L'Avellino frena la Cremonese
L'Avellino frena la Cremonese Gli irpini, in svantaggio d'un gol, recuperano al 56' con Manilla L'Avellino frena la Cremonese La squadra di casa segna con Avanzi e fallisce un paio di occasioni per chiudere definitivamente il conto • Nel finale espulsione di Murelli per un fallacelo su Bivi di GIORGIO MICHIEU CREMONA—La nebbia, calata verso la fine del primo tempo e via via sempre più fitta, l'ha fatta da protagonista tra Cremonese e Avellino, riducendo sensibilmente la visibilità e rendendo approssimativa la valutazione del gioco e del rendimento delle due contendenti. L'Avellino puntava soprattutto al pareggio e il pari non era sgradito neppure alla Cremonese, che però per «onore di campo» aveva l'impegno di dover rischiare qualcosa di più per fare risultato pieno. Le cose s'erano messe al meglio per la squadra di Mazzia, andata in vantaggio dopo poco più di una decina di minuti con Avanzi e padrona del campo, tanto da andare abbastanza vicino al raddoppio in due o tre circostanze. La squadra irpina non si è rassegnata. Manilla, Celestini e compagni c'«s l'hanno messa tutta per rimontare lo svantaggio attaccando con determinazione anche se non sempre con lucidità, senza, però, mai mettere in serie difficoltà la difesa cremonese. All'Avellino faceva difetto l'apporto di Bagni (non a posto fisicamente) e la scarsa incisività degli attaccanti. n gioco si manteneva vivace per tutto il primo tempo, con una Cremonese sicura di sé grazie alla solidità della difesa e alla buona forma di alcuni dei suoi uomini di maggior spicco (Loseto, Chiorri e Avanzi), oltre che alla ritrovata lena di Bivi. Non riusciva a raddoppiare però la Cremonese, pur se le occasioni non le erano mancate anche all'inizio della ripresa e l'Avellino aspettava l'occasione propizia per piazzare la botta vincente; occasione che si è presentata al 56' (11' del secondo tempo). Questo minuto di gioco è stato il vero «magic moment» della gara, visto che sia la Cremonese nel primo tempo, che l'Avellino nel secondo, sono andati a rete in quel minuto. Sull'attacco dei campani, un difensore della Cremonese ha atterrato Strappa nella lunetta e la conseguente punizione è stata trasformata da Manilla con un secco rasoterra che, forse in seguito ad un lieve sbandamento della barriera e ad una deviazione di Celestini, ha trafitto Rampulla. Sull'I-1, con la nebbia in aumento e la stanchezza ad appesantire i riflessi di più di un giocatore, la partita non ha avuto più molto da dire e nessun esito hanno sortito le sostituzioni di alcuni giocatori operate dai due allenatori. Concludendo, la Cremonese avrebbe forse meritato qualcosa di più del pareggio, ma l'Avellino non ha rubato nulla con l'1-l strappato allo Zini, "facendo tanto di cappello» al pronostico che si era orientato sulla «X», tenuto anche conto della minor brillantezza della Cremonese tra le mura amiche. Le reti. Sblocca il risultato all'I l'la squadra locale con un tiro di Avanzi a porta vuota dopo che il portiere gli era uscito incontro. Un minuto prima del gol, però, Citterio di testa aveva costretto Di Leo a una grande deviazione di pugno su una punizione. n pareggio "dell'Avellino è stato opera di Manilla su punizione dalla lunetta. A tempo scaduto e dopo aver consultato un guardialinee, l'arbitro ha espulso il terzino Murelli dell'Avellino, reo di un fallacelo nei confronti di Bivi.
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