Usa-Cee: scoppia la guerra del telefono
Usa-Cee: scoppia la guerra del telefono Washington minaccia di applicare sanzioni contro l'Europa delle comunicazioni Usa-Cee: scoppia la guerra del telefono DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Un nuovo contenzioso è esploso tra la gli Usa e la Cee nel momento di massima tensione tra le due potenze economiche. Il negoziatore dei commerci uscente, Clayton Yeutter, nominato da Bush ministro dell'Agricoltura, ha preparato un rapporto al Congresso in cui accusa l'Europa di protezionismo nel settore delle telecomunicazioni. Yeutter ha svolto un'inchiesta in base al Trade Bill, la legge commerciale della scorsa estate; il rapporto verrà pubblicato entro il 23 febbraio. Se la Cee non negozierà una riduzione dei dazi e dei contingentamenti in vigore, gli Usa attueranno dure rappresaglie. Come nella guerra della carne agli ormoni imporranno dazi del 100 per cento su importazioni europee selezionate. Yeutter, che verrà sostituito da un celebre avvocato di Washington, la signora Carla Hills, ha affermato che i pro¬ dotti americani maggiormente danneggiati dalla Cee sono le centraline telefoniche, i commutatori e le trasmittenti. Secondo il New York Times gli Stati europei più protezionisti nelle telecomunicazioni sarebbero la Francia e la Germania. Il quotidiano ha riferito che nell'86 il mercato tedesco raggiunse i 5 miliardi di dollari e quello francese i 3 miliardi di dollari; ma le esportazioni Usa furono di soli 109 milioni di dollari e 38 milioni di dollari. L'ufficio del negoziatore dei commerci ha indicato che il mercato italiano, più modesto, è egualmente discriminatorio. Le ambasciate dei paesi europei, inclusa quella d'Italia, hanno ieri preso contatto con il facente funzione di negoziatore, Alan Holmer, nel tentativo di prevenire una nuova guerra commerciale. Holmer avrebbe dichiarato che l'America intende seguire la stessa strada seguita col Giappone, quella negoziale: Washington e Tokyo, ha ricordato, hanno concluso di recente due accordi per una maggiore apertura del mercato giapponese ai prodotti americani nel settore delle telecomunicazioni. Forse per questo Yeutter non messo il Giappone sotto processo nel suo rapporto, mettendovi invece la Corea del Sud, dove gli Usa non esportano praticamente nulla. Ma Holmer non avrebbe escluso sanzioni da parte del Congresso. L'approccio degli Usa è inquietante perché il Trade Bill li rende padroni di decidere se le eventuali' concessioni della Cee siano adeguate o no. La legge commerciale è un 'arma terribile che Reagan rifiutò di adoperare, ma Bush è in una posizione più debole verso il Congresso, e non è tanto legato quanto lui alla deregulation e al liberismo. A differenza di Verity, il suo predecessore, il nuovo ministro dei Commerci Mosbacher è inoltre deciso a imporre il made in Usa in tutto il mondo con qualsiasi mezzo. In una deposizione al Senato ieri, Mosbacher ha già annunciato misure a difesa dell'industria della tv ad alta definizione, 'Che è troppo indietro', ha detto, 'rispetto a quella euronipponica». Il nuovo ministro dei Commerci Mosbacher è un petroliere texano di 60 anni, notissimo nei circoli finanziari — ha raccolto 50 milioni di dollari per la campagna elettorale di Bush, oltre 65 miliardi di lire — e filoprotezionista. Nelle ultime settimane si è mostrato sensibile alle istanze dell'industria' dell'auto;, che vorrebbe dazi del 25 per cento sui furgoni importati e ulteriori contingentamenti delle vetture straniere, n settore delle telecomunicazioni è cruciale agli effetti dello sviluppo economico sia della Cee sia degli Usa perché coinvolge anche quelli dei computers e dei telefoni, ed è una delle punte di lancia delle alte tecnologie. e. c.
Persone citate: Alan Holmer, Bush, Carla Hills, Clayton Yeutter, Reagan, Yeutter
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