Freak Antoni indaga sull'intelligenza

Freak Antoni indaga sull'intelligenza Mercoledì 11 spettacolo all'Hiroshima Freak Antoni indaga sull'intelligenza ASTRO Vitelli ha certamente ragione: in Italia non c'è gusto ad essere intelligenti. E neanche fuori d'Italia le cose vanno molto meglio. Anche perché capita a molti, ogni tanto, di essere intelligenti: ma in tal caso entra in azione qualcuno degli esclusi (per intenderci, quelli che intelligènti non sono mai} e rovina la festa. Non c'è gusto, né frutto: lo prova il fatto che a più di dieci anni dal fiorire, nella Bologna del '77, del movimento demenziale, il povero Astro Vitelli (alias Beppe Starnazza, alias Tony Garbato, alias Freak Antoni, al secolo Roberto Antoni da Bologna, 34 anni) è costretto ad allestire uno spettacolo, intitolato appunto Non ce gusto in Italia ad essere intelligenti, per spiegare «tutto quello che avreste voluto sapere sul demenziale e che non avete mai chiesto, anche perché nessuno ve l'avrebbe spiegato e poi, in fondo, chissenefrega». Lo spettacolo va in scena mercoledì 11 gennaio a «Hiroshima mon Amour» (ore 2J,30. ingresso 8 mila) e tutti coloro che sono interessati al problema (intelligenti abituali, saltuari e esclusi) dovrebbero seguirlo con attenzione. La comicità di Freak Antoni ha precedenti illustri — dall'umorismo involontario di Natalino Otto al futurismo avanguardista di Rodolfo De Angeles — e figli fortunati' (da dove pensate che arrivi la moda della tv demenziale? ). Abbiamo riascoltato di recente gli Spanto s, il gruppo che Freak Anto ni creò per dare vita al suo progetto di rock demenziale, e che con l'hit Mi piaccion le sbarbine gettarono le fondamenta del pensiero demenziaiso wersivo. Li abbiamo riascoltati e' abbiamo dovuto riconoscere, che mai cosi pochi fecero tanto per cosi tanti: nel sènso- che Freak Antoni ha segnato una strada affascinante, ha insegnato a ridere — e a pensare—in modo dive—io. Ma Fteak Antoni non è soltanto un musicista. Anche se ultimamente lui e gli Skiantos hanno imparato a suonare (prima non ne erano capaci, e lo ammettevano senza vergogna), il profeta della demenzialità è soprattutto un autore (ha scritto anche libri, fra cui il visionario 'Stagioni del rock demenziale'), un produttore di idee. Idee che adesso riunisce e spiega in quest'impresa teàtral-cabarettistica: «Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti» è opera quasi didattica, che spiega come e perché l'Italia sia terra non soltanto d'eroi e poeti, ma di menti demenziali. E la crociata di Freak Antoni contro chi vive prendendosi troppo sul serio continua: perché non c'è gusto neanche a credersi troppo intelligenti. g. ter. Quanti nomi per Roberto Antoni

Luoghi citati: Bologna, Hiroshima, Italia