Torino e Juve, la beffa & i danni

Torino e Juve, la beffa & i danni Due turni di squalifica a Skoro, uno a Barros: le motivazioni non convincono ■Altea4»-'! tlK! Torino e Juve, la beffa & i danni Per l'arbitro lo jugoslavo ha colpito per primo - «Non è vero» ribatte il club granata che ricorre d'urgenza -1 bianconeri rinunciano all'appello Intanto la società piace a molti TORINO — La caccia al Torino si allarga. Gli arbitri sparano dritti al cuore granata (due giornate di squalifica a Skoro, grazie al rapporto di Baldas), i pretendenti all'acquisto della società aumentano: da ieri sono quattro, mettendo In conto anche ì Blangino i quali si sentono in corsa malgrado De Finis abbia comunicato, lunedì, la chiusura di questa trattativa. Se la situazione squadra incontra nuove difficoltà, quella societaria si ingarbuglia non poco se sondaggi di Giacomo Zunino, presidente del collegio sindacale, non approdano presto ad una soluzione che soddisfi i due «padroni» della società. I giocatori sono frastornati dalla ridda di voci. Intanto il Torino squadra si è tolto dalla mischia andando a cercare tranquillità nelle Marche prima della bagarre di Ascoli Anche per scaramanzia: da Porto San Giorgio la squadra era andata a vincere a Roma. La botta rappresentata dalla squalifica, di Skoro è dura. Alberto Lievore, consulente della società, ha reagito: 'Abbiamo avuto notizia della motivazione che inverte la situazione e siamo allibiti. Come nostro diritto abbiamo chiesto i rapporti di arbitro e guardalinee. Intanto abbiamo presentato ricorso d'urgenzai'. La motivazione attribuisce a Skoro di aver colpito Tonini per primo, e di avere poi subito la reazione, n tutto con pallone non in gioco «e ad azione conclusa». Baldas e il guardalinee giustificherebbero così non solo le sanzioni decise dal giudice sportivo, ma anche la mancata concessione del rigore a favore dei granata. Un assurdo. Intanto non si capisce come il fallo di reazione sia meno grave del primo, posto che sia avvenuto. E poi le sequenze tv non evidenziano scorrettezze di Skoro. Lo jugoslavo non si da pace: -Non sono mai stato squalificato, sinora, non so come l'arbitro abbia potuto sbagliare, ere devo di aver già pagato con l'espulsione l'errore altrui'. Claudio Sala è choccato: «Ogni nostra settimana è condizionata dal giudice sportivo. Vista l'espulsione pensavo ad un provvedimento,.. 1 non a questo livello: Le sofferenze societarie continuano a Torino. Tre proposte sono sul tavolo di Giacomo Zunino, il quale nella trattativa con i Blangi no, appoggiati dalla Doma società di import-export con sede a Vaduz, non è mai stato chiamato in causa. Le tre proposte sono lombardo venete, e segrete. Non coivolgono la Bauli, neppure Sanson o la Stefanel, mentre sembra affievolirsi l'interesse di Felice Colombo appoggiato da Merloni. E non è interessata la Carrera Jeans. Belleri, assistant manager del. presidente dell'azienda, Tacchella, ammette che vecchi con tatti col club granata avvennero tempo fa e solo a livello di sponsorizzazioni. -Bevemmo champagne con Moggi, lo incontrammo che aveva appena concluso una trattati¬ va su Schaehner». Moggi non può, nell'occasione, esser accusato di interferenze: era il general manager del Torino. Ma anche adesso l'attuale «boss» del Napoli si ribella ai coinvolgimenti nelle vicende granata: «Ger&i mi aveva chiesto mesi or sono se vedevo qualche possibile acquirente per il Torino, e quando per motivi di cavalli ho conosciuto i Blangino ho buttato lì la cosa. Mi sono parsi interessali, allora li ho presentati al presidente granata. Tutto qui. Io sto bene al Napoli e ci resto, non ho nessuna intenzione di mettere il naso nelle cose altrui: Luciano Moggi, quindi, si è limitato a presenziare al primo incontro fra Gerbi, De Finis, Luca Blangino e Marzocchi della Doma. Prima di partire con Luca Blangino per Mosca, per chiudere una importante trattativa (carni). Angelo Gervasi manager finanziario dell'azienda (sede principale a La Loggia, altro stabilimento nel Casertano), ha precisato: 'Ci ha sorpreso l'annuncio di De Finis, sulla chiusura della trattativa. Noi abbiamo fatto offerte (7 miliardi, le quote di Gerbi e De Finis, n.d.r.), aspettiamo ancora di avere una situazione economico-patrimoniale aggiornata, abbiamo solo rinunciato all'incontro di lunedì spiegando che si parlava troppo di una trattativa che ci auguravamo restasse riservata. Ad ogni modo al ritorno da Mosca ci auguriamo di poter riprendere i contatti: Luca Blangino, leader dell'azienda, ha voluto sottolineare quali sono le intenzioni del gruppo: «Abbiamo già una forte scuderia di trotto, lo sport ci piace. Le nostre intenzioni nei confronti del Toro sono serie. Chiari i rapporti con Gerbi. E' prevista una vicepresidenza del figlio Massimo, potrebbe avere una carica anche l'attuale presidente. Non speculiamo sul momento difficile della squadra-. Ma altri nomi premono. Oggi altri contatti. Forse al ritomo da Mosca i Blangino troveranno il Torino già in altre mani. Bruno Perucca