E' ARRIVATO CARNEVALE

E' ARRIVATO CARNEVALE Tonno: Gianduja E' ARRIVATO CARNEVALE A Torino Gianduja e Giacometta tra bambini, feste e beneficenza L'Assoclassion Piemonteisa apre per prima il Carnevale torinese, presentando le maschere che parteciperanno alla Festa del Fiemont '89 a Candido, il 14 gennaio alle 21, presso il centro sociale. In città, l'appuntamento inaugurale è fissato per domenica 15, con una solenne Messa cantata in costume a San Lorenzo, alle 11, seguita dalla Gran Baleuria sul sagrato, con canti e balli della tradizione e distribuzione di bugie per tutti, n 21 alle 21,30 Gran Gala mascherato all'Ambasciatori, e martedì grasso, «Carnevale senza confini», che premiere la maschera più divertente alla Sala danze Massaua (ore 21), mentre il 3 febbraio alle 21 la Compagnia «Città di Torino», guidata dda Gianduja, Andrea Flamini, e Giacometta, Paola Mellano, presenterà «La storia di Gianduja» al teatro «Santa Maria Coretti» di Via Actis 20. Molte altre le iniziative in cantiere, che precedono e seguono la partecipazione per l'Italia al Carnevale di Vienna (26/30 gennaio). Per i bambini, feste da realizzarsi in collaborazione con i giostrai di Piazza d'Armi, Pellerina, Lamarmora, in luogo dal 21 gennaio, e il grande progetto della Giornata dei Pazzi, in Piazza Castello, con l'Idea di ricostruire li l'intera città. Ancora incerti luogo e date della Fiera dei Vini, mentre toma al Raion, la seconda domenica di febbraio, la vecchia maschera della «Rusnenta», che porta con sè dolci e caramelle. Ma la maschera più conosciuta di Torino, il Gianduja della Famija Turineisa Giovanni Mussotto, nuovamente eletto pochi giorni fa, con tutto il gruppo delle Giacomette verrà presentato aile autorità sabato 21 al San Giorgio (ore 21) e decreterà l'avvio del Carnevale Benefico, festeggiato a Torino fin dal 1925. In programma, ma le date non sono ancora stabilite, una sfilata allo stadio in occasione di una partita di campionato. Infine, un progetto che potrebbe segnare un grande ritomo: la prima edizione, dopo 25 anni, del Carnevale Cittadino, a cura del Comitato per il Carlevè della città, che ha già ottenuto il gemellaggio con Viareggio, cosi che il 29 gennaio le maschere torinesi sfileranno in testa al Camavale di Viareggio, dove sarà presente un enorme Gianduja di cartapesta / disegni della maschere sono di Maria Rósa Palma e sono tratti dal volume «Le maschere, il carnevale e le feste per l'avvento della primavera in Piemonte e Valle d'Aosta» di Luciano Gallo Pecca, edito, nell'87, dall'editore Qribaudo di Torino) Alla grande sfilata di Oleggio c'è anche il Re Biscottino E' Oleggio, 11 mila abitanti, a 17 chilometri da Novara, la capitale del carnevale in tutta la provincia, n grosso centro ai confini del parco del Ticino si è addirittura costruito una robusta fama nel campo specifico tanto che gli esperti non esitano a porre la manifestazione oleggese addirittura fra le prime in campo nazionale. I carri, realizzati con grande cura in enormi capannoni costruiti appositamente, non hanno nulla da invidiare a quelli di Viareggio, e lo sfarzo, l'abbondanza di maschere, di bande, di majorettes e di quanto altro serve a magnificare un carnevale, non hanno confronti neanche in centri assai più grandi. Ad Oleggio, in omaggio alla vicina Lombardia che manda decine di migliaia di spettatori, il carnevale è più lungo che in Piemonte. Inizia, infatti, il 29 gennaio e arriva fino alla prima serttimana di quaresima, n comitato organizzatore, o meglio: l'Ente Manifestazioni Oleggesi, ha già iniziato il battage pubblicitario per richiamare un sempre maggiore pubblico. A differenza