La Bna è in dirittura d'arrivo di Valeria Sacchi

La Bna è in dirittura d'arrivo La Bna è in dirittura d'arrivo MILANO — L'indice ha chiuso ieri con un rialzo dell'1,86% a quota 611,56, un progresso che, togliendo lo scarto dei riporti, si riduce di un punto. Ma, anche con la correzione, rimane una partenza di tutto rispetto n volume d'affari si è mantenuto alto con scambi oltre i 350 miliardi, sei titoli sono stati rinviati al rialzo (Eliolona, Brioschi, Teknecomp me. Raggio di Sole me, Montedison me, Latina me), per lo più «risparmio non convertibili»; le blue chips, compatte, hanno guadagnato punti, qualcuna proseguendo la corsa nel dopolistino. Tra i bancari, si sono riportate in prima fila le tre Bin, anche in relazione all'operazione IriSanto Spirito-Bancoroma, ai nuovi accordi esteri del Credit (Banque de l'Union Européertne e Royal Insurance), è migliorata la Banca dell'Agricoltura: finalmente Auleti a ha varato l'aumento di capitale delle Bonifiche Siele. Se si considera che il mese appena concluso, ossia il ciclo di gennaio, ha messo a segno un vantaggio del 5,5%, si comprende meglio l'ottimismo del parterre. Un ottimismo che, d'altronde, molte previsioni avevano già anticipato prima di Natale. La domanda ha battuto in particolare sui titoli di risparmio, e questo anche in relazione all'ipotesi che, in caso di provvedimenti sulla tassazione del capital gain, a questi valori verrebbe riservato un trattamento di favore. Di capital gain si parla da mesi e, come ha osservato recentemente anche il nuovo presidente della Borsa, Attillo Ventura, oramai il mercato sa che prima o poi la cosa è inevitabile. Non è quindi strano che si cerchi di spostare gli investimenti su quei valori che potrebbero (e bisognerà poi vedere se lo saranno davvero) risultare meno esposti. Restano sulla cresta dell'on¬ da i titoli Ferruzzi, soprattuto Ferfin, mentre Fiat ha riguadagnato quota 10.000. Montedison è salita a 2.190 lire (la risparmio non convertibile è rimbalzata dell'11,58%). Ferfin ha toccato le 3.219 lire (la me è scattata dell'11,31%), sono andata bene anche Monte fibre ed Eridania. Per la Fiat, la holding ha guadagnato 1*1,44% portandosi successivamente a 10.080, e tutti i valori del groppo hanno chiuso positivamente. Tra i titoli di De Benedetti, Olivetti ha sfiorato nel dopolistino 9.430 lire mentre, nella pattuglia Iri, sono progredite Sme (+2,51%) e Sip (+2,64%). Sono migliorate di 1.660 punti le Bonifiche Siele: nel pomeriggio sono stati resi noti 1 dettagli dell'aumento di capitale della finanziaria che controlla la Bna. L'operazione, che porterà in cassa quasi 55 miliardi, è in ordinaria da nominali 500 lire offerte a 9.000 lire e risparmio da nominali 500 lire offerte a 3.000 lire, una ogni due vecchie delle rispettive categorie. Auletta e il gruppo degli azionisti a lui legati (Fisvina) si sono impegnati a sottoscrivere le loro quote e un consorzio sarà guidato dal San Paolo di Torino. La ricapitalizzazione della Siele è la premessa all'aumento di capitale di Agricoltura e, a proposito dell'istituto, si intensificano le voci che ipotizzano un preciso interesse del Credito Italiano ad entrare nella banca romana Positivi gli andamenti delle Bin, in particolare il Banco di Roma, salito di 400 punti (ma Credit ha guadagnato il 2,63% e Comit 11 3,57%). Al Terzo Mercato ha fatto scintille il Santo Spirito, dopo la conferma delle trattative tra Iri e Cassa di Risparmio di Roma che, secondo fonti della capitale, sarebbero a buon punto. Ma non è escluso che, alla fine, llrì non preferisca invece altre sbocchi, dal momento che il negoziato con la Cassa di Roma prevede la cessione solo di una parte del pacchetto azionario. Cifre alla mano per llrì, viceversa, la soluzione ottimale sarebbe di poter cedere la partecipazione di maggioranza del Santo Spirito, per potere con il ricavato varare la ricapitalizzazione del Banco di Roma il quale, per mettersi in regola con 1 ratlos di Bankitalia, ha bisogno di non meno di 700 miliardi. In caso di vendita del pacco di controllo (del resto più volte caldeggiata dal ministro Amato) potrebbero dunque entrare in lizza per il Santo Spirito altri pretendenti, come il San Paolo di Torino, limi o la stessa Dresdner. Sempre sulla ricapitalizzazione del Banco di Roma, portavoci della Commerzbank, pur confermando l'interesse all'assunzione di una partecipazione, l'hanno condizionata alla rinuncia della maggioranza da j parte dell'Ili Un modo elegante per declinare l'invito. Lasciando Milano e salendo a Londra, da segnalare l'avvio degli scambi su sei titoli italiani da parte di tre market makers: Imi Securities, Country Natwest e Morgan Stanley. Questi i prezzi di riferimento: Fiat 9.950 J',re (danaro) -10.150 lire (lettera), Ferfin 3.1603.230, Generali 44.100-44.500, Olivetti 9.390-9.570, Stet 3.9003.980, Benetton 11.400-11.600. Valeria Sacchi

Persone citate: Benetton, Country Natwest, De Benedetti, Ferruzzi, Morgan Stanley, Olivetti

Luoghi citati: Latina, Londra, Milano, Roma, San Paolo, Torino