«Squillo? No, solo amiche» di Giuliano Marchesini

«Squillo? No, solo amiche» Il processo per i salotti a luce rossa nella Padova-bene «Squillo? No, solo amiche» La moglie dell'industriale accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: «Mi sono occupata solo di pubbliche relazioni» • Irreperibile una teste dell'accusa, un'altra ritratta in aula DAL MOSTRO INVIATO PADOVA — -Prima di tutto voglio dire che sono una persona onesta. Ammetto di essere una donna che parla molto, a volte dico battute che possono suscitare qualche impressione. Che cosa c'è di male?: Paola Maddalena Mazzuccato, 45 anni, moglie di un industriale della bicicletta, viso affilato incomiciato dai capelli biondi, difende ruolo e immagine di signora della «Padova bene». Ma il capo d'imputazione a suo carico è pesante: favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, cui il pubblico ministero aggiunge ^induzione», all'aprirsi del processo. La storia di Paola Mazzuccato, ragazza di campagna approdata all'isola del benessere padovana, cominciò nell'87 e portò lo scompiglio in certi ambienti della città, tra gente che conta per attività imprenditoriali e commerciali, o per beni acquisiti. L'inchiesta prese l'avvio da un'altra indagine, su una rete di squillo di lusso: un piccolo industriale fece certe «rivelazioni». E la Mazzuccato, «Paolina» per gli amici, finì in un cerchio di presunte vergogne. Il caso di «Paolina», spesso dedita all'organizzazione di ricevimenti ad alto livello, si gonfiò a tal punto da sembrar coinvolgere persino qualche uomo politico, cui l'intraprendente signora avrebbe fatto da sostegno per la campagna elettorale: affermazione che gli interessati si affrettarono a smentire. Ma Paola Mazzuccato fu arrestata, rimase in carcere due settimane, poi ottenne la libertà provvisoria. Adesso eccola qui, assalita dal nervosismo, dall'insofferenza, sul banco degli imputati. Un vestitino beige, un colletto bianco di pizzo, quasi alla collegiale. S'impegna a riprendere un posto di'cittadina al di' sopra di ogni sospetto di fronte ad una vicen¬ da in cui si parla di donne facili, di cene propiziatorie,.di prestazioni particolari, di generosi compensi. E nel rispondere alle domande del presidente ripete quel che aveva detto in Istruttoria: «Ho lavorato solo nel settore delle pubbliche relazioni». Cosi «Paolina» parla di inaugurazioni di ristoranti, di discoteche, anche di manifestazioni promozionali all'inizio di qualche partita di calcio. Ricorda un grande cocktail organizzato per cotto dei rappresentanti di una società che si occupa di corsi linguistici. -Signor presidente, le spiego come ho conosciuto questa gente: mi dissero che sembravo loro la più adatta per presentare la loro attività. Era una bella ini¬ ziativa e ne fui entusiasta». Spiega, Paola Mazzuccato, che si trattava di radunare cento, centoventi persóne, che avrebbero fatto ressa fra tartine, vini e bibite varie. -Quandofeci gli inviti, precisai che potevano venire soli oppure con le mogli, o le fidanzate. E a quel cocktail tutte le signore, parlo di signore, erano in rappresentanza di questa o quella società». «Paolina» si ravvia 1 | capelli. -Adesso, signor presidente, tiro il fiato, poi le dico un'altra cosa». Tira il flato e riprende: -Quel ricevimento fu un successo». Più avanti le chiesero di reclutare personale femminile. -Ma soltanto per rapporti di lavoro». Per l'accusa, invece, nelle pubbliche relazioni di Paola Mazzuccato c'era quali .is'altro. L'imputazione si basa su una serie di Intercettazioni telefoniche e sulle testimonianze di due donne. -Un anno di disperazione, che ha rovinato la vita a me e alla mia famiglia». «Paolina» quasi piange. Appena si rinfranca, cerca di ripercorrere il suo recente passato, d'Inquadrare amicizie e incontri in un mondo sfavillante. Ne vien fuori un racconto di pellicce di visone, di gioielli, di centinaia di milioni spesi per una sua amica da quello che, -si può dire?, era il suo amante». Poi conoscenze, contatti, -riunioni di carattere conviviale». C'è anche un accenno ad una cena alla quale dovevano partecipare tre ragazze, dietro compenso di mezzo milione a testa, su richiesta di un industriale padovano e di due suol ospiti. -Per andare a cena gentilmente e carinamente — disse "Paolina" ad una delle donne durante la telefonata registrata —. Niente di più: tutto il resto, extra». U presidente vuol sapere che cosa significava «extra». 'Intendevo dire che se avesse fatto più tardi avrebbe dovuto pretendere qualcosa di più». Ma sempre «pubbliche relazioni», in sostanza. Qualche chiarimento potrebbe venire dalle testimonianze. Ma una delle testi-chiave risulta irreperibile, l'altra ridimensiona, ritratta. La storia di «Paolina» resta un garbuglio di presunti peccati. Giuliano Marchesini

Persone citate: Mazzuccato, Paola Maddalena Mazzuccato, Paola Mazzuccato

Luoghi citati: Padova