Quei 33 giorni di colpevole silenzio di Franco Badolato

Quei 33 giorni di colpevole silenzio Quei 33 giorni di colpevole silenzio i TORINO — La domanda Che circola negli ambienti di Lega è questa: domani c'è un'importante assemblea che ha all'ordine del giorno, tra te altre cose, la discussione sui parametri. Bonipertl, presidente della Juventus e consigliere federale, sarà presente alla riunione? Matarrese, nel fare gli auguri di fine anno al presidenti di società, si era concesso una battuta: 'Chissà se Bonipertl ritroverà presto gif indirizzi (fi Lega e Federcalcio visto ohe da tempo non lo vediamo alle assemblee: Dunque, quanto è destinata a continuare la frizione tra il presidente della Juve e Nizzola? ' La risposta al primo interrogativo è immediata: Bonipertl non andrà domani all'assemblea di Lega. Ma non perché intènde esasperare 11 rapporto con Nizzola, bensì (ha fatto sapere) perché costretto a Torino da precedenti impegni della Sisport. La novità, grossa, c'è ugualmente, ed è 11 primo segnale di una distensione ormai nell'aria da tempo. Bonipertl invierà domani a Milano il vicepresidente Giordanetti. E ha fatto intendere di essere orientato a partecipare personalmente ai lavori della Lega fin dalla prossima occasione, anche perché Nizzola ha mobilitato le forze del calcio per cercare di comporre la vertenza che rischiava di pregiudicare la sua immagine. Ma quale serio motivo aveva Bonipertl per disertare le ultime assemblee? Ecco il retroscena. Per 33 giorni la Juventus non ha avuto una risposta ufficiale dalla Lega alla richiesta di trovare una soluzione al problemi sorti sulla disputa di Juve-Verona, ultimo incontro della prima fase di Coppa Italia, in programma lo scorso 3 settembre al Comunale. Quel giorno lo stadio era occupato dal giovani per la visita a Torino del Papa. Bisognava trovare una soluzione alternativa La Lega, investita del problema fin dal 23 luglio, s'è fatta viva solo il 25 agosto. Bonipertl non ha ancora dimenticato questa «latitanza» che considera uno sgarbo senza precedenti. E probabilmente ha anche ritenuto che Matarrese avrebbe potuto intervenire in maniera più precisa. Ci sono altri dettagli. 11 21 luglio scorso, l'allora segretario generale Coscarella chiama Bonipertl: 'Cosenza e Taranto, inserite nel vostro girone, ci terrebbero a giocare con voi in casa». -Nessun problema — aveva risposto Bonipertl — l'ideale sarebbe che le due trasferte fossero una dietro l'altra in modo da evitarci di volare su e giù per l'Italia per due volte», n giorno dopo escono i calendari, la Juve deve andare a Cosenza il 21 agosto, ma a Taranto solo il 31. In mezzo una partita a Vicenza e una a Torino. L'al¬ tro Incontro casalingo è quello con il Verona, appunto sabato 3 settembre. □ 23 luglio, informata dal Comune di Torino che il 3 settembre c'è 11 Papa allo stadio, la società bianconera gira il problema alla Lega. Ma non ottiene risposte per 33 giorni nonostante altri quattro solleciti, gli ultimi tre addirittura inviati per telex 1119-22-24 agosto. Il 25 agosto, finalmente, arriva un telex della Lega che invita la Juventus a scegliere un campo alternativo a Torino. Ma ormai è tardi, risulta Impossibile persino il posticipo a domenica 4. n Comune fa infatti sapere che non si fa in tempo a smontare il palco. Cosi la Juve deve accettare di giocare a Verona 11 giorno 3. Dopo lo sgarbo dei 33 giorni anche la realtà di 4 partite su 5 (e non 3) in trasferta, considerate da Bonipertl «un pregiudizio sul piano tecnico». Franco Badolato

Persone citate: Giordanetti, Matarrese, Nizzola