Brutto scherzo al Carnevale
Brutto scherzo al Carnevale La rassegna di Viareggio comincia con un inconveniente Brutto scherzo al Carnevale Il treno che portava 800 maschere europee è arrivato con due ore di ritardo - Pranzo da record per una tavolata di un chilometro - Quest'anno i carri allegorici sono quarantuno - Fra i temi l'inquinamento, i bambini divi della pubblicità, la fame nel mondo - Forse il premio della lotterìa sale a tre miliardi DAL NOSTRO INVIATO VIAREGGIO — La prima burla carnevalesca l'ha fatta 11 «treno europeo delle maschere», arrivato con 120 minuti di ritardo. Questa volta le Fs non hanno colpe, il ritardo del convoglio, partito da Amsterdam con 800 rappresentanti dei Carnevali di tutta Europa (ai quali si è aggiunta una delegazione proveniente da Detroit, Usa), è stato causato dalle esigenze delle varie troupes televisive che ad ogni fermata l'hanno preso d'assalto. Alla stazione dì Viareggio una gentile e frastornata signora in pelliccia, funzionario del dipartimento ferroviario di Firenze, ha vissuto momenti d'angoscia quando, dopo una serie di telefonate alle varie stazioni, pressata da autorità, organizzatori, giornalisti sempre più ansiosi di notizie col passare dei minuti, ha cadidamente ammesso che del treno si erano perse le tracce nel tratto fra Piacenza e Fornovo. Alla fine il treno fantasma è arrivato: con i pullman le 800 maschere sono state portate in gran fretta sul viale a mare, sferzato da un vento gelido sotto un cielo plumbeo che ha messo a dura prova le coronarie degli organizzatori terrorizzati dalla paura della pioggia, dove era stata allestita una straordinaria tavolata lunga un chilometro. Così i duemila commensali del colossale banchetto (15 mila lire la spesa per parteciparvi) hanno potuto finalmente gustare il menù consigliato da un maitre d'eccezione, Ugo Tognazzi, realizzato dallo chef fiorentino Gianfranco Piozzini, preparato nelle cucine di un'azienda specializzata in cibi precotti di Firenze, portato a Viareggio con una lunga teoria di camion insieme con 2800 sedie, un numero imprecisato di tavoli, 200 camerieri, trecento addetti ai montaggio e cinquanta facchini. Insalata di riso, antipasto di mare, un gigantesco cacciucco per cui sono occorsi tredici quintali di pesce, dolci e vino. E il piacere di essere seduti alla stessa tavola, magari a 500 metri di distanza ma non importa, con Ugo Tognazzi, Miss Italia (Nadia Bengala), Miss Gambissime (Laura StevaneDa) e le bellissime «Cacao Meravigliao». E' incominciato così, con una grande abbuffata, il Carnevale di Viareggio, la capitale italiana del divertimento che si propone per ospitare il primo Carnevale europeo del 1992. Quest'anno la «Las Vegas» italiana ha fatto le cose in grande: oltre alle quattro sfilate dei carri (abbinate con la lotteria di Viareggio, primo premio due miliardi), fino a martedì grasso (7 febbraio) il programma prevede una fitta serie di appuntamenti. Una mostra-convegno su «Ma.rine.tti il futurista', una rassegna di film sul 'fenomeno Stefania SandreUU, il terzo Festival del teatro comico e, infine, il Festival della canzone comica, 'Burlamaceo '89; organizzato in gran fretta e già concluso, vinto da Pino D'Angiò con «Genoveffa», la canzone del Carnevale 89. Ma lo spettacolo più atteso è sempre la sfilata dei carri, una tradizione ultrasecolare dove i viareggini non temono concorrenza di sorta. Cou^.ciata quasi per caso nel 1873, quando una comitiva di allegri amici, frequentatori del regio casinò, percorse la via regia su carrozze addobbate con fiorì e festoni, è diventata il simbolo del Carnevale italiano nel mondo. Ogni anno 1 «maghi» si superano in estro e fantasia, abilità tecnica e gusto cromatico. Sono 41 quelli allestiti quest'anno dagli artisti-artigiani della cartapesta, che si ispirano come sempre all'allegoria politica, all'attualità, ai problemi sociali L'inquinamento, il condizionamento pubblicitario di cui sono vittime i bambini di oggi, la fame nel mondo, i guai delle diete dimagranti, sono alcuni dei temi trattati, in chiave burlesca ma anche polemica, un modo per far riflettere, divertendo, sui mali che ci affliggono. Come dice Aldo Belli, presidente dell'associazione costruttori del Carnevaie di Viareggio, «le nostre maschere non sono soltanto un'esca per far venire i turisti ma vogliono richiamare l'attenzione, con il linguaggio dell'allegoria, della scherno e del grottesco a ciò che di più autentico e caro esiste nella vita. E' anche l'invito a liberarsi dalle catene che soffocano il sogno e l'immaginazione per far divertire, ma allo stesso tempo anche pensare, gli spettatori: L'anno scorso oltre 600 mila persone hanno assistito alle sfilate. Quest'anno, dicono gli organizzatori, se il tempo non combinerà qualche brutto scherzo, questo record potrà essere superato. La macchina del divertimento si è messa in moto: oggi ci sarà il primo corso, l'ultimo il 7 febbraio, quando avverrà la premiazione. La vendita dei biglietti procede ad un ritmo più che soddisfacente: esiste la possibilità, è un impegno preso da Lino Banfi che conduce la trasmissione televisiva collegata al concorso, che il primo premio salga a tre miliardi Per esigenze organizzative, l'estrazione avverrà però il 26 febbraio. Fino a quella data è permesso a tutti sognare. Qualcuno ieri ha già potuto realizzare un desiderio: le migliaia di persone che si sono accalcate attorno alla lunga tavolata, spiando ogni gesto delle «Cacao Meravigliao» alle prese col cacciucco e col vento malandrino, interrotte ad ogni boccone dall'assalto dei fotografi, osservate con occhi languidi e «assassini» da frotte di giovanotti che si spingevano l'un l'altro per mettersi in mostra. Un padre si è fatto avanti trascinando il figlioletto riottoso. «Mio figlio vorrebbe un bacio», ha detto emozionato. Una delle «Cacao» ha stampato uno schiocco vigoroso sulla guancia del pargolo che cercava di tirarsi indietro. Chissà chi dei due voleva veramente quel bacio..i>.. ; , Francesco Pomari
Persone citate: Aldo Belli, Francesco Pomari, Laura Stevaneda, Lino Banfi, Nadia Bengala, Pino D'angiò, Ugo Tognazzi
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