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De Finis contestato al Filadelfia di Giorgio Barberis
De Finis contestato al Filadelfia De Finis contestato al Filadelfia TORINO — Lo spettro di una classifica che condanna ampiamente gli errori fin qui commessi dal Torino (dirigenza e squadra) pare tener lontani i tifosi granata dal vecchio Filadelfia dove la squadra si ritrova quotidianamente. Ci sono pochi aficionados per la ripresa dopo la nuova delusione di Ascoli: i giocatori raggiungono senza problemi lo spogliatoio e tutto pare filare via liscio con il gruppo agli ordini di Sala che va in campo dopo qualche minuto di riflessioni comuni, quando De Finis — che ha partecipato alla mini riunione con il direttore generale Bonetto — fa per andarsene. L'apatia dei presenti, alla vista dell'amministratore delegato, viene scossa. E mentre qualcuno commenta sottovoce, un quartetto muove bellicoso verso la macchina su cui De Finis ha preso posto. Bonetto, alla guida, si allontana in veloce retromarcia mentre si levano insulti pesantissimi. Uno dei tifosi più eccitati raccoglie della ghiaia e fa per lanciarla ma si ferma a tempo; un altro riesce ad aprire una portiera, quando provvidenziale interviene la maschera di servizio evitando spiacevoli conseguenze. L'auto può così allontanarsi e tutto ritorna come prima, tranquillo. Indubbiamente il malcontento generale continua a es¬ sere soprattutto rivolto verso la dirigenza anche se tra i giocatori c'è chi si assume delle colpe. «Se siamo in questa posizione di classifica — osserva infatti Ferri — è perché abbiamo fatto poco per non esserci. Io, lo dico chiaro, sono preoccupato né mi consola che ci siano ancora tante partite da giocare: occorre fare qualcosa subito per uscire da questa scomodissima situazione'. Se Ferri appare sinceramente preoccupato, altri lo sembrano egualmente, ma con differenti motivazioni. Brambati, per esempio, non ha gradito i commenti sulla sua prestazione di Ascoli e tanto meno il giudizio di Sala riportato dai giornali: «Si vince e si perde in undici — sostiene — e non sono d'accordo sulle critiche fuori dallo spogliatoio. Le cose occorre dirsele fra di noi. Per questo mi aspetto spiegazioni, a questo punto è il mister che deve venire a dirmi qualcosa. Se in campo qualcosa non funziona può darsi che la spiegazione sia legata a gente che non torna, io, però, nomi non ne faccio». Sono parole che innescano un clima polemico che può tornare utile: quando lo si fa costruttivamente, chiarire quelle che si ritiene siano le colpe altrui può servire a far luce anche sulle proprie. E dunque a trovare rimedi. Tanto più in un momento ancora di emergenza perché, con Skoro squalificato (giovedì la Caf esaminerà il ricorso), ieri ben sette giocatori hanno marcato visita. In condizioni peggiori è Bresciani, che ad Ascoli ha riportato una brutta distorsione alla caviglia sinistra. Gli altri infortunati sono Comi (distorsione alla caviglia sinistra), Brambati (infiammazione alla pianta del piede sinistro), Ferri (distrazione al quadricipite sinistro). Catena (ematona al quadricipite destro) e Zago (postumi di contusione alla coscia destra). A loro si aggiunge Ressi, bloccato da un leggero attacco influenzale. Se si esclude Bresciani, per gli altri il prof. Cattaneo ipotizza possibilità di recupero: nell'eventualità che le cure debbano protrarsi non è stato ancora deciso se la squadra andrà in ritiro ad Asti giovedì o venerdì mattina: e comunque è confermato il ritiro anticipato, per trovare tutti insieme la concentrazione giusta a cercare il rilancio contro il Como. Sul fronte societario ieri Giacomo Zunino ha incontrato un gruppo dì imprenditori cuneesi che sarebbero interessati all'acquisto. Era un incontro programmato da tempo che non muta l'attuale situazione generale. Giorgio Barberis Il difensore granata Brambati non accetta le critiche di !
Luoghi citati: Asti, Filadelfia, Torino
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