o raddoppia?». All'interrogativo del titolo segue un altro interrogativo: che senso ha, oggi? Chi scrive è stato testimone dell'esordio del vecchio 'Lascia o raddoppia?», la sera del 26 novembre 1955, e ha seguito poi il boom del quiz, registrando le ardenti, rissose, imprevedibili reazioni di un pubblico capace di maledire il recensore -sino alla settima generazione» perché si era permesso di fare qualche garbato appunto a Mike Bongiorno. Ma non è il caso, qui, di procedere a commemorazioni aneddotiche e commosse. C'è da dire soltanto che la televisione, 'Scoperta» l'anno prima dai tifosi grazie alle dirette dei campionati mondiali di calcio, entra nel '55 con 'Lascia o raddoppia?» nelle case e nelle famiglie con il duplice irresistibile allettamento dello spettacolo a domicilio e del gioco a premi che promette la suspense di vincite e di cadute «a vista». E'il trionfo di un quiz che riempie di resoconti stenografici — battuta per battuta — intere pagine di giornali, e fa 'deserte le strade», e obbliga gli esercenti di cinema a interrompere il film e a issare due televisori accanto allo schermo, e fa scorrere fiumi di inchiostro. E' il trionfo del quiz e di Bongiorno, ma è prima di tutto il trionfo della Televisione, il nuovissimo giocattolo degli italiani sino a quel momento riservato a pochi, e a cui non si dava importanza o si concedeva un'attenzione scettica e ironica. In quella seconda metà degli Anni 50 la monopolistica tv di Stato ne fa un pilastro, e la forza politica che all'epoca controlla e pilota l'azienda se ne serve per far convergere lì, sul gioco di Bongiorno, tutto l'interesse e tutta la passione di una platea che si sta ingrossando a dismisura: il resto — la realtà del Paese — viene trascurata e messa in ombra, o manipolata a piacere. Al vertice, il quiz e i suoi 'eroi»; affascinati e frastornati, gli spettatori trascureranno problemi di censura e di informazione distorta o inesistente. Ora, a distanza di tren- t'anni, che senso ha il disseppellimento? (oltre a tutto — un'assenza che ha dell'assurdo — sènza Mike Bongiorno). E' persino banale dire che 'Lascia o raddoppia?» appartiene nel male e nel bene ad un tempo arcaico, ad una particolarissima evoluzione sociale e televisiva irriproducibile, ad una situazione di pubblico -vergine» che oggi fa sorridere. Oggi si riesuma •Lascia o raddoppia?» perché c'è la moda frenetica—e comoda — dei programmi a premi per riempire i voraci palinsesti e soprattutto per acchiappare con trappole facili, direi con qualsiasi mezzo anche di basso profilo, quanti più indici di ascolto è possibile. Si punta su questa anoni. Ua riedizione sperando nel revival, nella nostalgia degli anziani e nella curiosità (?) dei giovani; ma si rischia di buttare nell'invereconda mischia dei quiz che elargiscono milioni a chiunque, un marchio famoso dietro cui non c'è e non ci può essere più nulla, e di ridurre •Lascia o raddoppia?» ad un giochino come tutti gli altri. Ugo Buzzolan

Persone citate: Bongiorno, Mike Bongiorno