Itinerari di New York'89 con la guida di Woody Alien

Itinerari di New York '89 con la guida di Woody Alien Itinerari di New York '89 con la guida di Woody Alien zione che non si può interrompere, the show must go on...», per commentare i riti di successo di una società che ha fatto di dinamicità e immagine un binomio vincente. Ma New York non è solo questo. Mario Cuomo racconta, in maniera forse un po' retorica, il melting pot, il mescolarsi delle razze nel la città suggerisce al pittore Edward Hopper. L'ultima parte della rivista è dedicata alle informazioni e agli itinerari. Woody Alien ne propone uno a Manhattan, che ripercorre i luoghi della sua vita e dei suoi film. MERIDIANI n. 2, dicembre 1988 Editoriale Domus, pag. 174, L. 10.000 «u E prime giornate di un europeo in America possono essere paragonate alla nascita di un uomo». Cosi Kafka descrive le sensazioni di chi arriva nel nuovo mondo. E New York, la città verticale, è il simbolo stesso dell'America. Forse per questo l'Editoriale Domus dedica il secondo numero del trimestrale Meridiani alla metropoli americana. La formula della rivista è originale e si rivolge ad un pubblico esigente, che vuole non soltanto informazioni utili e aggiornate, ma anche qualche spuntò per leggere la città. A metà strada tra una rivista fotografica e una guida turistica Meridiani attraversa tutti i miti newyorkesi, quelli che Hollywood, la letteratura, i mass media hanno fatto conoscere in tutto il mondo. E allora ecco scorrere uno dopo l'altro Wall Street, il Moma, Broadway, il Plaza, Central park, Harlem, Manhattan, visti e raccontati dà grandi firme, da Colombo a Giachetti, da Baici win a Charin. L'immagine che ne viene fuòri è quasi letteraria, giocata attraverso il susseguirsi di flash che danno una chiave interpretativa dello spazio metropolitano. Eccone un esempio: «Lo skyllne di Manhattan, con 1 suoi picchi frastagliati sotto il cielo, sembra un diagramma di un assolo di sassofono con i salti di registro e la rabbia, il sospiro c il grido». E ancora: «New York, è un palcoscenico su cui non cala mai il sipario, e i newyorkesi sono attori di una rappresenta¬ New York, Wall Street dintorni, il più corposo, presenta i grandi musei, dal MOMA al Guggenheim. Un dizionario pratico italianoinglese con pronuncia figurata, un po' troppo esteso per la verità, completa il volume. Per la serie Polyglott-Vallardi è uscita l'edizione riveduta e aggiornata 1988 della guida New York. Si tratta di una guida tradizionale, di faCile consultazione, rivolta ad un vasto pubblico. La prima parte, dedicata alle informazioni generali, presenta molte voci utili al turista, che non sempre le guide riportano; da segnalare però anche le poche indicazioni date a grande catino del sogno americano, Rudolph Giuliani analizza la violenza in città e il ruolo della criminalità organizzata, Widmann illustra i progetti del grandi costruttori che sognano nuovi grattacieli da primato. Non mancano intermezzi leggeri, come la cronaca della ricerca di una casa a Manhattan, o più intimi, come le immagini di solitudine che proposito di hotel (senza prezzi) e lo sbrigativo elenco dei ristoranti. Precisa la parte che riguarda la segnalazione di musei, monumenti, parchi, di cui viene fornito anche l'orario di apertura. Sedici itinerari, suddivisi per zone e quartieri, coprono la città e ne permettono una prima conoscenza; Central Park e NEW YORK Edizioni Polyglott-Vallardi, pag. 163, L. 12.000 Valerio Griffa