«lo, donna, tra i signori del Cremlino»

«lo, donna, tra i signori del Cremlino» La Beriukova, unica componente femminile del Politbjuro, racconta se stessa «lo, donna, tra i signori del Cremlino» «Lavoro quindici ore al giorno, in casa pensa a tutto mio marito» - Scia, ama nuotare, preferisce Tolstoi a Solzenicyn - «Spesso dubitiamo di noi stesse e preferiamo non arrivare a posti di responsabilità» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Lavora -fino a quindici ore al giorno», domenica compresa, e non può occuparsi delle faccende in casa: è suo marito dunque che, in mancanza di domestici, -pensa a tulio». E' una rivelazione insolita, soprattutto per un membro del politbjuro; per questo la confessione di Alexandra Beriukova è, anche, un piccolo avvenimento: perché assai di rado, finora, dall'interno dell'ufficio politico del pcus uscivano particolari sulla vita privata di chi ne è parte. L'unica donna ammessa al vertice del potere sovietico, ieri, ha infranto la vecchia consuetudine, che non prevede biografie se non sommarie, e solo in caso di promozioni e nomine. E alla conferenza stampa convocata per fare il punto sulla situazione sociale del Paese, questa donna di cinquantanove anni ben portati, di eleganza discreta e un po' ufficiale, ha parlato, a richiesta, anche di sè. Delle sue letture, per esempio: preferisce le opere di Tolstoi o dello scrittore siberiano Valentin Rasputin a quelle di Solzenitzin, per il quale ha scarso entusiasmo. E degli altri passatempi: quando può, va volentieri a sciare, ama nuotare, le piacciono i balletti del Bolscoi. Ma soprattutto delle sue convinzioni sulla donna sovietica e sul suo ruolo nella società del Paese. Per esempio, ammettendo che molti lavori pesanti, affidati altrove all'uomo, sono una riserva puramente femminile, in Urss: l'asfalto sulle strade Io mettono o lo rappezzano quasi sempre squadre di donne, tocca alle donne spezzare il ghiaccio per strada, d'inverno; e gli spazzini sono tutte donne. Bisogna prendere misure per migliorare la situazione, ha detto; bisogna eliminare, «net prossimi anni», la manodopera femminile da occupazioni del genere. Quanto al suo ruolo, Alexandra Beriukova si è mo¬ strata un poco reticente a incoraggiare le sue compatriote perché ne seguano l'esempio e cerchino di entrare nella direzione politica del Paese: perché anche in Unione Sovietica «é molto difficile far coincidere le più alte responsabilità con quelle della famiglia». Ma a chi glielo chiedeva, ha rifiutato di chiarire se fra i dirigenti sovietici ci sono donne in numero sufficiente. Ha preferito dare una risposta indiretta, più sfumata: -Tenuto conto della mia esperienza, credo che siano le donne a dover manifestare la loro volontà di scegliere la carriera politica piuttosto che occuparsi della famiglia e dei figli. Non è un vero problema di competenza, ma di desiderio reale». Un problema dai molteplici risvolti, par di capire: -Le donne dubitano di loro stesse, e questo spiega perché non vogliono tutte arrivare a posti di responsabilità, ma preferiscono, spesso, farsi da parte davanti al marito». e. n.

Persone citate: Alexandra Beriukova, Beriukova, Solzenicyn, Valentin Rasputin

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica, Urss