Non si studia il nuovo codice

Non si studia il nuovo codice Da ottobre il procèsso alla Perry Mason, ma i concorsi lo ignorano Non si studia il nuovo codice Situazione delicata per gli aspiranti giudici e avvocati - Casèlli (Csm): «Esami sulle norme in vigore» - II presidente della commissione: «Al massimo qualche domanda sulle linee generali della riforma» - L'Ordine forense di. Roma: «Non si vuole correre il rischio che i candidati bocciati facciano ricorso» ROMA—Ma giudici ed avvocati hanno davvero st udiate il processo alla Perry Mason? L'interrogativo è d'obbligo dal momento che tra le materie d'esame sulle quali devono prepararsi gli aspiranti magistrati, i procuratori legali e i laureandi non figura il nuovo codice di procedura penale, che entrerà In vigore il 24 ottobre prossimo. n bando dell'ultimo concorso a 162 posti di uditore giudiziario prevede che il candidato deve superare una prova orale su otto materie. Tra queste figura la procedura penale, ina non è specificato se si tratta della riforma o delle disposizioni attualmente applicate. La differenza è sostanziale perché in pratica un magistrato di fresca nomina sarà subito chiamato ad applicare la nuova normativa senza però essere stato esaminato dalla commissione ministeriale sul suo effettivo grado di preparazione. All'ufficio concorsi del ministero di Grazia e Giustizia rispondono che il problema esiste, ma nessuno lo aveva previsto. In pratica sono state ricopiate le stesse materie indicate nei precedenti concorsi senza tener conto dell'importante novità. «E' lei il primo che solleva la questione», ha ammesso una funzionarla addetta alla preparazione dei bandi per 1 nuovi magistrati Anche al Consiglio Superiore della Magistratura cadono dalle nuvole. Il consigliere Giancarlo Caselli (Ma¬ gistratura democratica) dice: «La questione è delicata e dovrà essere affrontata dal Csm. Credo però che il problema debba essere risolto, paradossalmente, con riguardo al codice vìgente al momento in cui l'esame orale si deve sostenere». n consigliere Franco Morozzo della Rocca (Magistratura Indipendente) sostiene Invece che «in questa fase di transizione tra il vecchio e il nuovo regime non so se la riforma del codice di procedura penale potrà essere oggetto di materia orale all'esame di magistrato, perché è già legge dello Stato, ma non è ancora operante. Dovrà comunque deciderlo la Commissione esaminatrice». n precedente concorso a 192 posti da uditore non si è ancora concluso. Attualmente si stanno correggendo 1 3540 compiti scritti (le domande di partecipazione erano state però più di 8 nula). L'esame degli elaborati sarà completato a maggio. DI conseguenza, nonostante l'elevata percentuale dei bocciati (circa l'80 per cento), molti degli aspiranti magistrati che saranno amméssi agli orali affronteranno la prova ad ottobre, quando cioè sarà in vigore la riforma. Che succederà? «A giugno i candidati saranno interrogati esclusivamente sul vecchio codice di procedura penale. Forse ai gióvani più preparati e a quelli che si presenteranno agli orali ad ottobre faremo qualche domanda, ma limitatamente alle linee generali della riforma» ci ha anticipato il presidente della Commissione Francesco Siena. A suo parere nel bando di concorso a 162 posti di uditore giudiziario indetto dal ministro di Grazia e Giustizia Vassalli e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio (nel giorni scorsi il Csm ha però allargato i posti a 300) si sarebbe dovuto invece specificare su quale dei due codici di procedura penale verterà l'esame. Motivo: gli orali si svolgeranno certamente dopo l'entrata In vigore della riforma. Sulla stessa linea è il presidente dell'Ordine degli avvocati di Roma Carlo Martuccelli, secondo cui il bando avrebbe dovuto prevedere che 1 candidati fossero almeno interrogati sul principi Ispiratori del nuovo codice. Per quale motivo non è stata inclusa la riforma tra le materie d'esame? «Perché probabilmente non si è voluto correre il rischio di possibili ricorsi da parte dei candidati bocciati», spiega 11 legale. Un'ultima notazione. Spesso i tempi per la proclamazione dei vincitori del concorso possono dilatarsi per effetto dell'articolo 2 del bando. Tale norma impone all'aspirante di «aver sempre tenuto, illibata condotta e di appartenere a famiglia di estimazione morale indiscussa». La graduatoria del penultimo concorso, ad esempio, è rimasta «congelata» per mési perché si era scoperto che il fratello di uno dei vincitori, e per di più con ottimi voti, èra stato coinvolto In un procedimento penale. Alla fine dopo molte riunioni a Palazzo del Marescialli la situazione si è sbloccata perché il fratello del neomagistrato è stato prosciolto èon formula piena dalla Cassazione. Pierluigi Franz

Persone citate: Giancarlo Caselli, Perry Mason, Pierluigi Franz, Rocca, Vassalli

Luoghi citati: Morozzo, Roma, Siena