Ecco Evair, strappato alla Roma per un tozzo di pane

Ecco Evair, strappato alla Roma per un tozzo di pane Ecco Evair, strappato alla Roma per un tozzo di pane «Falcao mi aveva raccomandato alla sua ex società, ma l'Atalanta ebbe la meglio inviando in Sudamerìca Landri e Previtali su suggerimento di Clerici», riconta il vice-Careca acquistato per un miliardo di lire • D suo ingaggio è di «soli» 234 milioni • A suon di gol ha superato la saudade e la fuga della fìdanzatina DAL NOSTRO INVIATO BERGAMO — Era già della Roma, Evair Aparecido Paulino, '1 brasiliano dell'Atalanta che ha messo kappaò la Juventus. «Falcao mi aveva ripetutamente raccomandato alla sua ex società — ricorda Evair — ma quando arrivarono La e Previtali in Brasile l'Atalanta ebbe via libera-. Cosi oggi la Roma ha Andrade e Renato, l'Atalanta questo folletto che sta sconfiggendo tanti nemici: la classica «saudade», la nostalgia per il Brasile quindi il generale inverno che induce «Apa» a scendere in campo con guanti neri e a tenere accesa anche di notte una stufa elettrica. Il resto non conta: neppure che la fidanzatine, appena arrivata alla Malpensa, cinque mesi fa, abbia preso il primo aereo che ritornava in Brasile e non si sia più fatta sentire; neppure l'esiguità dello stipendio, 180.000 dollari, esattamente 234 milioni, poca cosa se rapportato agli ingaggi degli italiani ma che diventa una rarità in confronto a quelli in voga là in Sudamerìca dove i professionisti «arrivano» anche a 500.000 lire al mese. Ricorda Franco Landri: 'Quando andammo in Brasile, dopo le sollecitazioni di Clerici, io e Previtali trovammo una situazione che sembrava definita: secondo Falcao, Evair era praticamente della Roma. Noi ci siamo fatti sotto con una buona offerta e la concorrenza si è ritirata anche se il prezzo non era poi alto, cioè un miliardo. Eppure Evair era il vice cannoniere del campionato con 23 gol die¬ tro a Careca che era a quota 24. Partito Careca, ha vinto lui con 21 reti. Clerici insisteva: quando si sarà ambientato, è fortissimo. Aveva ragione: è una cosa a mezza via fra Pruzzo e Virdis ma è bravo tecnicamente e poi ha grossi margini di miglioramento: Appena arrivato Evair ha dovuto fare i conti con la nostra preparazione: nel Guarani l'allenamento era spontaneo, con Monsonico non si scherza. Spesso il giovanotto, 24 anni a febbraio, è arrivato a casa, in zona Monterosso, a due. passi dallo stadio, cop le ossa a pezzi. «Però per me è stato un stimolo: non sono un tipo che si arrende facilmente. Ho cominciato a capire il vostro calcio, la professionalità di questo sport in Italia. Per me è siato un bene scoprire questo ed altro, anche perché il et del Brasile, sebastian Lazaroni mi ha detto che mi. convocherà nella selezione. Mi ha visto in televisione, è soddisfatto di me. Molte partite del campionato italiano vengono trasmesse nel mio paese: domenica per Atalanta-lnter ci sarà la diretta anche in Brasile. E' un'occasione da non perdere: non posso sbagliare anche se la difesa dell'Inter è forte, quasi insuperabile: 4 gol in 14 gare...-. Che effetto fa segnare ad una grande come la Juventus? «/{ gol è sempre un'emozione indescrivibile per me, anche perché permette di mantenere vivo a distanza un rapporto coi tifosi. Certo, abbiamo realizzato un'impresa importante ma per l'Atalanta non cambia nulla: per me era e resta una buona squadra, non una grande squadra-. Cinque mesi per ambientarsi; poi il rischio della panchina ed il gol contro la Lazio in Coppa Italia capace di rialzare le sue quotazioni. 'Effettivamente è stato un periodo interminabile. Specie la notte quando ci si ritrova soli nella propria casa e poi qui in Italia fa tanto freddo. Verrà pure la primavera». Attorno a Evair è già nata una leggenda, proprio com'è successo ad altri suoi compatrioti. Raccontano i vicini che di notte si alzava per accendere il fornello e farsi un piatto di riso e fagioli, forse per risentirsi a casa ma il ragazzo sorride: 'Forse è successo una volta... Semmai ho ancora qualche problema col sonno, questione di fusi orari. Quando dormirò in modo completo, sarò più attento anche in campo. Certo in questo periodo Mondonico ed i compagni mi sono stati vicini, aiutandomi in tutti i modi. Anche Careca,.col quale ho un rapporto quasi fraterno, mi ha dato molti consigli. Quando avevo qualche problema gli telefonavo e lui mi suggeriva cosa fare. Il Brasile è tanto lontano ma io voglio sfruttare a fondo questa esperienza italiana. Non scapperò., a casa, rispetterò i tre anni di contratto con l'Atalanta-. Chi gli è vicino assicura che Evair ritiene l'Atalanta una specie di trampolino di lancio: vorrebbe guadagnare di più e sa che può arrivarci attraverso i gol, specie se importanti. Giorgio Gandolfi Torino. Evair cerca di liberarsi del controllo di Bruno