Dc, il «Centro» si scopre più piccolo di Bruno Gianotti

Dc, il «Centro» si scopre più piccolo Dc, il «Centro» si scopre più piccolo I democristiani si contano e tracciano la nuova mappa delle correnti nell'arcipelago della provincia. Il congresso tenuto domenica al Centro La Salle ha fatto il punto sul rapporti di forza in vista del congresso regionale del 4 febbraio: i 10 gruppi in cui si frazionava il partito si sono accorpati in 6 schieramenti, non c'è una maggioranza assoluta, ma 3 grandi schieramenti raccolgono insieme circa l'80% dei 332 mila voti. In testa, l'alleanza fra andreottiani e Coldiretti (fa capo a Bonsignore, Picchioni, Balzardi e Cavigliasso) : 106.700 voti potenziali, poco più del 30%. Al secondo posto (92.500 voti) l'area Zac, la sinistra di Bodrato, Pizzetti, Botta e Sartoris. Quindi il «grande centro» di Gava rappresentato nella provincia torinese da Silvio Lega (66 mila voti), i forzano vis ti di Donat-Cattln (35.600), l'area-Forlani (Rossi di Montelera-Scalfaro-Calleri) a quota 31 mila e i Fanfaniani di Picco con un migliaio di voti. Rispetto alle precedenti consultazioni c'è stata una grossa novità: lo scioglimento della corrente di centro formata da Botta-ColdirettiPicchioni, che aveva raccolto il maggior numero di consensi: il 24%, circa 60 mila. Il gruppo si è spezzato in due tronconi: Botta è passato con la lista della segreteria nazionale; Picchioni e la Coldiretti sono andati a rafforzare il gruppo andreottiano, spostando gli equilibri. A rappresentare il centro è rimasto il solo Silvio Lega, visto che Rossi di Montelera, Scalfaro e Calieri hanno costituito una loro lista. Il gioco delle correnti non ha dunque consacrato un gruppo dominante, ma ha raggruppato più consensi attorno ai grandi poli. Neppure Vito Bonsignore, capo dello schieramento di «Concretezza» che ha raccolto l'adesione della Coldiietti, parla di leadership, ma lancia appelli alla collaborazione: «C'è stato un notevole processo di riaggregazione e tutti hanno ribadito la volontà di arrivare a un congresso unitario». n dibattito interno è appena aperto: il confronto di domenica, che doveva indicare i delegati da inviare al congresso regionale, ha virtualmente aperto le grandi manovre, che partono ora da una base più precisa: la nuo¬ va mappa del potere de. Bonsignore-Coldiretti — Il gruppo emergente della de torinese conta sui 63 mila voti degli andreottiani, ■ sui 22 mila di Picchioni e sui 22 della Coldiretti. Gli amici di Andreotti esprimono, tra gli altri, il segretario cittadino Prowisiero (consigliere comunale, presidente Sitaf e vicepresidente del Regio), l'assessore provinciale Borgogno (presidente della Torino Piacenza), l'assessore comunale Galasso, un membro del consiglio di amministrazione della Crt (Giordana). La Coldiretti ha uomini in Comune (l'assessore Bruno) e in Regione (i consiglieri Penasso e Paris). Area Zac — La sinistra de che fa capo a Bodrato e Goria ha fatto blocco di fronte alla crescita degli andreottiani ed ha aggregato la corrente del sottosegretario Botta. Risultato pratico: 20 mila voti aggiunti ai suoi 70 mila. Bodrato è vicesegretario nazionale. La corrente controlla la segreteria regionale con Marcello Pagani (consigliere Sìpra), esprime 11 capogruppo in consiglio comunale, Pizzetti e gli assessori regionali Cerchio e Nervi ani. Centro — Sfuggito l'aggancio con 1 tronconi della corrente dlsciolta e con 1 Forlanlani, gli amici di Lega si sono attestati nel ruolo di terza forza. I loro uomini di punta nel governi locali: l'assessore comunale Zanetta, 11 vicecapogruppo Angeleri e il capogruppo in Regione, Carletto. Forze Nuove — La corrente di Donat-Cattin, anch'essa da sola, è in quarta posizione, alle spalle dei grandi raggruppamenti. In Comune esprime l'assessore Porcellana e il consigliere Gaiottl. In Provincia il consigliere Bernardi e l'assessore Morgando. In Regione gli assessori Brizio e Genovese, oltre al consigliere Martinetti. Forlani — Del gruppo guidato in provincia di Torino da Rossi di Montelera, Scalfaro e Calieri, fanno parte il presidente della Regione, Beltrami, e i consiglieri Bergoglio e Ratti, l'assessore comunale Guazzone e i consiglieri Collu e Rossi. Fanfani — n gruppo più piccolo dell'arcipelago de conta su due uomini di rilievo: il consigliere regionale Picco e l'assessore comunale Bracco. Bruno Gianotti Bonsignore e Bodrato, leaders delle correnti più votate

Luoghi citati: Piacenza, Torino