E' Barbie il gioco del futuro di Gigi Padovani

E' Barbie il gioco del futuro Sorpresa al Salone di Milano; i bambini ritornano all'antico E' Barbie il gioco del futuro Con la bambola americana che compie 30 anni, ecco la rivincita del «Lego» e delle piste per le automobiline - Si esaurisce il successo di mostri e guerrieri spaziali - Ora le industrie non puntano solo sui giocattoli legati alle mode e alla tv DAL NOSTRO INVIATO MILANO — In trent'anni ha modificato soltanto le misure della circonferenza toracica e il taglio degli occhi,, visto che I tempi dèlie «maggiorate» erano superati. Da quando è nata, nel marzo '59, sono stati venduti 400 milioni di Barbie, 20 solo in Italia. Ma il compleanno della più famosa bambola del mondo non è il solo che si celebra al 27° Salone del giocattolo, apertosi l'altro ieri—solo per operatori, bambini «off-limits» — alla Fiera di Milano, n mattonclno della Lego è stato inventato nel '49 dal danese Christiansen, 1 «chiodini» della Querceti: viaggiano sul trent'anni, 11 telefonino dà trainare della Fisher Price sfiora i 25 anni, il «Sapientino» della Clementoni arriva a 20, come le piste per le automobiline Polisti! Gli esempi potrebbero continuare: in un mercato che brucia tutto nell'arco di pochi mesi, dominato dalla tv e dalle mode,' si scopre che l'ultimo capriccio dei bambini è il ritorno al classico, assecon¬ dati dalle grandi multinazionali dei balocchi. Si viene al Salone per trovare le novità che influenzeranno i desideri de) ragazzi neil'89 e si scopre cosi che i nuovi gadget ci sono, ma si tratta sostanzialmente di aggiustamenti dei prodòtti già consolidati — i cosiddetti «basic toys» —, mentre tutte le mode lanciate un anno fa in Italia non hanno funzionato. «Captata Power», il laser interattivo con la televisione di cui tanto si era parlato, non ha sfondato, con buona pace di chi temeva nuove indigestioni davanti al video di casa I mostriciattoli come «Dissezione di un alieno» e simili trovano più spazio nelle polemiche sui giornali che nelle camere dei ragazzi. La serie dei «desaparecidos» è lunga: va dai più antichi «Master of the Universe» (che pure hanno fatto le fortune dell'americana Mattel, quella della Barbie, per tre anni), fino a «Brave Star», improbabile sceriffo stellare con raggio laser. 'Alcune aziende hanno due anni di splendidi fatturati — dice Giancarlo Morganti, direttore della Lego Italia—ai quali magari seguono due anni di perdite; ora anche loro stanno riflettendo e non puntano tutto sulle mode. Noi invece crediamo.nella crescita controllata e il nostro gruppo nell'88 ha. avuto un incremento medio del 10 per cento: Anche alla Mattel, leader italiana del mercato e numero due nel mondo, stanno ripensando le loro strategie, dopo che la «vecchia» bambola creata dalla signora Ruth Handle l'anno scorso ha fatto registrare un aumento di vendite negli Stati Uniti del venti per cento. Cosi il direttore marketing Italia, Hans Lehmann, spiega: 'E' pericoloso legare il successo di una linea di giocattoli ad una trasmissione tv, poteva valere qualche anno fa, non più ora». E quindi molti prodotti del catalogo '88 sono già spariti. Il ritorno al classico ha fatto fare balzi in avanti nei fatturati '88 di molte aziende le¬ gate a giochi più tradizionali: il gruppo Grazioli (le bambole Purga, fra cui le «Bablsol», con la pelle-che si abbronza al sole) esulta per un 30 per cento in più, mentre alla Quercetti denunciano una crescita globale del 26% (con l'export) e del mercato italiano del 38%. Spiega Alberto Quercetti: «71 gioco tradizionale e più pensato torna a conquistare tutti». Ma in questo fenomeno c'è chi vede anche gli aspetti negativi, come l'amministratore delegato della Tonica Italia, terzo gruppo (dopo aver assorbito la Kenner e la Polisti!) a livello mondiale: «72 back-to-basic rende tutti felici, ma non vorrei che fosse il risultato di una sostanziale mancanza di idee'. Allora, niente da fare per i nostri ragazzi? Si dovranno accontentare di un anno con i «soliti giocattoli»? Per la verità a Milano qualcosa di nuovo s'è visto, come i «DinoRiders» (distribuiti dalla Gig), dinosauri impegnati in battaglie preistoriche: tra poco inizicrano i cartoons su Odeon Tv su questi personaggi, che negli Usa hanno reso milioni di dollari alia Tyco. La Lego si lancia-nella serie dei «Pirati», con tanto di galeoni e personaggi supportati anche dai fumetti, si moltiplicano le cucine per mini-cuoche (come quelle della Fisher Price), arrivano nuovi giochi Chicco per la prima infanzia (grandi casette da giardino, navi da cagnette, giostrine morbide). Lei, dal rutilante stand della Mattel, guarda tutti con sufficienza, sdraiata nel nuovo enorme camper trasformabile, rigorosamente e stucchevolmente rosa. L'ultima nata, dopo «Luci di stelle» e «Festival rosa», è «Barbie Saint-Tropez»; ma se negli Stati Uniti si preparano grandi festeggiamei'ti per il trentennale e una riedizione della bambola originale, il direttore del marketing Italia non ne vuole sentir parlare. »Per me Barbie — dice Lehmann — è una sedicenne, e potrà andare bene per i prossimi duecento annU. Gigi Padovani