Zootecnia, la sfida è sui mangimi di Renzo Villare

Zootecnia, la sfida è sui mangimi L'alimentazione è una delle voci che incidono maggiormente sui costi degli allevamenti Zootecnia, la sfida è sui mangimi Polemiche per la proposta Cee di utilizzare più cereali - Bosticco: «L'Italia lo fa già, ma non è più tempo di essere perfezionisti, pensiamo ai bilanci» - Ferro (Gruppo Arena): «Rischiamo di finanziare i Paesi che usano prodotti sostitutivi» DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Dai mangimi parte la grande sfida della zootecnia italiana per la competitività sui mercati, che diventerà sempre più agguerrita con l'avvicinarsi ■ del 1993. E acquista maggior peso la proposta Cee di inserire una maggiore percentuale di cereali nelle «diete del bestiame». Sul fatto di usare più cereali nei mangimi sembrano essere tutti d'accordo; piena discordanza invece sul fatto che, se la proposta comunitaria non viene giustamente equilibrata, questa maggiore quantità di cereali determina costi maggiori. I premi di incentivazione pre- ' visti rischiano di favorire gli agricoltori del Nord Europa e penalizzare i nostri produttori che già sono al vertice nell'impiego di cereali e che, proprio per questo, producono i migliori mangi¬ mi al mondo, ma anche i più costosi. Abbiamo sentito i pareri di un grande esperto del settore, il prof. Attilio Bosticco dell'Università di Torino, e dei due maggiori produttori di mangimi in Italia, il Gruppo Arena e il Gruppo Veronesi. Per Bosticco «l'utilizzo di cereali nella mangimistica è assolutamente normale e non presenta alcuna controindicazione. Anzi penso che il prodotto finale che si vuole ottenere dall'animale sia migliore come qualità-.- Perché tante discussioni? «Il problema è nei costi: i cereali costano più di altri Sottoprodotti, come ad esempio la manioca, che vengono utilizzati per t mangimi'. Bosticco aggiunge che la proposta deriva dalla sovrapproduzione di cereali nella Cee e conferma che 'i mangimi italiani so¬ no fra i migliori al mondo perché contengono una bassissima percentuale di sottoprodotti, ma sono anche i più costosi-. «L'agricoltura italiana — conclude — eia zootecnia in particolare, è perfezionista per tradizione, ma non è più tempo di fare sfoggio di bravura. Adesso occorre ragionare in termini di zooeconomia». Per Giancarlo Ferro, amministratore, del Gruppo Arena, la proposta Cee deve ancora essere esaminata e approvata dai ministri della Comunità, per cui non è possibile trarre conclusioni definitive. Precisa però che «nel caso della mangimistica, se si vuole rispettare il buonsenso, prima ancora che un principiò di equità tra i Paesi membri e le regole del Trattato di Soma, bisogna stabilire che i prelievi devono essere applicati indifferentemente a tutte le componenti della formula-. «A questo fine — precisa Ferro —non si dovrà fare riferimento ai singoli prodotti, cereali o sostitutivi, bensì al loro contenuto in amido, che rappresenta il dato importante agii effetti della trasformazione zootecnica». Dopo aver precisato che «altre misure possono funzionare solo da palliativi; Ferro ha sostenuto che «si stanno perpetuando alcune assurdità, come quella della situazione italiana: nonostante siamo i massimi utilizzatori di cereali della Cee, rischiamo di finanziare in misura sempre più massiccia proprio i Paesi utilizzatori di prodotti sostitutivi, come la manioca, e primi responsàbili, quindi, delle crisi eccedentarie. Non ci troviamo—aggiunge Ferro — di fronte ad un problema tecnico, ma essen¬ zialmente di volontà e di corresponsabilità politica-. Giordano Veronesi, presidente della Divisione mangimi del Gruppo, dopo aver affermato che la sua posizione è totalmente allineata a quella dell'Assalzoo ed essersi dichiarato favorevole ad incorporare una maggiore quantità di cereali nei mangimi, ha dichiarato di •essere, però, decisamente contrario alla proposta, che sembra quella destinata ad avere maggiore credito, di un premio rapportato al differenziale derivante dalla base storica dì impiego di cereali rapportata al nuovo inserimento di granaglie. In questo modo si premierebbero nuovamente i produttori del Nord Europa. Va, invece, premiato soltanto l'incremento percentuale sul mangime prodotto». Renzo Villare

Persone citate: Attilio Bosticco, Bosticco, Giancarlo Ferro, Giordano Veronesi, Soma

Luoghi citati: Italia, Nord Europa, Verona