Zoff: «Nessun dubbio, rifarei la stessa Juve» di Bruno Bernardi
Zoff: «Nessun dubbio, rifarei la stessa Juve» L'allenatore bianconero analizza con estremo realismo la seconda sconfitta consecutiva in «zona Cesarmi» Zoff: «Nessun dubbio, rifarei la stessa Juve» «Non sono avvilito perché non si tratta di un problema di gioco o di equilibit» - «A Zavarov, in progresso, manca solo il gol per sbloccarsi» - «L'errore finale condanna la buona prova della difesa» - «Mai parlato di scudetto, il nostro obbiettivo è l'Europa» TORINO — Repetita... Juventus. Ma se, come a Firenze, l'ultimo minuto è stato fatale ai bianconeri anche con l'Atalanta, c'è un errore dell'arbitro che ha fatto nuovamente arrabbiare Boniperti: Agnolin ha diretto bene, tuttavia ha negato, nel primo tempo, un rigore a Zavarov, per un fallo di Nicolini che dalla tribuna, e allo stesso direttore di gara, era parso meno netto di quanto ha poi evidenziato la moviola. Con Agnolin a Firenze e Pezzella a Torino, la Juventus avrebbe due punti in più e non si troverebbe a meno 8 dall'Inter, così lontana dallo scudetto. 'Non cerco scuse — dice Dino Zoff —, non giudico mai gli arbitraggi, ma quei due punti ci mancano e possono dare, a prima vista, un quadro diverso anche se, per me, le prospettive non sono cambiate rispetto a quando eravamo vicini all'Inter: conosco pregi e difetti della mia squadra e non ho mai parlato di scudetto, solo di bel gio¬ co e di Europa anche se capisco che l'ambiente possa esaltarsi per una vittoria come quella di Roma ed essere deluso dopo due sconfitte consecutive. Perdere in casa è sempre pesante. Adesso cercheremo di fare più punti possibili». — L'Inter continua la sua marcia, il Napoli è uscito imbattuto da Marassi ed il Milan ha vinto a Roma. Una giornata «normale»? 'Non è accaduto niente di speciale. Il successo dell'Inter era prevedibile, buono il punto del Napoli con la Samp mentre i due del Milan all'Olimpico dimostrano che l'organico dei rossoneri doveva, prima o poi, venire fuori. E sta corniciando». — Cosa manca alla Juventus per essere squadra da vertice? •Non posso scendere in dettagli, non l'ho mai fatto e sarebbe assurdo rispondere dopo aver perso in "sona Cesarini" e immeritatamente. La Juventus s'è battuta bene ed è questo che mi interessa. Abbiamo pagato a prezzo carissimo pochi e piccoli errori, però debbo anche ammettere che c'è stato qualche tocco in più e ci è mancata un po' di concretezza sotto rete. Nessuna accusa a Zavarov o ad Altobelli. La concretezza riguarda tutto l'insieme». — E a Zavarov cosa manca ancora per essere il «vero» Zavarov? 'E' in crescita. Gli manca solo il gol per sbloccarsi definitivamente». — Rifarebbe la stessa formazione con l'Atalanta? «Sì, rifarei tutto, compreso l'impiego di Altobelli perché ha sempre la giocata importante. Abbiamo disputato una buona gara contro un avversario valido al quale è stato concesso quasi niente». — Tranne il «patatrac» finale di Bruno e Tricella che ha dato via libera ad Evair... 'L'errore condanna la prestazione ma. scusate il bisticcio di parole, difendo la difesa che, per 88', ha retto benissimo anche se poi tutto è stato rovinato in un attimo. Non mi sento avvilito o depresso perché il risultato negativo non è scaturito da problemi di gioco o di equilibrio». — La Lazio ha caratteristiche che somigliano a quelle dell' Atalanta. Cosa cambierà nella Juventus a Roma? «C'è Mauro infortunato e Bruno che rischia la squalifica. Tornerà Rui Barros, un elemento che ci sarà molto utile, e De Agostini intensificherà la preparazione per essere pronto a giocare a tempo pieno. Per il resto valuterò in settimana». A Roma, oltre a Barros (Laudrup in panchina?) e De Agostini (con la conferma di Cabrini) potrebbe esserci il rilancio di Brio e, forse, di Favero. Dipenderà da come si disporrà la Lazio, ma una cosa è certa: la Juventus non può e non deve tornare a casa con la terza sconfitta consecutiva. In trasferta ha totalizzato 10 punti su 7 gare, tre in più rispetto a quelli racimolati al Comunale in altrettante giornate. Bruno Bernardi Juvc-Atalanta al 90': Tacconi sconfortato, Agnolin stanco
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