Le mani di Girardelli sulla Coppa

Le mani di Girardelli sulla Coppa SCI - A Kitzbùhel Tomba (2°) perde lo slalom e Zurbriggen la pole-position Le mani di Girardelli sulla Coppa Il lussemburghese conquista 82 punti in tre giorni - Nello speciale l'azzurro consegna la vittoria a Bittner con una prudente seconda manche Dal nostro inviato CABLO COSCIA KITZBUEHEL — L'urlo che i tifosi di Tomba avevano lì in gola, già salito dal cuore dopo gli splendori di una prima manche perfetta, è rimasto come strozzato, quasi incapace di uscire forte nel sole quando sul tabellone elettronico il tempo e il nome di Alberto sono apparsi sotto quelli del tedesco Armin Bittner, il nemico in slalom, l'uomo che Tomba quest'anno ha battuto soltanto a Madonna di Campiglio in mezzo alle sue folle in delirio. La vittoria è sfuggita per 22 centesimi di secondo, ma va detto che Alberto, stavolta, è stato artefice del suo destino. Non c'entra la sfortuna, come a St. Anton travestita da maligno paletto, e forse neppure la forza degli avversari, il bravo Bittner ci perdoni. Eroe della giornata è diventato così Girardelli, che ha fatto una gara tutta sua, pensando alla combinata ed agli 82 punti dì Coppa conquistati in questo trionfale week-end sulle nevi belle di Kltzbuehel: è il nuovo leader di Coppa. Incastrato, come Roger Rabbit, dalle sue insorgenti paure, abbastanza naturali in un ragazzo che insegue la vittoria come il rimedio di tutti i problemi, Albertone Tomba ha messo il freno a mano nella seconda manche dopo aver vinto senza affanni ed errori la prima, tracciata da Pietrogìovanna, ed ha consegnato il successo nelle mani del nemico, il quale al contrario, proprio come face va Alberto l'anno scorso, è sceso libero di gambe e di mente attaccando i pali con la rabbia di chi non ha niente da perdere, o si vince o si sai ta e sovente si vince. Tomba, invece, ha comin ciato a far calcoli, ed anche questo fa ormai parte della sua nuova vita di campione delle nevi. Ha visto uscire di scena per i tranelli di una pista difficile Gerosa e Jagge, Stenmark, Nilsson, Trìscher, persino Gstrein che aveva il secondo tempo al termine della prima discesa, e allora deve aver pensato, su al cancello, che non era il caso di correre inutili rischi. E' sceso regolare ma lento nella prima parte del percorso, poi, dopo l'intertempo, visto il distacco da Bittner, ha tentato di riprendere ritmo e velocità. Ma il tedesco, nella parte finale, e.ra venuto giù come un fulmine danzando rapido fra ipali. B secondo posto, in verità, non è mai da buttare, specie in una specialità come quella dello slalom dove ogni errore, anche il più piccolo, può sconvolgere pronostici e classifiche. E 20 punti frutto di calcolo e cautela, per chi come Tomba non ha ancora buttato tutti i sogni di Coppa, sono in fondo preferibili agli impeti magari vincenti eppure più pericolosi che hanno segnato gli splendori della passata stagione di Alberto. Resta in ogni caso, come già in occasione del terzo posto di martedì nel gigante di Kirchberg, una duplice e contrastante sensazione, e crediamo che questo sia anche il punto di vista dei tifosi, sempre più numerosi e plaudenti malgrado le vittorie sl sfuggenti: Alberto, sugli sci, non ha perso le qualità che l'anno reso grande, ha soltanto bisogno, cóme ha detto Paletta che è il suo curatore d'anima, di ritrovare fiducia nei propriì mezzi. Solo che la fiducia in t'.uesto caso, e parliamo di fiducia piena, si ritrova con la vittoria. E questo è il circolo vizioso che va spezzato, cominciando magari dal gigante di domani ad Adelboden che apre la fase svizzera della Coppa del Mondo, visto che poi si gareggerà venerdì e sabato in lìbera e domenica in slalom a Wengen, dove è in palio anche la combinata del Lauberhorn. A proposito di combinata, quella del'Hahnenkamm è stata vinta da Marc Girardelli, il quale non ha avuto alcun problema, se non quello di stare in piedi nella seconda manche dello speciale, a superare lo svizzero Accola ed il • nostro Much Malr, che in questa tre giorni austriaca ha conquistato la bellezza di 42 punti, mica scherzi, proponendosi in un certo senso, vista la penuria di avversari, anche per la combinata mondiale, se la fortuna lo assiste. Per Pirmin Zurbriggen, invece, la bella Kltzbuehel piena di calore e di folla è stata un disastro completo. Con due discese, uno slalom ed una combinata a disposizione, una specie di manna in altre occasioni, il campione svizzero ha messo in classifica la miseria di 12 punti, il quarto posto nella lìbera di sabato. Aveva la febbre e faceva fatica a respirare, Zurbriggen, ed ha confessato che ieri non sarebbe neppure partito se non ci fosse stata di mezzo la combinata. Kitzbuehel. Sul podio dello slalom Nieiiich e Bittner sorridono, Tomba esprime delusione

Luoghi citati: Adelboden, Campiglio, Kitzbùhel Tomba