Craxi:sono soddisfatto, ma preoccupato

Craxi: sono soddisfatto, ma preoccupato Craxi: sono soddisfatto, ma preoccupato ROMA — Alla fine di febbraio o al primi di marzo — appena terminato il congresso de — ci sarà un vertice di maggioranza per sottoporre a seria verifica l'azione del governo. E' stato lo stesso presidente del Consiglio Ciriaco De Mita a comunicare la sua disponibilità in proposito, nel corso di un colloquio avuto ieri con il segretario socialdemocratico Antonio Cangila. D'altra parte, la richiesta di fissare un appuntamento nel corso del quale tentare un rilancio dell'azione di governo era venuta nei giorni scorsi dai repubblicani, seguiti a ruota dai socialdemocratici. E, ieri, un colloquio svoltosi tra Bettino Craxi e Renato Altissimo ha rivelato che anche socialisti e liberali sentono la stessa esigenza De Mita non può non tener conto di una richiesta avanzata da quattro su cinque del partiti che compongono la maggioranza. E' anzi probabile che la sveltezza con la quale il presidente del Consiglio ha accolto la richiesta sia nata proprio dalla speranza di aver vita tranquilla a'meno fino al congrosso de. ' C'è delusione e tensione nella maggioranza. Non solo i repubblicani continuano apertamente a contestare la linea seguita dal governo nel confronto con i sindacati, ma anche i liberali e, in una certa misura, 1 socialisti esprimono preoccupazione per l'andamento dei conti pubblici I repubblicani, per esempio, ogni giorno fanno un passo avanti. Un comunicato diffuso ieri sera ha reso nòto che il pri, convinto per una lunga fase che una presidenza del Consiglio affidata al segretario della de fosse la via migliore per garantire solidità e efficacia all'azione del governo, ha ora perduto ogni illusione. «A questo punto—dice la nota — i repubblicani non possono che prendere atto che una formula politica che vede impegnata la de attraverso il suo maggior espo¬ nente di vertice non si dimostra in grado di tener fede a un impegno di risanamento che è posto al centro del programma di governo'. I socialisti, che hanno riunito ieri mattina la direzione, hanno espresso, per bocca del segretario Bettino Craxi, 'soddisfazione» per l'intesa raggiunta con i sindacati, ma, nello stesso tempo, «preoccupazione» per i problemi che ora si aprono nel governo dell'economia E' chiaro che per i socialisti l'accordo di giovedì notte rappresenta una vittoria dovuta alla loro azione e per questo Claudio Martelli ha dichiarato che 'il governo è meno debole» adesso che lo sciopero è stato revocato. Ma è pur vero che l'inflazione è in ripresa e il deficit fuori da ogni controllo. Anche i liberali, con una nota della segreteria, hanno espresso preoccupazione sia per il dilagare del deficit, sia per il fatto che il governo, per il fisco, si sia accordato sol¬ tanto con i sindacati che esprimono gli interessi dei lavoratori dipendenti, senza tenere in nessun conto quelli di autonomi e professionisti. 1 Non è quindi un caso che, nel dare notizia della sua disponibilità al vertice, De Mita abbia anche assicurato che il governo, in vista di quell'appuntamento, sta predisponendo un documento economico che serva da base per la discussione e per l'impostazione di una nuova azione di risanamento. Ma le preoccupazioni che agitano la maggioranza non riguardano soltanto le questioni economiche. Ieri il segretario liberale Renato Altissimo si è recato alla sede socialista per un incontro con Craxi. Nel corso del colloquio è stato fatto un bilancio spietato dell'azione del governo nei suoi primi dieci mesi di vita. In pratica — è stato detto — l'unico goal messo a segno è quello sul voto segreto, dopodiché il discorso sulle riforme istituzio¬ nali è stato lasciato cadere, mentre l'azione di risanamento ha segnato platealmente il passo. Di fronte ci sono quattro congressi di partito (cinque con quello del pei) e, sul finire della primavera, le elezioni europee. La previsione emersa dall'incontro è che, in mancanza di decisi interventi per rilanciare l'azione del governo, questo rischia di rimanere passivo fino al prossimo autunno. Una prospettiva considerata disastrosa e inaccettabile. Nella serata di ieri, di ritorno da Bonn, Achille Occhietto ha convocato la segreteria del pei per valutare l'accordo governo-sindacati. Cicchetto ha parlato' di «un primo successo» ottenuto, da perfezionarsi nelle prossime settimane con una 'lotta» parlamentare che produca «un successo pieno». Il pei, rinvigorito dalla mobilitazione sul fisco, promette di intensificare la sua pressione e anche questo creerà problemi al governo. Paolo Passarmi

Luoghi citati: Bonn, Roma