Bari, un punto contro la crisi

Bari, un punto contro la crisi Bari, un punto contro la crisi I pugliesi rafforzano il loro secondo posto nonostante io 0-0 interno contro il Padova - Espulsi, nel giro di un minuto, Sola e Bergossi di VITO CIMARRUSTI BARI— Un incontro scorretto e noioso, ma tutto sommato una giometa di campionato in favore del Bari considerando gli altri risultati. Questo pareggio in casa con il Padova, dopo la scoppola siciliana, è stata infatti un'autentica manna per i biancorossi che rinsaldano la loro seconda posizione in classifica, malgrado la crisi. E, probabilmente la crisi si chiama Maiellaro, lo scintillante attaccante ieri ancora squalificato: senza di lui l'attacco risulta impotente a piegare le difese che a Bari giungono tutte agguerrite ed ermeticamente chiuse. Il Padova ha rinunciato al contropiede per controllare, anche con l'ostruzionismo, un incontro che si è praticamente svolto tutto a metà campo. La sua difesa ha avuto in Cava sin e in Da Re vere colonne invalicabili. Grazie a loro Monelli e Scarafoni non sono riusciti ad agguantare una sola palla utile. Da aggiungere che dopo 19 minuti i veneti hanno dovuto fare a meno di Sola, espulso per proteste. Ma il Bari non ha saputo approfittare nemmeno di questa occasione. Infatti dopo appena un minuto, a gioco fermo, Bergossi è stato sorpreso dall'arbitro mentre sgomitava un avversario ed è stato espulso anche lui. Bergossi, probabilmente, sarebbe stato l'unico attaccante biancorosso in grado di spingere in avanti. La crisi del Bari è infatti tutta in un attacco che in sei giornate è andato in gol solo due volte e una su autorete. Di Gennaro, malgrado l'impegno per mettere ordine in una linea d'attacco scombinata, è solo il fantasma di se stesso. Monelli, sembra aver perso mordente. Ieri comunque la partita l'ha rovinata in parte l'arbitro Calabrettà di Catanzaro che ha espulso all'inizio, con scarsi motivi, Sola e poi, quasi per bilanciare una decisione poco ragionata, ha espulso anche Bergossi. Così ha finito per perdere il controllo di un incontro in cui troppo spesso entrambe le squadre hanno fatto ricorso a falli e a irregolarità. L'inizio ha visto il Bari lanciarsi subito in un attacco disperato che il Padova riusciva agevolmente a controllare a metà campo. Di Gennaro lanciava in avanti Monelli e Scarafoni, ma con palle alte che Cavasin e Da Re riuscivano a spazzar via senza problemi. Così il Bari ha finito per tentare azioni di penetrazione attraverso passaggi e passaggetti che non approdavano nemmeno nell'area di rigore veneta, dove Benevelli, poco impegnato, dimostrava d'essere sempre ben piazzato. Nel primo tempo c'è da segnalare solo una bella azione dell'attacco del Padova: al 30' Piacentini ha sparato al volo una palla ricevuta da Angelini (uno dei migliori in campo padovano) che comunque Mannini ha parato senza difficoltà. Il secondo tempo è iniziato e continuato con lo stesso ritmo. Il Padova che si difendeva egregiamente, anche con falli a ripetizione, e il Bari che attaccava ma con un gioco quasi immobile a centrocampo. C'è stato un deciso pressing biancorosso solo verso la fine dell'incontro, tra il 70' e l'81'. Il Bari sembrava sul punto di segnare con due belle testate di Di Gennaro e Urbano che Benevelli ha parato saltando verso la traversa con tempismo e sicurezza. L'incontro si è spento così con l'urlo di speranza dei tifosi biancorossi. Una speranza durata solo dieci minuti.

Luoghi citati: Catanzaro