Un intervento o Silvana morirà La famiglia: niente trasfusioni di Gianni Martini

Un intervento o Silvana morirà La famiglia: niente trasfusioni In gravi condizioni la figlia sedicenne di Testimoni di Geova Un intervento o Silvana morirà La famiglia: niente trasfusioni Investita da un'auto al ritorno da un giorno di «predicazioni» - Il giudice ordina: «Operate» MONDOVT — Due ragazze di sedici e dodici anni, figlie di Testimoni di Geova, tornavano da un pomeriggio di «predicazione» quando sono state investite da un'auto: la più giovane, Miriam Domina, è morta-sul colpo, l'amica, Silvana Casula di Cuneo, è in coma al San Martino di Genova. Nel tentativo di salvarla i medici dovranno sottoporla ad un intervento chinigico, ma i familiari hanno posto U veto ad «eventuali trasfusioni di sangue». TI caso è nelle mani della Procura della Repubblica di Genova, a cui si è immediatamente rivolto il primario del reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino. L'incidente è accaduto nel tardo pomeriggio di lunedi in un paesino alla periferia di Mondovì, Villanova. Miriam Domina, dodici anni, di Pianfel, e Silvana Casula di sedici anni, abitante a Cuneo, tenendosi per mano, la Bibbia sotto il braccio, stavano camminando lungo il ciglio della provinciale. Dovevano ancora far visita ad una famiglia per ultimare il giro di «predicazioni» che si erano impegnate a compiere ogni pomeriggio. In un tratto poco illuminato sono state investite dall'utilitaria condotta da Roberto Dho, diciannòve anni, impiegato, abitante in frazione Dho di Roccaforte Mondovì. Miriam è morta all'istante per lesioni al capo. Silvana è stata portata all'ospedale Santa Croce di Mondovì dove i medici hanno diagnosticato lo stato di coma, e ne hanno ordinato il trasferimento al centro di rianimazione del San Martino di Ge¬ nova. '■Abbiamo provveduto immediatamente ad avvertire il fratello con cui Silvana vive a Cuneo — raccontano i carabinieri di Mondovì —. Ha detto di essere Testimone di Geova e ci ha pregati di avvertire i medici di non fare trasfusioni di sangue alla ragazza. Prima della partenza dell'ambulanza per il San Martino abbiamo avvertito la Procura della Repubblica di Genova di quanto stava accadendo». Secondo le poche informazioni fornite dal San Martino di Genova, Silvana avrebbe riportato un trauma cranico con sfondamento delle ossa frontali oltre a sospette lesioni interne. Per salvarla sarebbe necessario operarla, incidere un ematoma, forse asportarle la milza che è stata spappolata. Ma durante l'intervento è indispensabile eseguire delle trasfusioni. Il «no» dei familiari è categorico. Raccontano in Procura: «I fratelli, che sono tutori della ragazza, orfana della madre, si sono appellati al loro credo religioso per vietare ogni trasfusione di sàngue». n «caso» è affidato al sostituto procuratore Valeria Fazio. Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver constatato che i fratelli di Silvana non intendono tornare sul loro veto, ha dichiarato: «Se i medici curanti ritengono vi sia pericolo di vita per la ragazza e che una trasfusione potrebbe salvarla, sono autorizzati a procedere sema nessun indugio». Il magistrato ha ricordato che non esiste una legge specifica «Per prendere questa decisione mi sono rifatta alla legge sull'ordinamento dell'integrità fisica che consente di scavalcare ogni credo, religione o filosofia. In sostanza prima cerchiamo di salvare le persone, poi discutiamo», ha concluso Valeria Fazio. Francesco Amorese, uno dei responsabili del gruppo di Testimoni dì Geova che hanno sale di preghiera a Mondovì, Villanova e Cuneo, dice: "E' un caso di coscienza su cui si è già parlato e scritto molto. Ognuno deve poter scegliere liberamente». Ricorda: «Miriam e Silvana erano molto amiche. La più piccola è originaria di Carmagnola. La famiglia si era trasferita a Pianfei, vicino a Mondovì, da pochi mesi. Miriam era tanto legata a Silvana, insieme andavano quasi ogni giorno dalle famiglie della zona per la lettura della Bibbia». Predicare a dodici anni? «E' un fatto abbastanza usuale fra i Testimoni di Geova. E Miriam lo faceva con gioia». Le «comunità» della provincia di Cuneo si preparano a celebrare 11 rito funebre per Miriam. La bara bianca, «senza croci od altri simboli», giovedì pomeriggio partirà dall'obitorio di Villanova e sarà portata alla «sala di preghiera» di Mondovì. per essere poi tumulata nel cimitero di Pianfei. Gianni Martini