Imposte, in 5 anni entrate raddoppiate

Imposte, in 5 anni entrate raddoppiate Il ministro delle Finanze: da 161 mila miliardi nell'84 a 258 mila dello scorso anno Imposte, in 5 anni entrate raddoppiate Nell'88 oltre 30 mila miliardi in più dell'87 ( + 13,1%) - Rispetto alle previsioni della Finanziaria c'è stato un maggior introito di 9355 miliardi - La crescita del gettito ha superato l'aumento del prodotto interno lordo ROMA — A riequilibrare in qualche modo i conti dell'Azienda Italia ci sono sempre le entrate tributarie, cresciute lo scorso anno di ben 30 mila miliardi: il gettito '88, infatti, è stato complessivamente di 258 mila miliardi, contro i 228 mila 94 miliardi dell'87 (più 13,1 per cento). Rispetto alle previsioni in sede di approvazione della legge finanziaria, si contano 9355 miliardi in più. Senza questi massicci incrementi fiscali, il disavanzo statale sarebbe stato di proporzioni ancor più catastrofiche. I dati sono stati resi noti ieri dal ministro delle Finanze, Emilio Colombo, nel suo intervento all'inaugiirdzione dell'Anno Accademico della scuola tributaria «Ezio Vanoni». Colombo ha rivolto un implicito ringraziamento ai contribuenti mettendo in ri¬ salto "l'elevata dinamica delle entrate tributarie», la cui crescita complessiva dal 1984 al 1988 è stata pari al 60 per cento: dai 161 mila 887 miliardi dell'84 si è appunto passati ai 258 mila miliardi dello scorso anno. Nello stesso quinquennio la pressione tributaria è cresciuta di 1,94 punti percentuali arrivando al 24,18%. Nel solo '88 la pressione tributaria -risulterebbe aumentata dello 0,97%», una quota superiore alla metà dell'intero aumento previsto dal piano di rientro per l'intero quinquennio 1988-1992. Il fisco, dunque, pesa sempre di più sulle tasche degli italiani. n ministro non ha mancato perciò di mettere il dito sulla piaga della spesa pubblica che va posta sotto «un controllo più analitico ed efficace», non già attraverso la fissazione di tetti che poi si ri 4 velano mobili, ma operando direttamente sui centri di spesa. Il fabbisogno stimato per lo scorso anno è vicino ai 124 mila miliardi, ma — ha sottolineato il ministro —, senza interventi, viaggerà spedito verso il record storico dei 130 mila miliardi. Le previsioni inziali davano invece un deficit contenuto entro i 118 mila miliardi. Tornando alle cifre sulle entrate tributarie, Colombo si è soffermato sull'incremento del 13,1 per cento del gettito, contro un aumento del prodotto interno lordo, in valore nominale, dell'8,6 per cento. Gli introiti fiscali, quindi, continuano a crescere ad un ritmo più elevato della ricchezza nazionale. Il sistema tributario italiano, sulla base dì questi dati, è perciò da ritenersi perfetto? Il ministro delle Finanze si è ben guardato dallo sposare questa tesi, affermando per contro che il nostro sistema può e deve essere migliorato. E ha indicato due obiettivi prioritari: aumentare il peso delle imposte indirette riducendo quello delle imposte dirette; allargare la base Imponibile, attraverso una più serrata lotta contro l'evasione fiscale. Il provvedimento anti-elusìone è una strada da perseguire «con continuità e fermezza». Ma anche altri provvedimenti, quali la recente rivalutazione delle rendite catastali e le misure in materia di tassazione delle imprese minori, rientrano in questa strategia. Quanto alla tassa sui capital gains, Colombo ha ammesso che "la piena adesione al principio del reddito come entrata» richiederebbe la tassazione in regime Irpef di tutti i redditi da capitale e di tutte le plusvalenze realiz¬ zate sulla negoziazione di ti-. . toli o quote. Tuttavia, c'è il ' problema dell'enorme stock di debito pubblico (sopra il milione di miliardi, ndr), che impone «la massima cautela». Senza contare, ha aggiunto il ministro, che in questo ambito c'è anche il vincolo del processo di armonizzazione fiscale a livello di Comunità europea. Oggi stesso Colombo riceverà il commissario comunitario per il fisco, Christian? , Scrivener, per discutere de^, problema. La controparte," italiana 'ascollerà quanto i'„, commissario avrà da prò-., porre. A nostra voltapresen-,.. teremo la posizione e le esi- .. geme italiane, sempre, con', l'intendimento di tutelare il . nostro fisco». Si va avanti, ma di un provvedimento opera: tivo si potrà parlare soltanto verso l'estate. e.p „

Persone citate: Emilio Colombo, Ezio Vanoni, Scrivener

Luoghi citati: Italia, Roma