Cose turche per Lady Diana

Cose tur che per Lady Diuna Cose tur che per Lady Diuna Aspettavano Kasparov è arrivato Gurevich NO, non è uno di quegli stilisti che hanno cominciato a tre anni cucendo abiti per le bambole; In compenso oggi veste donne famose come Lady Diana, Madonna, Jerry Hall, Daryl Hannah, Witney Houston e Diana Ross. Quando Rifat Ozbek lasciò la Turchia a 17 anni non pensava certo alla moda: voleva studiare architettura a Liverpool. Ben presto, però, si accorse che un architetto non deve solo Inventare belle case, ma anche fare 1 conti con la matematica e la tecnica. Così cambiò idea. «E' successo durante una vacanza in Turchia», racconta il timido Ozbek, 34 anni, «un amico couturier mi convinse a tentare d'iscri¬ senza fronzoli, ma ricchi di sorprese. E cominciano a fioccare gli ordini: i migliori committenti sono 1 negozi più famosi della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Nell'85 Ozbek riconferma il proprio talento grazie ad alcuni modelli beat-esistenzialisti : Vogue America li definisce «Una collezione da star» e le vere star del cinema, del rock e della mondanità intemazionale si innamorano del suo stile. Sono firmate Ozbek le giacchette preferite dalla top model e compagna di Mlck Jagger, Jerry Hall, che scoprono l'ombelico, come pure il guardaroba di Daryl Hannah nel film -Wall Street; e ancora certi tailleur semplici e raffinati di Lady Diana. Piacciono i suol completi da giorno, essenziali e femminili, adottati da molte donne americane in carriera. La formula vincente dello stilista turco è frutto di un calibrato mixage di silhouette sottili, ricami e scollature che ritornano con aspetti diversi: «Non ho mai cambiato questa linea perché amo creare capi sexy che fascino il corpo, anche se ovviamente le proporzioni cambiano ogni stagione», dice Ozbek, che non ama la provocazione a tutti i costi: infatti le sue scollature non risultano mai volgari, semmai femminili. Secondo lui le donne più chic sono quelle understated. «Quando creo capi da giorno tengo conto del bisogno di semplicità delia mia clientela», spiega. Le sue toilette da sera sono più impegnative e fascinose: mettono l'accento sul corpo, accarezzandolo e scoprendolo per farlo apparire al meglio. Recentemente a Londra lo stilista turco ha presentato la sue proposte per la primavera estate prossima. Sono circa 230 modelli divisi in due collezioni: «Main Collection», e cioè la prima linea, circa 150 capi, e «O for Ozbek», 80 pezzi, più economici. Le sue creazioni da quest'anno sono prodotte e distribuite in tutto il mondo da un'azienda italiana, r A effe di San Giovanni in Malignano, che già realizza le linee donna di Meschino e Alberta Ferretti. Su Ozbek la Aeffe punta molto e i primi risultati sembrano confermare le aspettative: solo della prima linea sono stati venduti fra Italia ed estero 10 mila capi estivi. Sono dati incoraggianti, che alla Aeffe contano di migliorare fin dalla prossima stagione primavera-estate, puntando più che in passato sul mercato italiano. Ma come sono i capi firmati Ozbek che tra poco vedremo nelle vetrine del negozi? Il tema a cui si è ispirato lo stilista per 1 prossimi mesi è il nomadismo. A ritmo di Rai, la musica nordafricana che sta conquistando Francia e Inghilterra, sulla passerella londinese del Westway Studio non si sono viste le solite follie da sfilata nate per strappare tanti applausi e poche vendite, bensì abiti suggestivi, dal vermi alla St. Martin's School of Art, una delle scuole più prestigiose d'Inghilterra. A dire la verità i miei primi figurini 11 feci sull'aereo, andando a sostenere l'esame di ammissione». Finita la scuola Ozbek lavora sei mesi in Italia da Walter Albini, ma Milano non gli piace molto, forse perché gli ricorda Liverpool. Decide di tornare a Londra dove Inizia la collaborazione con la Monsoon, una importante ditta che produce moda in India. Nell'83, sempre a Londra, firma la prima collezione con li suo nome: ima serie composta da pochi capi ispirati all'Africa. La stampa specializzata si entusiasma per quei modelli raffinati e FINO all'ultimo gii