Baker, Machiavelli texano

Baker, Machiavelli texano Baker, Machiavelli texano dal nostro corrispondente WASHINGTON — Dopo le elezioni, James Baker ha discusso una sola volta con George Shultz, ma quasi ogni giorno con i leaders del Congresso e con 1 senatori. L'esito di questa strategia lo si è visto ieri: la Commissione Esteri al Senato ha approvato la sua nomina a segretario di Stato all'unanimità. La 'texanfox; la volpe texana, ha così colto due piccioni con una fava: ha gettato le basi della collaborazione tra il governo e il Congresso in politica estera, e ha garantito gli storici cento giorni di luna di miele presidenziale a George Bush. Rispetto all'ultimo biennio del mandato reaganiano, quando Congresso e Casa Bianca litigavano aspramente, è un'inversione di rotta di 180 gradi. Bush non ha mai dubitato che Baker riuscisse nell'impresa, per questo ha mandato avanti lui e non un altro, n nuovo segretario di Stato ne è uscito come il vero numero due dell'amministrazione al posto del vicepresidente Quayle. Nonostante i 12 anni di differenza — ne ha 55 — la biografia di Baker presenta qualche rassomiglianza con quella del suo predecessore. Come Shultz, Baker è un ex marine; si è laureato a Princeton; e possiede una formidabile esperienza di governo, da sottosegretario al Commercio sotto Ford, a capo di Gabinetto della prima amministrazione Reagan, a ministro del Tesoro nel secondo mandato del Presidente. Ma Shultz e Baker sono per carattere e cultura al poli opposti Ti nuovo capo della diplomazia Usa è un uomo d'affari, non un in- tellettuale; più che nelle aule universitarie è a suo agio nel corridoi del potere; ha il culto non del pubblico servizio ma del clan. Se la politica americana del dopoguerra ha espresso un Machiavelli, questi è Baker, un persuasore occulto e un mediatore sottile al tempo stesso, che si sottrae a qualsiasi etichetta. Fu Baker a imporre Bush come vicepresidente a Reagan nell"80, a impostare la reaganomics e il reaganismo alla Casa Bianca, a fare vincere ai repubblicani le elezioni lo scorso novembre. Non è nello stile del politico texano atteggiarsi a mattatore: Baker ama procedere con cautela ma con determinazione, come un campione di scacchi. Lo dimostrò al Tesoro, deprezzando il dollaro per risanare la bilancia commerciale, e lo ha confermato i mesi scorsi. Ha trascurato Shultz, ma non gli altri suoi predecessori, Dean Rusk, William Rogers, Henry Kissinger, Cyrus Vance, 11 generale Haig; né gli ex presidenti Nixon, Carter, Ford. «La mia parola d'ordine — ha dichiarato ai giornalisti — è continuila-. Si sa che George Shultz sarebbe rimasto volentieri alla segreteria di Stato, e Washington si è chiesta perché Bush non abbia detto sì. Il motivo è duplice. Bush ha una sua agenda di lavoro, diversa da quella reaganiana, e Jim Baker ambiva alla poltrona di Shultz. Bush e Baker sono legati a filo doppio: si frequentano da 32 anni, sono entrati in politica insieme, condividono la passione per la caccia e la pesca, le mogli e 1 figli sono amici, n nuovo Presidente sa di potersi fidare del suo braccio destro come di se stesso. In totale sintonia i due uomini hanno già indicato le proprie intenzioni Vogliono proseguire sulla strada della pace, ma vogliono una pausa di riflessione sulla Nato, sulla Cee, sui rapporti Est-Ovest, sul riavvicinamento Usa-Urss. Come ho cercato il consenso del Congresso, ha detto Baker, così cercherò quello degli alleati. Dopo, riprenderà il dialogo con Mosca. Jim Baker ama i tempi brevi, ed è certo che alla segreteria di Stato assumerà in fretta iniziative, come fece al Tesoro. E' anche certo che darà la propria impronta all'intero Gabinetto Bush, come accadde con Shultz per quello Reagan. Intorno a lui farà quadrato la «mafia texana» con i ministri Towers (Difesa), Mosbacher (Commercio), Cavazos (Istruzione). Due texani, due democratici, sono anche a capo del Congresso, il leader della Camera Wright e il potente senatore Bentsen, già candidato alla vicepresidenza. E' texano d'adozione Bush, petroliere a Houston negli Anni Cinquanta. • e. c. James Baker

Luoghi citati: Houston, Mosca, Princeton, Usa, Washington