Evade «per morire sulla Ferrari »

Evade «per morire sulla Ferrari» Evade «per morire sulla Ferrari» Lo ha detto prima di rubare l'auto in una concessionaria milanese - Intercettato e ucciso dai carabinieri DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Diceva di voler «morire in Ferrari» e così è stato: Luigi Ravegnani, 34 anni, detenuto evaso dopo una breve licenza-premio avuta per la buona condotta tenuta in cella, ha finito i suoi giorni ucciso in una sparatoria con i carabinieri, dopo aver rubato l'agognata vettura da un autosalone. Sono le 8,45 di ieri quando all'autosalone «Crepaldi» di Cormano, nell'hinterland milanese, si presenta un uomo sulla trentina, ben vestito. «Fatemi vedere una Ferrari — dice agli impiegati — voglio comprarla, pago subito». Visto il suo aspetto, gli impiegati non hanno dubbi, sennonché subito dopo Ravegnani aggiunge: «Se devo morire, voglio farlo in Ferrari». I presenti a questo punto si insospettiscono: «Deve perlare con il principale», gli dicono e lo portano nell'ufficio di Cesare Crudo, 31 anni, responsabile dell'autosalone. L'atteggiamento di Ravegnani cambia: davanti a Crudo tira fuori una pistola e gliela punta contro. «Tu non mi piaci — gli dice — vieni con me». I due scendono nell'officina, Crudo trattiene un intervento degli impiegati: «State fermi, il signore è pazzo». Nell'officina ci sono due «Ferrari». «Scegli quella che vuoi», dice Crudo a Ravegnani. L'uomo si avvicina a una fiammante «203 GTS Turbo». «Sali con me »: il responsabile dell'autosalone rifiuta e a questo punto Ravegnani, sempre puntando la pistola, spinge dentro l'auto Livio Pirovano, 28 anni, elettrauto, e parte. La vettura saie la rampa dell'officina ma davanti al cancello c'è già un pullmino dei carabinieri, nel frattempo avvertiti, Ravegnani tenta la fuga ma si schianta contro un muretto. Quindi spara dal finestrino. I carabinieri rispondono ma interrompono subito il fuoco: si sono accorti che nell'auto c'è un'altra persona. Ravegnani innesta la retromarcia, cerca di fuggire mentre l'ostaggio si rannicchia sul sedile anteriore. I carabinieri sparano ancora e stavolta centrano Ravegnani al petto: muore all'istante. L'intera scena è durata poco più di trenta minuti, ha messo in allarme tutto il paese e le forze dell'ordine sono intervenute anche con un elicottero. Ravegnani non aveva documenti con sé. A Cormano era arrivato su una vettura targata Imperia, rubata il 16 gennaio a Milano. E' stato riconosciuto tramite l'elenco dei ricercati. L'uomo, infatti, pregiudicato per furto, rapina, sequestro di persona e detenzione di armi, stava scontando una condanna per rapina nel carcere di Opera (Milano). Prima di Natale aveva ottenuto un permesso per buona condotta che scadeva il 2 gennaio, ma in carcere non si era ripresentato.

Persone citate: Crepaldi, Crudo, Livio Pirovano, Luigi Ravegnani

Luoghi citati: Cormano, Imperia, Milano