Punita una Juve rinunciataria

Punita una Juve rinunciataria La Fiorentina coglie il successo al 90' con una prodezza di Borgonovo Punita una Juve rinunciataria In vantaggio (32') con un colpo di testa di Barros, i bianconeri sono raggiunti (38') su rigore da Saggio - Nella ripresa neppure un attacco Cominciato fuori area il fallo di Galia su Di Chiara: Pezzella contestato dal nostro Inviato BRUNO PERUCCA FIRENZE — La .Tuve aveva già provato a perdere, col Napoli, nell'epoca dell'allegria difensiva e del tutto attacco. Ieri, priva di Altobelli, ha centrato la seconda sconfitta della stagione con la tattica opposta, quella del contenimento, spesso passivo, per mancanza (escluso l'indomabile Barros) di giocatori dotaci di coraggio, necessario per entrare in area. Con un'aggravante: dopo la vivacità iniziale provocata soprattutto dagli affondo del portoghese che hanno portato (32') i bianconeri in vantaggio, nella ripresa la squadra di Zoff — che aveva subito il pari ai 38' su contestatissimo rigore segnato da Saggio — si è accontentata della divisione dei punti, non affacciandosi quasi mai in area. Tanto da dar coraggio alla Fiorentina, che ha avuto ancora una volta in Dunga l'uomo capace con l'esempio e con la voce di dar la carica. Neppure due avvisaglie hanno risvegliato i bianconeri. A11'82' e all'86', infatti, Borgonovo era già arrivato a due conclusioni «sporche» che avevano gettato nella disperazione la tifoseria viola: prima con un tiraccio alto dopo bel dribbling e conversione al centro, dopo con una fiacca conclusione ravvicinata con palla per le braccia di Tacconi. Borgonovo non poteva fallire la terza occasione, così al 90', su corner dalla sinistra di Saggio e deviazione aerea di B attis tini, era il più sveglio nel gettarsi sul pallone per infilarlo di testa, dall'alto in basso, con Tacconi rimasto a metà strada, ingannato dall'incertezza del compagni. Gli ultimi 2'30" di recupero sono stati arrembaggio bianconero. Due angoli il misero raccolto allo scadere di un match già compromesso. In¬ torno, una cornice turbolenta: cazzotti sugli spalti con contusi e spintoni, uso di idranti da parte della polizia, un morto, per malore, sulla curva Ferrovia. Il gol-vittoria è stato come una miccia che ha riacceso la mischia dopo il gran sonno della ripresa. E' finita cosi, per la Juve, con l'eco degli strepiti bianconeri per il rigore del pareggio viola, episodio da moviola peraltro già sfumato di importanza alla luce del rinunciatario secondo tempo. Co¬ munque i dubbi sulla decisione di Pezzella rimangono: Di Chiara era partito in affondo sulla sinistra e Galla l'aveva affrontato fallosamente, ma prima della linea laterale dell'area. Di Chiara, sbilanciato, ha continuato nella corsa e, forse ancora sfiorato da Galla, è rotolato a terra in area. Pezzella ha indicato il dischetto, per noi penalizzando Galla e la Juve. La botta di Baggio ha gabbato Tacconi, ma c'erano ancora 52'... il meglio, la Juve lo aveva già dato. Con Bruno a domare Baggio e Favero a contenere (con fatica ma con buoni risultati prima del cedimento finale) Borgonovo, il blocco dei centrocampisti bianconeri trovava in avvio buone strade per attaccare lungo l'asse che da Marocchi (il quale doveva poi spegnersi nel non gioco globale) portava a Barros. Rui partiva sulla destra ma saltava spesso Carobbi per proporsi in zona centrale, lasciando a Laudrup la sinistra e la de- stra libera, dove Zavarov andava spesso ad imboscarsi dopo i primi rudi tackles di Dunga e compagni La Juve si era presentata col piglio di chi vuole comandare la partita. Affondo di Marocchi e corner dopo soli 20" di gioco, quindi Hysen costretto in angolo da Barros al 35", ancora tocco di Barros e botta al volo appena alta di Galia prima che scadesse il minuto di apertura. Troppa grazia, la Fiorentina si impauriva un poco, ma era Dunga a riaprirle gli occhi rovesciando il gioco nella metà campo avversaria. Il primo brivido per Tacconi lo provocava Tricella, restituendo maldestramente al portiere (11') un pallone sul quale Borgonovo, stupito, s'avventava in ritardo calciando molle a lato. Ancora Borgonovo scatenava lo stadio con una rovesciata acrobatica, ma la prodezza mandava la sfera addosso a Tacconi. Più concreta la risposta juventina del 32'. La squadra di Zoff andava sotto a percussione, e se la prima manovra Mauro-Laudrup-Barros-Zavarov vedeva il cross dalla destra respinto, ancora Galia riproponeva la palla al sovietico sfruttando un'incertezza di Carobbi. Il cross da destra di Sacha stavolta passava e. con la compiacenza della coppia centrale Hysen-Battistini, era Barros sotto porta a far secco Landucci. Spariva cosi la striscia -Ridate Barros a Biancaneve che si dispera-. il simpatico nanetto aveva segnato di testa balzando al comando (5° gol personale) alla classifica dei cannonieri juventini di campionato. Pareva un bell'avvio ma finiva tutto li. Prima Pezzella e dopo, ancora più colpevolmente, i bianconeri consentivano alla Fiorentina — nella quale Dunga trovava un'ottima spalla in Cucchi — animo e gol. mm & tjl | Firenze. Il gol di Borgonovo | Firenze. Il gol di Borgonovo

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