organizzatori del torneo intemazionale di Reggio Emilia, giunto quest'anno alla trentunesima edizione, avevano sperato nella presenza del campione del mondo o del suo rivale Karpov. Ma evidentemente, per una ragione che sfugge ai più, l'Italia a Kasparov sembra non piacere e la sua visita, più volte annunciata (sarebbe la prima), slitta a nuova data. VI era tuttavia 11 numero tre delle classifiche Urss, Michail Gurevich, giocatore poco noto in Occidente ma dal notevole potenziale. E sua è stata la vittoria, maturata già a tre turni dalia conclusione quando Gurevich aveva sul connazionale Ehlvest, il più immediato inseguitore, un vantaggio di un punto e mezzo. Bastano queste note iniziali a dare l'idea del livello della manifestazione, sponsorizzata dal Banco S. Giminiano e Prospero; Jaan Ehlvest è infatti attualmente al quarto posto nella classifica provvisoria di Coppa del mondo, ed a completare il tabellone sono stati chiamati altri nomi di spicco: il campione del mondo juniores, il diciannovenne indiano Anand, il ventenne g.m. russo Ivanchuk, il bulgaro Gheorghiev, lo svedese Andersson, gli ungheresi Sax e Ribli e gli slavi Danujanovic e Sokolov. Ottima riuscita ha avuto anche il torneo sussidiario, nel quale si è assistito all'inatteso ritorno ad alti livelli dell'ott antaduenne maestro internazionale Enrico Paoli. Completavano il quadro della serie B gli italiani Pantaleo ni, Anceschi, Valenti, Turci e Caposciutti cui si sono aggiunti Landerbergue, Crisan e Wagman. VI vogliamo proporre due posizioni nelle quali vanti, e sorprendenti dietro, dove inserisce stoffe maculate che svelano la spalle con spalline incrociate e sottolineano il fondo schiena con file di perline. I caftan!, a ruota in lino, sono tinta unita ma percorsi da piccoli ricami-rifiniture bianchi, sul collo, sulle tasche e lungo le altre cuciture. Antonella Amapane cano gli accostamenti dei colori netti, (bordò, bianco, senape, gialli e verdi, bruciato) i top corti in stretch di cotone, con limette stampate, e i bolerini delineati da file di bottoni sferici. La pancia è spesso scoperta da ampi e morbidi pantaloni a vita bassa. Ozbeck colpisce con certi abiti, quasi anonimi sul da¬ sapore orientale, molto reali, confezionati con stoffe di prima qualità e tagli perfetti, studiati per potersi muovere a proprio agio, sottolineare il petto e a volte i fianchi: ora imprigionati in tubini aderenti, ora ondeggianti in sottane sbieche con orli digradanti, corti davanti e lunghi dietro. Fra le caratteristiche più avvincenti spic¬ b due errori gravissimi hanno permesso una rapida conclusione delle ostilità. La prima, un finale, è tratta dall'incontro Gurevich-Andersson. Bianco: Rbl; Tb6; Cc6; pedoni a2, b2. Nero: Rd5; Td7; Cc5; pedone a5. Il Nero gioca 50..... Td6? e dopo 51. Ce7 + , Re6 52. Tb5, Ce4 53. Cg6, RT6 54. Cf4, a4 55. a3, Td2 56. Cd5, Re6 57. Cb6, Td4 58. Ta5, Cd2+ 59. Ra2, Rd8 60. Txa4 abbandona. Con 50 Ca4 51.Ta6,Cc5 52. Cb8, Tb7 53. Ta8, Tb6 avrebbe ottenuto la parità. Nella partita Ivanchuk-Anand dopo 1. e4, e5 2. era, CfB 3. Cxe5, d6 4. Cf3, Cxe4 5. d4, d5 6. Ad3, Ae7 7. 0-0, Cc6 8. Tel,Ag4 9. C3,f5 10. Db3, Dd6 11. Cfd2,0-0-0 12. f3, Ah4 13. Tfl, Ah3 14. Dc2, Dg6 15. Cb3, Thf8 16. Ca3, Tde8 si giunge ad una posizione nella quale il Bianco potrebbe assicurarsi un vantaggio decisivo, secondo l'analisi di F. Braga, con 17. Af4!, Ag5 18. Axg5, Cxg5 19. gxh3, Ce6+ 20. Rhl, cf5 21. Tael. Il russo gioca invece 17. Rhl?? cui segue 17 Cf2+ 18. Txf2, Axg2 + che lo obbliga ad abbandonare. n calendario agonistico propone in apertura d'annata due festival con formula weekend promossi dalla Lega lombarda e da quella Veneta, il primo, riservato a seconda e terza nazionale ed esordienti, si terrà a Cotogno Monzese nei weekend del 14-15 e 21-22 gennaio; il secondo vedrà prima, seconda, terza nazionale ed esordienti in campo a Legnago (Verona) il 7, 8,14 e 15 gennaio mentre a Pozzo Novo (Padova) si ritroveranno terza nazionale ed esordienti il 21, 22, 28 e 29 gennaio. Per ulteriori informazioni telefonare ai numeri 02/25441900442/21049-0429/79043. Ferruccio Pezzutc e