Da Atene un'agghiacciante cura antidroga

Da Atene un'agghiacciante cura antidroga Violente polemiche in Grecia per due sorelle «guarite» con lobotomia chimica Da Atene un'agghiacciante cura antidroga ATENE — Dopo la vicenda dì Papandreu e della sua giovane fidanzata e dopo lo scandalo della Banca di Creta («buco» di 300 miliardi e coinvolgìmento di alcuni personaggi di governo) una nuova feroce polemica sta scuotendo la Grecia. Questa volta si tratta di un tema che riguarda l'etica e il problema della droga e che riporta subito alla mente inquietudini sollevate da film coma "Qualcuno volò sul nido del cuculo» e "Arancia Meccanica». La polemica è scoppiata in seguito alla denuncia presen¬ tata alla polizia da un fotografo, il trentaduenne Andreas Gheorghìu. il caso riguarda due giovani sorelle, ex eroinomani, le quali nell'autunno scorso sarebbero state sottoposte in una clinica ateniese ad un trattamento agghiacciante, unico negli annali mondiali di medicina, almeno per quanto riguarda la cura della tossicodipendenza. Si tratta della cosiddetta lobotomia chimica, ottenuta mediante l'Infusione di siero fisiologico nel lobo frontale sinistro delle due ragazze da parte, dì un neurochirurgo, 11 dottor Dlmltrl Vujuklakis. L'operazione sarebbe stata eseguita al fine di evitame la ricaduta nella narcomania. E' eticamente giusto intervenire sul cervello di un paziente alfine di liberarlo dalla tossicodipendenza? E' deontologicamente accettabile che si conducano esperimenti su esseri umani prima di aver constatato l'efficacia del metodi, usato attraverso una convincente serie di prove sulle cavie? La questione è al centro di una furiosa diatriba che da alcuni giorni occupa molto spazio nelle pagine dei giornali greci "Decisamente no» risponde il dottor Chri- stos Jannatds, presidente dell'Ordine dei medici di Atene, precisando: "L'applicazione della chirurgia in psicoterapia — egli afferma—non si fa più da anni per moltissime ragioni, ma soprattutto perché l'avvento degli psicofarmaci ha portato una vera rivoluzione nei metodi terapeutici del settore». "Quello da me praticato è un intervento molto noto che in tempi passati veniva usato con frequenza nella cura delle psicopatie» ha detto il neurochirurgo ieri ai giornalisti accorsi per il clamore del caso. Le due ragazze, Elena e El- pida X., di 27 e di 23 anni rispettivamente, erano cadute vittime della droga molti anni fa, ancora in età scolastica. Dopo aver tentato più volte di disintossicarsi In Grecia e all'estero, esse sì erano rivolte disperate al medico ora sotto accusa, il quale è oltretutto un loro parente. "Dopo la disintossicazione e l'eliminazione della dipendenza organica — ha detto il medico — rimaneva tuttavia insistente la dipendenza psicologica: questo era il motivo delle molMinas Minassian (Continua a pagina 2)

Persone citate: Minassian, Papandreu

Luoghi citati: Atene, Grecia