Io modai tu modi egli moderà

Inventario quasi archeologico di vezzi e follie rapidamente invecchiati Inventario quasi archeologico di vezzi e follie rapidamente invecchiati Io modai, tu modi, egli modera identificheranno gli Anni 60, 70 e 80, e che quindi avranno buone possibilità di revival non appena avremo scavalcato l'incombente barriera del secondo millennio. Gli Anni 60 resteranno per sempre quelli della rivoluzione giovanile, della ridiscussione dei ruoli, dello scrollone — mai totalmente riassorbito — assestato all'establishment. Ma saranno anche quelli dei figli dei fiori e della dimenticata sbornia psichedelica, delle gonnellone fiorate ora ammassate tristemente nel fondo dei bauli insieme a epiche storie di sit-in pacifisti consumati con la colonna sonora di Joan Baez, Bob Dylan, Peter Paul and Mary. Nello stesso baule sono finiti gli enormi poster del Che, sigaro in bocca, sguardo ammmaliante e irresistibile. Qualche sessantottino confessa di conservarne una copia ben arrotolata in un tubo di cartone. Non si sa mai. Londra era la meta. Ritornare adesso a Camaby Street è desolante eppure è stata il centro del mondo: con le mitiche minigonne di Mary Quant, gli indispensabili bottoni decorati con la scritta facciamo l'amore e non la guerra, con il sorriso dei Beatles e 11 ghigno dei Rolling Stones. E la prima canapa indiana. I ragazzi si sentivano «in» dicendo «sano», parola dimenticata come i caffetani marocchini e le giacchette alla Nerhu che attutivano i rimorsi terzomondisti. Meno politici, sono comunque scomparsi anche i vestitini di velluto nero e pizzetto delle ragazze-bene: via i tailleur pantalone (a zampa d'elefante) via le borsette Guccl, 1 foulard rigorosamente Hermes allacciati sul mento, il Rolex, un must per siglare 11 fidanzamento con l'immancabile amico d'infanzia. Passato nel tempo anche lui di moda, GU straricchi sfoggiavano la Jaguar E, ai figli che stu- Questo secondo il settima nale Epoca il «guardaroba pazz zzo dei ventenni» nel 1966 diavano in Svizzera regalavano la Mini Morris con finiture in legno, compravano la seconda casa a Cortina e, perplessi, i primi multipli di Warhol .(restati, questi ultimi, nella lista dei sempre verdi). Un party non era degno se non era cheese & wines, i capelli dovevano essere tagliati da Vidal Sassoon o «al limite» dai Vergottini, nel salotto delle case studiate da sadici architetti ci si contorceva sulle scomodissime sedie stampate in plastica o si sprofondava irrimediabilmente negli informi sacchi pieni di poliuretano. Scomparsi entrambi, come Twiggy e B.B. (riciclata negli Ottanta dalla moda delle foche), come Barnard e Silvio Noto. Gli Anni 60 se ne sono andati in eskimo, i Settanta sono arrivati di corsa, in tuta da jogging o ingoffatl in

Persone citate: Barnard, Bob Dylan, Joan Baez, Mary Quant, Mini Morris, Peter Paul And Mary, Silvio Noto, Vergottini, Vidal Sassoon, Warhol

Luoghi citati: Londra