Trapianto di geni sì americano
Trapianto di geni, sì americano Il primo esperimento in Usa interesserà ammalati di cancro Trapianto di geni, sì americano NOSTRO SERVIZIO WASHINGTON — Il governo federale ha per la prima volta dato la sua approvazione a un tentativo di trapiantare geni esterni su esseri umani n primo trapianto interesserà pazienti ammalati di cancro e avrà luogo entro due o tre mesi. Il progetto è stato esaminato per sei mesi dalle agenzie governative. L'approvazione finale è venuta ieri da parte della Food and Drug Administration e dal National Institute of Health. "E' questa la prima volta che una proposta di trapianto di geni riceve un assenso ufficiale» ha comunicato l'Istituto Nazionale della Sanità, annunciando che il presidente James Wyngaarden aveva firmato l'approvazione. n trapianto di geni in esseri umani è stato a lungo al centro di discussioni ma non aveva mai ricevuto l'approvazione federale. Un simile trapianto era stato tentato una decina di anni fa, ma gli scienziati interessati furono censurati dall'organismo federale per aver agito senza l'approvazione del governo. L'attuale proposta di trapianto era stata approvata in precedenza da diverse commissioni di consulenza dell'Istituto Nazionale della Sanità. Leader del programma sono French Anderson del National Heart Lung and Blood Institute, e Steven Rosenberg e Michael Bleese del National Cancer Institute. Secondo il nuovo progetto, gli scienziati trapianteranno geni di batteri in globuli bianchi prelevati da malati di cancro c trattati in labora¬ torio per migliorarne la capacità naturale di attaccare i tessuti cancerosi. n trapianto di geni non servirà per la cura del cancro, ma sarà impiegato per stabilire un criterio che permetta agli scienziati di identificare determinate cellule fra le altre dello stesso tipo nel corpo del paziente. Ci si aspetta che i geni estemi aiutino i medici a controllare l'efficacia del trattamento del cancro. I globuli bianchi contenenti il gene trapiantato saranno ricollocati nel pa-ziente di provenienza. Tali cellule sarebbero le uniche con il gene trapiantato. L'identificazione di queste cellelule che combattono il cancro potrebbe aiutare i medici a valutare l'efficacia della cura. I ricercatori assiI curano che i rischi per i pa¬ zienti sarannno minimi. n trapianto di geni in esseri umani è il punto cruciale della terapia genetica che si prefigge la cura di alcune gravi malattie ereditarie. In tale terapia copie di un gene normale sarebbero inserite in un paziente per sostituire le funzioni biologiche compromesse o mancanti. La proposta di ricerca approvata dall'Istituto Nazionale della Sanità prevede che il trapianto sia tentato su non più di 10 pazienti sofferenti di gravi forme di cancro. I malati sono stati messi al corrente degli scopi della ricerca e sanno che il trapianto non avrà finalità terapeutiche specifiche. | Harold M. Schmeck Jr. Copyright «The New York Times» e per l'Italia. «La Stampa»
Persone citate: Blood, French Anderson, James Wyngaarden, Lung, Michael Bleese, Steven Rosenberg
Luoghi citati: Italia, Usa, Washington
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