Massaggio cinese per burocrati corrotti di Renata Pisu

Massaggio cinese per burocrati corrotti Sorpresa a Cantoni dietro il boom di prostitute, clienti che sperperano fondi pubblici Massaggio cinese per burocrati corrotti La notizia è stata pubblicata dal Nanfang Ribao, il quotidiano del Sud della Cina: la prostituzione è in aumento nella regione di Canton, le massaggiatrici offrono i loro servizi tutto-compreso e prosperano. Tre direttori di banca hanno infatti raccontato che ogni settimana centinaia di belle ragazze sì presentano agli sportelli per versare migliaia e migliaia di yuan guadagnati in poche ore di lavoro. *£' una professione che di questi tempi conosce un vero e proprio booom» ha dichiarato uno di loro al giornale, aggiungendo che oggigiorno andare a farsi fare un massaggio è diventato uno svago più popolare che andare a cena fuori. Da Hong Kong il quotidiano Minbao precisa, quasi volesse giustificare questa categoria di libere professioniste vittime del sistema, che le prostitute non sono e Ulto che giovani operaie costrette a arrotondare la magra paga che percepiscono mettendosi in società in quattro o cinque e affittando un loc alino per l'attività molto più redditizia di massaggiatrici. Cinquanta yuan a seduta per le più abili, all'incirca ventimila lire, è la tariffa corrente: si tratta di una cifra che in Cina, però, è la metà della paga mensile di un operaio qualificato o di un insegnante. Senza indulgere a giudizi moralistici che evidentemente non sono più di moda nemmeno nel Paese che fino a una decina di anni fa, in epoca maoista, appariva come uh immenso, austero convento, il Nanfang Ribao arriva subito al sodo, cioè si domanda: chi può permettersi una simile spesa voluttuaria? La risposta è fornita da un gruppo di mogli di funzionari del partito e deU'amministrazione* pubblica, ìe quali hanno denunciato la cosa mantenendo però l'anonimato: *J clienti delle masaggiatrici sono i nostri mariti, i quali le pagano con denaro sottratto alle casse dello Stato» hanno scritto le mogli in una lettera indirizzata alla direzione del Nanfang Ribao. Pare che abbiano chiesto il sostegno dell'opinione pubblica per quello che a loro appariva il danno più grave e cioè il proliferare della prostituzione. Invece nessuno si è preoccupato di questi aspetti, considet iti irrilevanti rispetto a quello che oggi in Cina è il vero problema: la corruzione e lo sperpero del denaro pubblico. Così le mogli sono riuscite a sensibilizzare l'opinione pubblica non sullo scandalo dei loro mariti donnaioli ma dei loro mariti ladri. Merito della glasnost che anche in Cina si va affermando, il fatto che oggi sui giornali cinesi venga dato spazio a notizie di questo genere, che alimentano campagne di stampa e sono di spunto a esaurienti inchieste. In questo caso, però, l'inchiesta non si è curata del fenomeno della massaggiatrici, considerato un effetto generato da una ben più grave causa e cioè l'appropriazione di fondi della collettività da parte di funzionari corrotti e corruttori di giovani operaie sottopagate. . Sempre ieri, il Giornale delle Donne ha denunciato che la polizia, dopo un anno di indagini, ha sgominato una banda di malviventi specializata nel rapire ragazze dai tredici ai vent'anni, emigrate da zone arretrate dell'interno nella ricca città di Xuzhou, per poi venderle come mogli. In sei mesi pare che siano state rapite e vendute 101 ragazze, per cifre varianti dai cinquecento ai cinquemila yuan. La notizia ha fatto scandalo, mettendo a nudo i residui di vecchia mentalità in un Paese che si avvia alla modernizzazione. Ma, come ha dichiarato un funzionario di polizia, questo è soltanto un caso di delinquenza comune, dall'opinione pubblica quindi considerato meno grave dello scandalo delle massaggiatrici. E l'opinione pubblica, molto saggiamente, non dà tanto addosso alle massaggiatrici quanto ai loro clienti, contro i quali nessuno, forse, nella Cina d'oggi avrebbe niente da dire — tranne le mogli — se si facessero massaggiare pagando di tasca propria. Renata Pisu

Persone citate: Cantoni

Luoghi citati: Canton, Cina, Hong Kong