Siccità, discariche e veleni assassini del Lago di Como

Siccità, discariche e veleni assassini del Lago di Como Minacciata la vita degli specchi d'acqua cari al poeta Parini Siccità, discariche e veleni assassini del Lago di Como L'acqua cala ed affiorano rifiuti, carcasse d'auto, persino delle vasche da bagno COMO — La siccità sembra dare un colpo mortale ai laghi briantei, «un insieme di acque verdi unico al mondo». L'affermazione è di Giuseppe Parini, poeta lombardo, nato e cresciuto a Bosisio (Como) a due passi dal lago di Pusiano, uno degli specchi d'acqua briantei che rischiano la «morte». Gli altri sono l'Alserio, l'Annone Est e l'Annone Ovest. Il verde è in buona parte scomparso, davanti all'avanzata del cemento. I laghetti che ora sono minacciati dalla persistente siccità da anni sono compressi dall'inquinamento e dagli scarichi abusivi, messi a nudo dal livello molto basso che rimpicciolisce gli specchi d'acqua. Livelli che scendono per far emergere rifiuti di ogni tipo, carcasse d'auto e di moto, mobili sfasciati, persino vasche da bagno. Insomma, il campionario dell'inciviltà, di quelli che scambiano i laghi per discariche. A lanciare l'ennesimo grido d'allarme sullo stato di salute dei laghi briantei è stata l'amministrazione provinciale di Como che proprio in questi giorni ha ricevuto i risultati cui è giunta un'equipe | di esperti dell'università di Bologna che per due anni ha costantemente controllato le acque tanto care a Parini. La situazione è peggiorata, anche se negli ultimi anni sono entrati in funzione alcuni depuratori. E' qualcosa di più di una semplice ipotesi: sono ancora molti coloro che scairicano abusivamente nei laghi rifiuti di ogni genere, fors'anche tossici. La siccità aumenta i pericoli. Lo sostiene il professor Ettore Grimaldi, direttore dell'Istituto idrobiologico di Pallanza (Varese). Grimaldi è un grosso conoscitore dei laghi briantei: è stato il primo, molti anni fa, a lanciare l'allarme. «/ laghi in questione per la loro poco profondità hanno bisogno di un continuo ricambio di acqua — sostiene lo studioso —. Una siccità prolungata come quella attuale sta peggiorando una situazione già notevolmente compromessa. La mancanza di ricambio porta ad una dilatazione nel tempo della riduzione dei molti veleni che si sono sedimentati. Purtroppo le condizioni limnologiche, come ha accertato anche la recente indagine, sono tanto pesantemente compromesse che ogni fenomeno gravante sui bacini crea ulteriori danni». Le preoccupazioni maggiori sono per il bacino Est del lago d'Annone dove, nell'86, si verificò una moria di pesci senza precedenti: 1300 tonnellate di persici, alborelle, cavedani ed altre specie distrutte. Una ecatombe per la fauna ittica del lago brianteo dovuta alla mancanza di ricambio idrico a seguito di una prolungatissima siccità. L'Annone come l'Alserio non ha affluenti e «vive» sólo degli apporti idrici di sorgente, n Pusiano è alimentato dal Lambro, il più inquinato fiume d'Italia, attualmente però in secca. L'unica acqua che in questo periodo arriva al lago di Pusiano è quella della roggia Molinara, il cui apporto però per gli esperti sarebbe meglio che non ci fosse, considerato che il corso d'acqua è inquinatissimo. Una situazione, insomma, sempre più pesante e non solo per i laghi briantei visto che incomincia a preoccupare anche il livello del Lario sceso in due mesi di un metro e mezzo. La mancanza di pressione contro le massicciate rischia di provocare smottamenti, mentre stanno diventando molto difficili gli attracchi soprattutto dei natanti più pesanti. Marco Marcili

Persone citate: Bosisio, Ettore Grimaldi, Giuseppe Parini, Grimaldi, Lario, Parini, Parini Siccità