Ora ferri ama le corse di Cristiano Chiavegato
Ora Ferri ama le corse RALLY Il ministro dei limiti al via del Montecarlo Ora Ferri ama le corse Ieri al Sestriere: «Mi piace questo mondo» - Biasion subito all'attacco Perìcolo di maltempo - Cesare Florio: «Un campionato molto duro» DAL NOSTRO INVIATO SESTRIERE — -Mi piace il mondo delle corse. Sono venuto a vedere la partenza del rally di Montecarlo e l'arrivo della MontecarloSestriere per vetture d'epoca perché sono stato invitato dal principe Ranieri. Ed ho anche avuto un colloquio con il campione del mondo Miki Biasion. Ha fatto una osservazione interessante: mi ha detto che i piloti, quando guidano normalmente sono piuttosto prudenti e soprattutto sanno valutare meglio degli altri le condizioni della propria vettura che deve essere sempre in condizioni perfette». Così ha parlato Enrico Ferri, ministro dei Lavori Pubblici, autore del famoso (e per alcuni famigerato) decreto sui limiti di velocità. L'uomo politico, che ha dalla sua una notevole attitudine alle relazioni pubbliche ed è anche un ottimo showman, non ha reagito alla, invero civile, protesta di una parte del folto pubblico presente al via. I fischi gli sono scivolati addosso come gocce d'acqua su un impermeabile, ed ha anche avuto la presenza di spirito di dire sorridendo: «Sono molto popolare». O molto impopolare, il che in un certo senso fa lo stesso. A chi gli chiedeva se prima o poi la legge sulla velocità massima verrà ritoccata, ha risposto: «72 decreto non ha scadenza, ma in Italia può succedere di tutto». Ovvero non c'è limite ai limiti. Con questo prologo fra il divertente ed il disarmante, il Rally di Montecarlo ha preso ieri il via dal Colle (per quanto riguarda il settore italiano) con le solite cerimonie. Unica vera novità da registrare, il mutamento delle condizioni atmosferiche. Ad un certo punto a Sestriere c'è stato anche un po' di leggero nevischio, ma neve vera pare essere annunciata sul percorso, mentre a Montecarlo è arrivata la pioggia. Volti tirati, in ogni caso, per quanto riguarda gli equipaggi, a tutti 1 livelli. Dai candidati alla vittoria, ai privatissimi che pur di partecipare hanno rispolverato anche vecchie Al 12. 'L'inizio di un mondiale — ha detto Miki Biasion — è sempre emozionante. Per quanto mi riguarda, nulla è cambiato: vivrò alla giornata, cacando di vincere delle gare. Anzi inizierò tentando di aggiudicarmi le prime prove speciali. Poi si vedrà. L'avversario più pericoloso? Credo sarà Julia Kankkunen. Luì va forte, la sua Toyota dopo il necessario rodaggio lo scorso anno potrebbe essere migliorata». E la Lancia? «Noi abbiamo le nostre grandi Delta integrale. C'è la frizione elettronica che Alex Fiorio porta al debutto, il primo vero collaudo in gara, che potrebbe essere un'arma da sfruttare. Inoltre la macchina dovrebbe avere acquisito una affi- dabilità ancora maggiore. E poi a metà stagione dovrebbe arrivare il motore 16 valvole con qualche cavallo, una trentina, in più, che non fanno mai male. Insomma ci siamo preparati bene». Biasion dovrà vedersela oltre che con i piloti delle vetture giapponesi — come si è già detto — anche con i compagni di squadra del team Martini. -Saby ha vinto il Montecarlo lo scorso anno, Auriol è un ragazzo che promette molto bene anche se inevitabilmente dovrebbe pagare l'esordio con una vettura che non conosce ancora bene. Non ci sono comunque ordini di scuderia. Oggi come oggi ognuno è libero di fare la propria corsa». Come un generale che si rispetti. Cesare Fiorio, responsabile della squadra, appariva scuro e preoccupato, anche nervoso. E' sempre così all'inizio delle ostilità. E per la Lancia i due titoli mondiali conquistati consecutivamente negli ultimi due anni, appartengono già al passato. «Bisogna guardare avanti e questa volta sarà molto dura». La Casa italiana a Montecarlo ha già vinto dieci volte, tre nelle ultime edizioni. Sarà necessario arrivare a undici, completando un bel «poker» storico di vittorie consecutive per iniziare bene la stagione. Oggi pomeriggio a St-Etienne il responso della prima tappa. Cristiano Chiavegato
Luoghi citati: Italia, Montecarlo, Sestriere
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