L'Avellino delude col Barletta

L'Avellino delude col Barletta Gli ospiti, in 10 per l'espulsione di Fogli, conquistano un meritato pari L'Avellino delude col Barletta Ma Salvatore Bagni sta ritrovando la condizione e presto potrà essere il leader degli irpini - Per Manilla un'altra giornata nera - Prodigiose parate di Coccia di GIUSEPPE PISANO AVELLINO — La disfida del Barletta si è conclusa con un pari. A nulla sono valsi gli attacchi insistenti dei padroni di casa e nell'ultima mezz'ora i pugliesi hanno resistito in dieci, dopo l'espulsione di Fogli per somma di ammonizioni. Le palle gol dell'Avellino sono state molte: alcune cancellate dal bravo Coccia, un «ex» impegnatissimo a dimostrare di essere bravo come il collega Di Leo, col quale ha lottato due anni per la maglia di titolare; altre sono state gettate alle ortiche dai vari Baldieri, Manilla e Bertoni. Su una è intervenuto in extremis Guerrini, proprio sulla linea. L'Avellino ha reclamato anche per un atterramento di Bagni da parte di Fogli. n Barletta, però, ha saputo resistere a tutto, nonostante i 22 gol subiti in questo campionato e le contestazioni recenti e remote, riguadagnando le simpatie dei tifosi, in trasferta in gran numero anche in Irpinia. L'Avellino ha pareggiato ed è quarto, e questo consola Fascetti, in serie positiva dal suo arrivo, con sei punti in cinque partite. Note liete anche da Bagni, fra i migliori in campo e per tre volte alla conclusione. Sono venuti a mancare, invece, i guizzi di Manilla e un pizzico di fortuna. Nel primo tempo le cose migliori le ha fatte Bagni, pronto a deviare in rete di testa due cross di Baldieri all'ir e 25'. Nella prima circostanza era bravo Coccia a deviare, nell'altra la palla finiva a lato di poco. Nella ripresa la prima conclusione era di Bertone al 47', su appoggio di Stratta, con palla a fil di palo. Poi Coccia salvava su Stratta e Guerrini bloccava sulla porta la palla inviata in rete da Baldieri a botta sicura. Al 55' Fogli atterrava Bagni che stava filando a rete. Cinque minuti dopo l'espulsione del pugliese. Ridotto in dieci, il Barletta si chiudeva ancora di più rinunciando al contrattacco. Per due volte, però, nel corso della partita, con Vincenzi e con Foncin, anche il Barletta è andato vicino al gol. Fascetti si è consolato, a fine gara, pensando alla quarta posizione in classifica, ma ha recriminato per due calci di rigore non concessi. Albanese, un «ex» di qualche anno fa, aveva lasciato in panchina Beccalossi: ha parlato di un Barletta firmkuente in pace con tutti e in corsa per la salvezza.

Luoghi citati: Avellino, Barletta