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Emigro in America miniera di speranze «Baltico», favola sociale di Collura Emigro in America miniera di speranze COME nel suo libro d'esordio, Associazione indigenti (1979), storia di una Palermo miserabile e stracciona, ma ricca di sofferenza e dignità, anche in questa seconda prova narrativa, Baltico, Matteo Collura segue l'impianto del romanzo corale, pullulante di microstorie, di destini mini¬ mi, sfaccettature diverse di una umanità dolente e pensosa. A Grotte, unpaesino della Sicilia di fronte a Racalmuto, un pastore scopre per caso che una pietra, toccata dal fuoco, emana un odore sulfureo. Giallo come l'oro, «brillante incastonato nelle radici dell'ulivo», lo zolfo apre nuovi orizzonti di civiltà e di benessere, dà il via ad un'epopea alimentata dai sogni di ricchezza che diven•la in realtà una piccola epica dell'emarginazione. L'America si profila cosi come «la nuova grande miniera da sfruttare», l'approdo mitico di una speranza collettiva: E' quanto accade al gigantesco ragazzo Bartolomeo Ardito che emigra nel Nuovo Mon- do in cerca di fortuna e, dopo una vita di fatiche . disumane, ritorna il Sicilia per morire. Il titolo nordico, decisamente spiazzante del ro-1 manzo, Baltico, indica il luogo ineffabile dell'altro- i ve, il nome emblematico dell'avventura,, lo spazio mitico della speranza. Una '■ scrittura effervescente, [ guizzante, anima una storia già raccontata tante', volte, mimando le cadenze s di una favola da cantasto- . rie dove di volta in volta | entrano in scena i notabili i e i furbi sfruttatori, i pasto-8 ri e gli anonimi disperati, B Garibaldi, il duce, le sic-? Cita, gli scioperi, le guerre. ",. Massimo Romano Matteo Collura, «Baiti-1 co», Reverdito, 219 pagine, I 20.000 lire.