Amato sblocca le nomine

Amato sblocca le nomine - Riunito ieri, dopo quasi due anni, il Comitato per il credito : Amato sblocca le nomine Cappugi presidente della Banca delle Comunicazioni, Idda al vertice del Banco di Sardegna - Accantonati i casi più spinosi, il pei polemizza - La «Cassa» di Macerata revoca la fusione con Ancona Parte la riforma della riserva obbligatoria ROMA — A quasi due anni di distanza è tornato ieri a riunirsi il Comitato interministeriale per il. Credito e 11 Risparmio per procedere a cinque nomine bancarie (le più importanti sono quelle del Banco di Sardegna e della Banca delle Comunicazioni) e dare via libera alla riforma della riserva obbligatoria. Quelle di ieri, salvo Banco di Sardegna e Banca delle Comunicazioni, sono nomine «minori». Ma è pur sempre un segnale della volontà del ministro del Tesoro, Giuliano Amato, di affrontare al più presto i nodi più spinosi. L'epoca del «grande congelamento» sembrerebbe dunque finita. Presidente del Banco di Sardegna è il democristiano Lorenzo Idda. Prende il posto di Angelo Solinas, anche lui de e scaduto dal 1984. E' stato pure ricostituito il consiglio di amministrazione. Alla Banca delle Comunicazioni è andato invece il de Luigi Cappugi, già consigliere economico di Goria. Le altre nomine sono quella del socialista Ottaviano Colzi all'Istituto per il Credito Sportivo, in sostituzione del de Renzo Nicolini, mentre sono stati riconfermati i democristiani Alessio Pasquantonio al Mediocredito per le piccole e medie imprese del Friuli-Venezia Giulia e Alfredo Guarino all'Istituto Federale per le Casse del Veneto. Neppure sfiorato, invece, l'argomento dei rinnovi «eccellenti» che riguardano il Monte dei Paschi di Siena, il San Paolo di Torino, il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia, il Credito Industriale Sardo, il Mediocredito Centrale e una lunga serie di Casse di risparmio. Non si è neppure parlato della vicenda della Casse di Macerata e di Ancona, perché, ha spiegato Amato, 'nell'imminenza della riunione del Comitato, la Cassa di Macerata con grande senso di opportunità, ha deciso di revocare la fusione». Ma i sindacati di categoria minacciano di denunciare Amato per 'omissione di atti d'ufficio». Durissimo il giudizio dei comunisti. «La montagna ha partorito il topolino», ha di¬ chiarato Angelo De Mattia, responsabile del settore credito di Botteghe Oscure. 'Nonostante fossero passati ben 14 mesi dì gestazione, il Comitato non ha deciso praticamente nulla: segno evidente che questo tempo non è stato sufficiente a perfezionare il negoziato "a prestazioni corrispettive" tra i principali partiti della maggioranza. E' inconcepibile che, mentre si progettano ricapitalizzazioni delle aziende, riforma e nuove aggregazioni, si lasci in prorogano la parte più importante dei vertici bancari, nell'attesa del congresso de e della scadenza di altre importanti ca¬ riche di enti pubblici». Ma per Amato la parte più qualificante della riunione è stata l'approvazione della riforma della riserva obbligatoria per le banche. La nuova disciplina, ha spiegato il ministro, consentirà alle banche di attingere alla stessa riserva, che non rimarrà più immobilizzata, per soddisfare le loro esigenze di liquidità. La riforma permetterà alle banche di impiegare parte delle risorse oggi depositate in Banca d'Italia nel periodo compreso tra il 15 del mese successivo a quello cui si riferisce il dato della massa fiduciaria fino al 14 del mese seguente. Il conto di riserva che ogni banca dovrà tenere con la banca centrale diverrà quindi movimentabile, ma ci sarà l'obbligo di non scendere al di sotto di una certa percentuale. Il nuovo regime dovrebbe partire a settembre, dopo il provvedimento di attuazione da parte della Banca d'Italia. In particolare, si dovrà indicare la quota della riserva obbligatoria che le banche potranno movimentare quotidianamente, fermo restando l'obbligo di rispettare il coefficiente medio mensile di riserva. Nella bozza del progetto si prevedeva un'aliquota massima del 5% da raggiungere però solo a pieno regime, cioè nel 1990. Buona l'accoglienza da parte dell'Abi, anche se l'associazione chiede l'esonero della riserva obbligatoria sul passivo bancario rappresentato da titoli. Emilio Pucci Le poltrone ancora in ballo 1st. di diritto pubbl. Presidenti Area Monte dei Pascbi Barucci DC Banco di Napoli Coecioli PSDI Banco di Sicilia Parravicini PRI Cred. Industr. Sardo Savona PRI Casse di Risparmio Presidenti C.R.CittaCasteUo F.Vincenti DC C.R. Civitavecchia Tito Vittorio Enrico DC C.R. Perugia vacante — C.R. Pescara vacante — Casse di Risparmio Vicepresidenti C.R. Asti vacante — C.R. Bologna vacante — C.R. Carpi Dante Colli DC C.R. Chieti Paolo Mezzanntte DC C.R. Civitavecchia vacante — C.R. Fabriano Flavio Federici PRI C.R. Fano Enzo Travaglini PSDI C.R. Fermo Giampiero Valentini DC C.R. Jesi Pericle Paladini DC C.R. Loreto vacante — Cariplo Camillo Ferrari DC Cariplo Carlo Polli PSI C.R. Padova e Rovigo Orazio Rossi DC C.R. Padova e Rovigo Giuseppe Tofranil! DC C.R. Pescara Carlo Sartarelli PSI C.R. Pistoia e Pescia Vittorio Lombard! PSDI C.R. Rimini Luciano Manzi PRI C.R. Roma Emanuele Emmanuele PSDI C.R. Savona Lorenzo Ivaldo PSI