Cinque categorie di armi chimiche

Cinque categorìe di armi chimiche Cinque categorìe di armi chimiche Iprincipali aggressivi chimici per uso militare rientrano in cinque categorie. Innanzitutto, col vecchio termine di asfissianti s'indicano quei gas. come cloro e fosgène, che impediscono il respiro per la grave irritazione :che, appena inalati, provocano nei polmoni. Poi abbiamo l'acido cianidrico (HCN), un tempo detto acido prussico perché ricavato, dai blu <a Prussia. ■ Esso si!torrtbina tsoHerro-nel suo maggiore stato d'ossidazione, che si trova nell'enzima citocromossidasi; l'enzima perde le sue capacità catalitiche^ ai tessuti viene a mancare ^ossigeno necessario per- la>produzione d'energia: -.'•.fi. • c In caso di avvelenamento, una terapia consiste nel somministrare rapidamente nitrito d'amile o 4-dimetilammino-fendlo i (DMAPl. che causano-la-cosiddetta meta-emoglobin^mia, cioè la trasfornszf^nf d'una cer¬ ta quantità di emoglobina (nella quale il ferro è in uno stato intermedio d'ossidazione) in meta-emoglobina. In quest'ultima il ferro è ossidato al massimo e quindi può competere con la citocromossidasi. sottraendole il veleno. L'enzima viene così riattivato, mentre la ciano-meta-emoglobina risultante non è tossica. Affine all'acido cianidrico è il cloruro .di: cianogeno, 9 -svescicanti sono una categoria d4 aggressivi chimici die- ebbe il primo impiego oltre settanta anni fa, ma fa ancora parte di molti arsenali ed è stata usata in conflitti recentissimi: comprende, fra gli altri, l'iprite (n. 1 nella figura), l'azotiprite (n. 2) e la lewisite (n. 3). I primi due sono aggressivi particolarmente insidiosi, perché i loro effetti di solito si manifestano dopo quattro-sei ore dal contatto. Sulla pelle compaiono vesciche che poi danno luogo a piaghe molto lente a cicatrizzarsi, perché viene alterato il DNA e quindi il meccanismo di riparazione dei tessuti. Si noti che l'azotiprite e alcuni composti simili hanno trovato imita/ prodotti che irritano la cute ai gas asfissianti, fino ai nervini dell'ultima generazione piego in medicina, nel trattamento di certi tumori e della leucemia. I nervini sono derivati organici dell'acido fosforico: la loro formula generale è il n. 4 nella figura. R è un gruppo idrocarburico, X e Y sono molto variabili (vedi formule 5,6,7 e 8). Il VX è, fra i nervini, il più micidiale: una minuscola gocciolina può essere fatale se assorbita attraverso la pelle. I ricercatori danesi Benschòp e De Jong hanno pubblicato di recente i risultati dei loro studi sulla tossicità dei nervini. Nella formula 4 c'è un atomo di fosforo che è asimmetrico, cioè legato a quattro gruppi diversi; come conseguenza, ognuna delle sostanze riconducibili alla formula 4 esiste in due gruppi di molecole che si contrappongono come immagini speculari non sovrapponibili (h. 9a è n."èb): nói chimici, in' casi come questi, parliamo di enahtkv meri. Ora, Benschop e De Jong hanno dimostrato che le tossicità dei due enantiomeri di un nervino sono molto diverse: a seconda del nervino studiato, il loro rapporto può anche arrivare a qualche decina di migliaia. La maggiore novità nella categoria degli aggressivi nervini è costituita dai cosiddetti agenti binari: essi consistono di due componenti non pericolosi, che, al¬ l'atto del mescolamento, reagiscono producendo un composto ad azione nervina. I loro vantaggi? Rischi notevolmente minori durante le fasi di produzione, conservazione e manipolazione. C'è infine una categoria recente, che rappresenta un anello di congiunzione tra le armi chimiche e quelle biologiche: i tricotecèni, sostanze appartenenti alle micotossine, cioè alle tossine, prodotte da alcune muffe. Essi, nel passato, sono stati responsabili di gravi intossicazioni di massa in seguito al consumo di granaglie mal conservate; ora possono essere prodotti su larga scala. Un millesimo di milligrammo di T2 (n. 10) può necrotizzare la zona cutanea colpita, mentre alcuni milligrammi inalati provocano il vomito e circa un centinaio di milligrammi la morte per collasso circolatorio dopo un'agonia di almeno otto ore. g. f. om o alcuni antidoti e anche una possibilità di tutela preventiva

Persone citate: De Jong

Luoghi citati: Prussia