dei «tiepidi» carnevali piemontesi, quello di Oleggio, proprio per l'invasione di lombardi (ai quali basta attraversare il Ticino), è «frenetico». Assicurato, come ogni anno, l'arrivo alla corte delle maschere locali Pirin e la Main, della maschera torinese Giandùia, del bellinzonese Re Baldan, delle maschere di Alba e di numerosi altri centri compreso il novarese Re Biscottino. Proprio su quest'ultimo personaggio è imperniato irrivo alla corte delle maschere locali Pirin e la Main, della maschera torinese Gianduia, del bellinzonese Re Baldan, delle maschere di Alba A Pinerolo c'è un concorso di satira e umorismo Domenica 29 gennaio partirà il Carnevale del Pinerolese: in programma la sfilata di carri allegorici di circa 15 Comuni vicini, contornati da majorettes e banda locale (dalle 14 alla Stazione). La domenica successiva, il 5 febbraio, spettacoli e musica a sorpresa sotto il tendone precederanno e seguiranno la tradizionale partenza di Gianduja in aerostato da Piazza Vittorio Veneto, prevista per le 16 circa. Molte le iniziative collaterali. In primo piano il 3° Concorso Nazionale «Satira e Umorismo», organizzato dall'Associazione Comitato Manifestazioni Pinerolesi in collaborazione con la Provincia, con esposizione delle opere selezionate dal 28 gennaio al 7 febbraio a Palazzo Vittone (per il regolamento tel. 0121/794844). A Mondovl, attenti al Moro e alla Bela Monregaleisa La tradizione del Carnevale resiste anche in altre centri della provincia «granda». Mondovì, con il Moro e la Bela Monregaleisa, contende a Saluzzo il primato cuneese (l'anno scorso le sfilate sono state applaudite da migliaia di persone), mentre Racconigi ha un suo Giandoja che rivaleggia con Torino. Secondo gli abitanti della cittadina famosa per l'ex castello reale, la maschera piemontese non sarebbe infatti nata a Callianetto, nell'Astigiano, ma proprio a Racconigi, dove c'è una borgata chiamata Oja. E cosi, per festeggiare degnamente Giandoja, il Carnevale viene addirittura prolungato in tempo di quaresima. A Santhià Stevulin e Majutin la fanno da padroni A Santhià intanto dal giorno delIEpifania si sono messe in azione le «pule» che con un cerimoniale tradizionale compiono un percorso stabilito attraverso rioni e cascinali della zona per procurarsi cibarie da mettere allincanto. n 4 febbraio, Stevulin e Majutin prenderanno possesso della città con proclama dezl popolo e distribuzione di torcetti e paste a base di meliga Per quattro sere i veglioni. Domenica 5 e martedì 7 febbraio sfileranno i carri. Lunedi 6, grande fagiolata e pane con salame da sfamare 20 mila persone. Degno di nota il cerimoniale dei «gironi infernali», allegro «sabba» che si snoderà per le contrade del centro storico al suono di pifferi Borgosesia diventa una grande Magunopoli Borgosesia si trasforma invece in Magunopoli: il 15 gennaio si insedieranno Perù Magunela con la sua Gin. In piazza, distribuzione di «busecca» (trippa). Sabato, 21 gennaio le maschere di Borgosesia riceveranno la visita di cortesia di quelle del carnevale di Venezia, e sabato 28, vi sarà una curiosa giornata all'insegna di «oggi mi vesto come mi pare». Per loccasione, tutti sfoggeranno abiti strani. Per la stessa data gli albergatori locali indirranno la manifestazione «A tavola in maschera»: clienti, cuochi e camerieri, tutti agghindati per la gran baraonda carnevalesca. Mercoledì delle ceneri, dopo le sfilate dei carri ed i veglioni, in programma il «Mercu scurot»: tr due ali di figuranti in frac scuro, Perù Magunela simbolicamente muore (ma prima fa testamento). Mondovì: il Moro Saluzzo: Cianferlin Novara: Re Biscottino e la 1