Caso Lucona Si dimette presidente Parlamento austriaco
Caso Lucona Si dimette presidente Parlamento austriaco Il socialista Gratz Caso Lucona Si dimette presidente Parlamento austriaco VIENNA — Dopo il ministro degli Interni, Karl Blecha, è toccato ieri al presidente del Parlamento, Leopold Gratz, rassegnare le dimissioni. Entrambi sono sospettati di aver avuto una parte nel caso Lucona. Leopold Gratz, 59 anni, socialista, per undici anni (1973-1984) sindaco di Vienna, già ministro per l'Istruzione con Kreisky e ministro degli Esteri con Sinowat.z, da 23 anni deputato al Parlamento, di cui era divenuto presidente nel 1986, aveva da sempre svolto un ruolo di primo piano nel partito, di cui è attualmente vicepresidente. Quando, nel 1977, il mercantile Lucona affondò nell'Oceano Indiano, in prossimità delle Maldive, con un carico, sembra, di rottami, anziché di impianti di alta tecnologia per una truffa assicurativa (morirono 3 marinai), Gratz sedeva nel municipio di Vienna ed era uno degli amici più cari di Udo Proksch, il «noleggiatore» del Lucona, l'uomo di affari che, per proteggere i suoi intrighi, si era conquistato l'amicizia della Vienna che conta. Gratz, uno dei più assidui frequentatori del Club 45, fondato da Proktsch e situato sopra la celebre ex pasticceria Demel, nel cuore di Vienna, di cui lo stesso Proksch era proprietario, è sospettato di aver rallentato le indagini e di aver addirittura presentato documenti falsi per provare l'innocenza del suo «protetto». Grande è l'imbarazzo del cancelliere Franz Vranitzky, il quale, anche se ieri ha tenuto a chiarire che le dimissioni di Gratz non sono giunte per 'opportunità politica', è costretto non solo ad operare un difficile rimpasto nel suo governo di coalizione coi democristiani, ma anche a cercare di ridare credibilità ad un partito socialista, che negli ultimi tempi è stato logorato da una serie continua di scandali. (Ansai
Persone citate: Demel, Franz Vranitzky, Gratz Caso, Karl Blecha, Kreisky, Leopold Gratz
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